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CONCORSO MORALE IN ANTIFASCISMO

Publie le domenica 23 luglio 2006 par Open-Publishing

Era già tutto scritto. I mass media lo avevano annunciato per
tempo:sarebbe stata una condanna esemplare. La sentenza
del processo milanese per i fatti dellÂ’11 marzo (nove assolti
e 18 condanne a 4 anni) non li ha smentiti, forse ha addirittura
superato le loro aspettative.

Un processo senza prove reali, se non quella della partecipazione
ad un corteo, nessuna prova che dimostri la responsabilità nel
reato di devastazione e saccheggio.

In compenso la riproposizione aggiornata e riveduta del funesto
"concorso morale" che crea un pericoloso precedente che inciderÃ
pesantemente sul diritto di manifestare e partecipare a cortei.

Ci riempie di rabbia prendere atto che in questo paese "garantista"
a senso unico ben 9 imputati sono stati assolti, dopo che per
quattro mesi il Tribunale del riesame ha bocciato, le richieste di
scarcerazione, con motivazioni vergognose.

Una sentenza che arriva a 5 anni dalla morte di Carlo Giuliani,
dove invece gli assassini e i loro mandanti sono rimasti
vergognosamente impuniti.

A Genova, a Torino, in Val di Susa e ora a Milano il concorso
morale nel reato di devastazione e saccheggio sembra diventato
lo strumento più efficace per colpire il movimento e le sue lotte.
Questa sentenza costituisce a tutti gli effetti un’ulteriore restrizione
degli spazi di libertà che consideriamo inaccettabile: manifestare,
partecipare a un corteo E’ UN DIRITTO.

E non abbiamo nessuna intenzione di farcelo rubare.
Solidarietà ai compagni condannati.

Milano 21.07.06

CONFEDERAZIONE COBAS