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CONTRO GRANDI OPERE FAREMO OPPOSIZIONE SOCIALE.

Publie le martedì 27 maggio 2008 par Open-Publishing

Rifondazione: VII congresso

CONTRO GRANDI OPERE FAREMO OPPOSIZIONE SOCIALE. SOLDI TESORETTO TORNINO IN TASCA DEI LAVORATORI.

Maggio 23, 2008

Era quasi scontato e ovvio che, con l’arrivo al potere delle destre e di Berlusconi premier, riprendesse piede - al governo come nel Paese - il cosiddetto “partito degli affari”.

Dal ponte sullo Stretto che il governo annuncia di voler fare tra squilli di trombe, esattamente come la devastante e terribile minaccia di far tornare l’Italia indietro di decenni, quella di tornare all’uso dell’energia nucleare, fino alla Tav in val di Susa, che presto - temiamo - tornerà in agenda, il nuovo esecutivo si limita per ora a promettere ma presto a realizzare “grandi” opere, tanto inutili quanto costose.

Come Prc ci impegneremo a una forte, intensa e capillare mobilitazione sociale e politica non solo della sinistra ma anche di tutto il Paese, delle sue centinaia e migliaia di associazioni, comitati, gruppi e realtà organizzate per contrastare i folli e barbari progetti delle destre oggi al potere.

Soprattutto, ci mobiliteremo ed eserciteremo tutte le azioni possibili e necessarie per ottenere che i soldi dell’extragettito che il governo Berlusconi vuole usare per queste folli grandi opere ritornino esattamente da dove arrivano, e cioè nelle tasche dei lavoratori italiani, che pagando le tasse fino all’ultimo centesimo hanno permesso al governo precedente, quello Prodi, di mettere da parte il tanto famigerato “tesoretto”.

Quei soldi non devono e non possono che servire per ridurre le tasse ai redditi dei lavoratori e dei pensionati, non certo per finanziare le grandi opere.