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Carceri, l’amnistia un provvedimento necessario per restituire dignità

Publie le venerdì 22 aprile 2005 par Open-Publishing

Per la Caligaris il Governo nazionale appare infatti in contrasto con il rispetto delle leggi vigenti e in linea con un sistema giudiziario che troppo spesso dimentica i cittadini "qualunque" dentro le carceri

CAGLIARI - «L’amnistia rappresenta un’occasione unica in Sardegna per rendere la vita in carcere meno drammatica. Una riduzione del sovraffollamento, principale causa dell’inefficacia dei trattamenti di rieducazione, permetterebbe di restituire dignità ai detenuti, agli Agenti di Polizia e ai diversi operatori penitenziari».

Lo sostiene Maria Grazia Caligaris, consigliere regionale dello SDI-SU, con riferimento alle iniziative in atto per chiedere l’amnistia organizzate dal Comitato Popolare di Base.

«Non mi sorprende - ha aggiunto Caligaris, componente della Commissione "Diritti Civili" del Consiglio regionale - che il Governo Berlusconi resti in silenzio, nonostante l’atto di clemenza sia stato sollecitato dal compianto Giovanni Paolo II e della questione se ne parli dall’anno del Giubileo.

Il generale indirizzo di giustizialismo "a senso unico" che anima il Governo nazionale appare infatti in contrasto con il rispetto delle leggi vigenti e in linea con un sistema giudiziario che troppo spesso dimentica i cittadini "qualunque" dentro le carceri».

In attesa dell’amnistia, che mi auguro possa infine essere concessa, ha concluso al Ministro della Giustizia un intervento autorevole affinché si ponga termine al continuo trasferimento in Sardegna di detenuti, soprattutto extracomunitari, provenienti dalla Penisola.

«Mi risulta che insieme alle persone arrivino nelle carceri isolane anche altre malattie non compatibili con celle sovraffollate, docce insufficienti e disturbi di vario genere».

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