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Carceri segrete CIA: linee guida dell’inchiesta dell’Assemblea parlamentare del Consiglio d’Europa

Publie le martedì 29 novembre 2005 par Open-Publishing

Carceri segrete CIA: linee guida dell’inchiesta dell’Assemblea parlamentare del Consiglio d’Europa

Strasburgo - In una nota informativa, pubblicata oggi, Dick Marty, relatore dell’Assemblea parlamentare del Consiglio d’Europa (APCE) incaricato di eseguire un’inchiesta in merito all’esistenza di carceri segrete negli Stati membri del Consiglio d’Europa, fa riferimento a movimenti sospetti di 31 aerei appartenenti presumibilmente a strutture legate, direttamente o indirettamente, alla CIA, e da questa utilizzati per il trasporto di prigionieri nell’ambito della “guerra al terrorismo”.

Secondo Dick Marty, dovrebbe essere possibile, con l’aiuto di Eurocontrol, stabilire uno schema degli spostamenti degli aerei in questione, da confrontare, ad esempio, con le informazioni sulla partenza di un aereo da Kabul con a bordo dei prigionieri. Per il relatore dell’APCE, la cooperazione di Eurocontrol è fondamentale per ottenere, se non le prove sull’esistenza di carceri segrete, almeno delle indicazioni piuttosto chiare sull’eventuale uso di aeroporti degli Stati membri del Consiglio d’Europa, per fini che richiedono spiegazioni più dettagliate da parte degli Stati Uniti.

Dick Marty ha dichiarato che, con le coordinate geografiche in suo possesso e con l’aiuto, ad esempio, del Centro satellitare dell’Unione europea, si possono ottenere, immagini satellitari dall’inizio del 2002 ad oggi: “Tali immagini permetterebbero di verificare eventuali nuove costruzioni (rinnovo di capanne, installazione di filo spinato, torri di controllo, ecc.) che permetterebbero di stabilire la detenzione di prigionieri o mostrare ogni tentativo recente di eliminare tracce di strutture precedenti”. A tal fine, Dick Marty ha posto l’accento sulla necessità di un impegno chiaro da parte dei governi degli Stati membri coinvolti a non opporre alcuna obiezione all’utilizzo di tali strumenti tecnici nell’ambito della sua inchiesta.

Il relatore dell’APCE ritiene, infine, che l’inchiesta debba comprendere tutte le dichiarazioni di detenzione segreta negli stati membri del Consiglio d’Europa. L’indagine non dovrebbe riguardare solamente le presunte carceri segrete della CIA, ma anche, ad esempio, la situazione nel Caucaso del nord. Dovrebbe, inoltre, prendere in considerazione aspetti quali il presunto utilizzo - o abuso - da parte degli Stati Uniti, delle infrastrutture presenti negli Stati membri del Consiglio d’Europa, per la detenzione illegale come ad esempio nel corso del trasferimento di persone sequestrate, o di prigionieri diretti verso paesi in cui possono essere vittime di torture o di altri trattamenti inumani. L’inchiesta, precisa Dick Marty, sarà condotta in stretta collaborazione con le autorità giudiziarie degli Stati membri dove sono in corso istruttorie, l’Unione europea e in particolare il Parlamento europeo, i parlamentari americani, tra cui il senatore Kerry, che sulla questione ha presentato una domanda informativa del Senato al Governo americano, i giornalisti e le ONG, in particolare, Human Rights Watch.

In una dichiarazione adottata oggi dalla Commissione permanente dell’APCE, l’Assemblea ribadisce che l’obiettivo dell’inchiesta non è “accusare” uno o più Paesi, ma stabilire la verità. “È necessario inviare un messaggio chiaro e forte: anche in nome della “lotta al terrorismo”, le pratiche illegali e inumane relative l’arresto, il trasporto o la detenzione di persone, anche qualora fossero sospettate di terrorismo, non possono essere tollerate - e non lo saranno - negli Stati membri o osservatori del Consiglio d’Europa”, Stati vincolati alla Convenzione europea dei diritti dell’uomo e ai trattati internazionali per la prevenzione della tortura.

http://www.coe.int/T/I/Comunicazion...