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CORTEO IL 19 GENNAIO A TORINO !

Publie le martedì 8 gennaio 2008 par Open-Publishing

La Federazione Piemonte-Lombardia del Partito dei CARC aderisce al corteo indetto dall’assemblea antifascista e antirazzista riunitasi il 19 dicembre 2007 e rilancia l’invito alla partecipazione ai lavoratori, agli immigrati, ai giovani, agli anziani, affinché si uniscano a dare vita a una mobilitazione che sia la sintesi delle mille forme di resistenza, individuale e collettiva, che quotidianamente oppongono allo sfruttamento, all’oppressione, al peggioramento delle condizioni di vita e di lavoro.

La classe operaia e le masse popolari di Torino hanno una gloriosa tradizione di lotte che sono state la colonna portante delle vittorie ottenute nei decenni passati del secolo scorso: dalle lotte nelle fabbriche per le otto ore di lavoro, alle lotte delle donne per l’emancipazione e il progresso sociale, dalle lotte contro il fascismo, a partire dalla Resistenza, a quelle studentesche, alla storica occupazione della FIAT che ha fatto tremare i padroni e la borghesia di tutta Europa.

Ognuna di queste lotte ha sedimentato una coscienza diffusa fra le masse che a sua volta ha alimentato la lotta di classe e la solidarietà di classe: da decenni Torino è uno dei fulcri di mobilitazione per l’emancipazione della classe operaia, da decenni è stata la città dell’immigrazione in cui i contadini del sud sono diventati operai combattivi e hanno costituito l’avanguardia di lotta che è stata da esempio per tutti gli operai italiani.

Oggi la borghesia attacca ognuno di quei diritti e quelle conquiste che sono il frutto delle lotte operaie e popolari, li vuole cancellare per eliminare i freni allo sfruttamento e per affermare la logica del profitto sopra ogni valore. Per riuscirvi deve eliminare quella coscienza diffusa, quella solidarietà di classe che sono state, e ancora sono, la principale resistenza che incontra all’attuazione del programma comune (eliminazione delle conquiste delle masse popolari nei paesi imperialisti, politica di guerra e di saccheggio nei paesi oppressi, isolamento e repressione dei comunisti) promossa dal Centro-destra come dal Centro-sinistra.

Più forti sono le radici che legano la resistenza di oggi delle masse popolari alla tradizione combattiva e alle mobilitazioni del passato, maggiori sono gli sforzi che la borghesia mette in campo per spezzarle e gli strumenti che usa sono brutali e devastanti.

A Torino i sette operai della Thyssen Krupp morti in fabbrica in nome del profitto sono il simbolo odioso del livello a cui i padroni sono disposti ad arrivare in nome delle loro ricchezze. I loro compagni di lavoro sono i sopravvissuti testimoni di una guerra di sterminio non dichiarata che la borghesia conduce contro i lavoratori. Le ronde contro gli immigrati, i pestaggi, il razzismo sono gli strumenti con cui la borghesia vuole mobilitare al suo servizio le stesse masse popolari che sfrutta, affama, uccide. I fascisti e gli squadristi sono i gendarmi senza divisa che difendono il suo ordinamento.

Il 19 gennaio partecipiamo al corteo a Torino con le parola d’ordine:

unire ogni singola lotta e ogni singola resistenza in un fronte comune di lotta contro la borghesia,

opporre all’attuazione del programma comune della borghesia la mobilitazione delle masse popolari,

rafforzare la solidarietà di classe.

CORTEO ORE 14 DA PIAZZA CASTELLO (TO) DEL 19 GENNAIO …

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