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Carlo Cartocci: intervento al CPN del PRC del 23 febbraio 2008

Publie le venerdì 29 febbraio 2008 par Open-Publishing

Intervento al CPN

Carlo Cartocci

Innanzitutto una informazione: vi ricordo che non si vota solo in Italia, ma anche all’estero e anche all’estero ci presentiamo come La Sinistra-l’Arcobaleno: in Europa con qualche speranza di ottenere buone soddisfazioni, in America del Sud con qualche difficoltà perché la nostra organizzazione è appena nata e già si trova nel pieno di una campagna elettorale e in Australia dove presentiamo un compagno che ha attraversato tutta la storia del movimento comunista.

Solo in America del Nord forse saremo assenti perché la nostra presenza è ancora troppo fragile. Anche se all’estero non riuscissimo a raccogliere il successo che speriamo, possiamo dire che sarà stato comunque utile portare presso gli italiani che vivono all’estero il messaggio che la sinistra c’è e non vuole essere cancellata da un bipartitismo di tipo statunitense.
Anche nei compagni nel mondo ci sono preoccupazioni e amarezze, anzi questi sentimenti sono ancora più sofferti, perché, non va dimenticato, che i compagni all’estero hanno storicamente patito, e ancora oggi lamentano, un distacco del/dal partito. Essi hanno, in larga maggioranza, sentito il decisionismo del partito, l’accelerazione delle scelte e la scarsa consultazione della base, in modo lacerante. Hanno dibattuto fra loro a colpi di e-mail, perché non a tutti è sembrato che le scelte e l’accelerazione fossero tutte imposte da fattori oggettivi esterni a noi.

Ma oggi molti di questi compagni, io spero tutti, si accingono a fare la campagna elettorale e a raccogliere voti per la Sinistra. Essi non hanno dimenticato le sofferenze e i disagi, anzi vogliono riprendere le tematiche relative al giudizio sul nostro stare al governo, al futuro del partito, alla sua identità e al rapporto con le altre forze a noi alleate. Riprenderanno a dibattere dopo le elezioni e fino al Congresso d’autunno quando, insieme, faremo le scelte importanti per il futuro del nostro partito.

Questo è un comportamento responsabile, è un comportamento da comunisti!

Io sento in questa sala un clima che oscilla fra depressione e esasperazione: insisto ad indicarvi il comportamento dei comp. all’estero. Anche in Germania, in Svizzera, in Argentina o in Uruguay la questione del simbolo è sentita, la difesa dell’identità del Prc è forte, ma ora stanno impegnandosi, forse non tutti con entusiasmo, ma tutti con lealtà e determinazione nelle elezioni.

Quanto al simbolo del soggetto plurale e unitario, io personalmente credo che questo, può piacere o no, è il simbolo anche di forze che comuniste non sono, ma che sono di sinistra. E’ il simbolo di una alleanza, non il nuovo simbolo del nostro partito, che spero non venga cambiato né ora né con il Congresso. Ripeto è il simbolo della Sinistra plurale e unitaria.
Pasolini diceva che la realtà non è fatta di un solo sogno, ma di molti sogni: io penso che anche la Sinistra non è fatta di un solo sogno, ma di molti sogni.