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COMUNICATO STAMPA: VIA LE TRUPPE DALL’IRAQ, VIA LE BASI DALL’ITALIA

Publie le giovedì 24 febbraio 2005 par Open-Publishing

COMUNICATO STAMPA del “Comitato nazionale per il ritiro dei militari italiani dall’Iraq”

VIA LE TRUPPE DALL’IRAQ, VIA LE BASI DALL’ITALIA

La notizia del tentativo, da parte delle autorità militari statunitensi, di utilizzare l’aeroporto “Federico Fellini” di Rimini per far transitare le truppe destinate all’occupazione dell’Iraq, la dice lunga sulla escalation militarista di Washington. Gli USA negli ultimi mesi stanno aumentando la propria presenza militare nel nostro paese, spostando sulla sponda sud del Mediterraneo uomini e mezzi finora stanziati nell’Europa del Nord. Nuove basi militari vengono costruite nel nostro paese ed altre vengono allargate e addirittura raddoppiate, trasformando ancora di più la penisola in una enorme portaerei statunitense schierata contro i popoli del Medio Oriente. La aumentata presenza militare statunitense in Italia è il segnale più visibile di una strategia guerrafondaia che già minaccia di aggredire i popoli della Siria, del Libano e dell’Iran. In questo l’amministrazione Bush può contare sulla complicità del governo di centrodestra e sulla ambigua collaborazione anche di parte del centrosinistra, che per bocca di uno dei suoi leader, Fassino, ha riconfermato la fedeltà transatlantica di un eventuale governo Prodi.

Come dimostra la repentina mobilitazione delle forze sociali e politiche di Rimini e dei Comuni limitrofi, di tutt’altro avviso sono le popolazioni dei territori dove sono insediate le basi USA e NATO, giustamente considerate pericolose per l’ambiente e per l’incolumità degli italiani oltre che una minaccia alla convivenza tra i popoli.

Le recenti rivelazioni dei giornali statunitensi sulla presenza in Italia di ben 90 testate nucleari statunitensi stoccate nelle basi militari di Aviano e Ghedi, non possono che allarmare l’opinione pubblica e tutte le forze democratiche. Alla diffusione sul nostro territorio delle “basi della morte” i comitati locali, le forze politiche e sindacali, il movimento pacifista tutto stanno già contrapponendo una opposizione che però deve aumentare di intensità e diventare più efficace.

Una tappa di questa mobilitazione sarà rappresentata dalla manifestazione nazionale convocata a Roma per il prossimo 19 marzo, che insieme alla denuncia dell’occupazione dell’Iraq ribadirà anche la richiesta di chiusura di tutte le basi militari straniere in Italia.

Come sta ricordando in questi giorni l’intellettuale Walden Bello durante le conferenze organizzate in diverse città italiane- Milano, Pisa, Firenze, Como, Napoli - dal nostro Comitato, la lotta contro le basi militari è una parola d’ordine che accomunerà tutte le manifestazioni che il 19 marzo si terranno in centinaia di città europee e del mondo, seguendo le indicazioni del Forum Sociale Mondiale di Porto Alegre del mese scorso.

Il Comitato per il ritiro dei militari italiani dall’Iraq non solo aderisce alla manifestazione nazionale del 19 marzo, ma invita tutti i comitati locali ed il movimento contro la guerra a mobilitarsi fin da subito nei territori per imporre la fine dell’occupazione anche italiana dell’Iraq e per denunciare la presenza delle basi della morte nelle nostre città, dando luogo ad iniziative di controinformazione e di mobilitazione in preparazione del corteo nazionale di Roma.

Mail: viadalliraqora@libero.it

Tel: 348 7213312