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Caro Folris .... a proposito di Tfr e Fondi Pensione .....

Publie le venerdì 2 febbraio 2007 par Open-Publishing
2 commenti

Caro Floris,

Sono un attento "fruitore" di Rai 3 e quindi anche di "Ballarò".

Ieri sera tutti i "suoi ospiti", per primo il Ministro del lavoro Damiano, hanno potuto esprimere il loro "tifo" per la destinazione del TFR nei Fondi Pensione.

Come abbonato RAI sono "rammaricato" che Ballarò non abbia voluto (?) invitare rappresentanti Politico-sindacali di diverso parere sulla "Questione TFR".
Mi sarebbe piaciuto, come abbonato RAI, vedere un bel dibattito fra l’ex "sindacalista della CGIL Damiano" e l’attuale "sindacalista della CGIL Cremaschi" che è favorevole alla difesa della "pensione Pubblica".

Negli anni ’70 si parlava di Salario (il TFR è salario differito) e di Pensione, come "Variabili indipendenti". Dopo 30 anni assistiamo alla "capitolazione" di tale concetto.

Caro Floris non sono più iscritto alla CGIL dal 1993, quindi non faccio "pubblicità".
Attualmente sono un macchinista di Trenitalia (quasi 50 enne che andrà in pensione con il sistema misto) iscritto all’OR.S.A. (Organizzazione Sindacati Autonomi e di Base).

Caro Floris
Ballarò ha tutto il tempo (giugno è lontano) per "organizzare" una puntata sul "Sistema Previdenziale Pubblico". Non è vero che stia andando a "rotoli", lo ha dichiarato a Ballarò persino Angeletti che è a favore della destinazione del TFR nei Fondi Pensione.
L’organizzazione di tale puntata, sarebbe un "risarcimento" dovuto ai tanti abbonati RAI che vogliono essere "informati" senza se e senza ma.

Grazie per avermi letto (spero ascoltato).

Buon lavoro

Saluti

Grillo Giuseppe

Abbonato RAI e mai "evasore".

Messaggi

  • Ben detto sig. Grillo Giuseppe (è il suo vero nome?).

    La informazione non completa (parziale, distorta, di parte, senza contraddittorio, ecc...) non rende un buon servizio ai Lavoratori oramai "aspiranti" Uomini di Finanza che si ritroveranno - loro malgrado - anche a speculare in Borsa, magari senza esserne edotti.

    Ecco il perchè dei tanti campanelli d’allarme lanciati, anche attraverso www.triburibelli.org. dal sottoscritto, modestamente, e da altre Voci ben più autorevoli sulla questione.

    Ben vengano i Comitati a difesa del T.F.R. e le Assemblee sui posti di lavoro, però correttamente documentate e non a sentire il solo suono della campana della Triplice.

    Un consiglio ai Lavoratori dipendenti : "fatevi legare all’albero della nave e non cedete alle lusinghe delle sirene di turno a meno che non ne siate proprio, ma proprio convinti".

    Poi, se veramente consapevoli delle scelte, procedete pure con la sottoscrizione dei moduli e mai con il silenzio/assenso (è un illecito giuridico che va respinto al mittente, pur se legislatore"!).

    luigi misuraca (ex sindacalista)

  • al Direttore Rai3 Paolo Ruffini

    a Ballarò c.a. Giovanni Floris

    Oggetto: Denuncia di censura da parte della trasmissione Ballarò in merito alla posizione della CUB contro il passaggio del Tfr ai fondi pensione mediante"il silenzio assenso" e per il rilancio della previdenza pubblica.

    Il motivo per cui scriviamo è quello di denunciare, nell’ambito dell’applicazione della deontologia giornalistica e del diritto dei lavoratori/cittadini ad essere informati, la censura avvenuta da parte della trasmissione Ballarò in merito alle posizioni della Cub.

    La Confederazione unitaria di base (Cub) sta portando avanti una grande campagna di informazione contro lo "scippo" del Trattamento di fine rapporto (Tfr) a favore dei fondi pensione.

    Campagna che la Cub ha intensificato con il nuovo anno ribadendo con più forza e urgenza che è del tutto contraria, nel merito e nel metodo, a questa nuova normativa che lede gli interessi dei lavoratori perché, in estrema sintesi, il Tfr sarà trasferito con la formula del "silenzio-assenso" che tecnicamente porta a una significativa adesione involontaria e perché i rendimenti della pensione integrativa sono affidati alla volatilità dei mercati finanziari.

    Infatti la Cub parla di "scippo" del Tfr attraverso la clausola del silenzio-assenso.

    In alternativa, la Cub propone il mantenimento del tfr in azienda con un rendimento garantito e il rilancio della previdenza pubblica per il suo carattere universalistico. Nonostante stimiamo gli autori è per noi doveroso denunciare l’unilateralità della trasmissione in tema di pensioni e Tfr. Nell’ultima puntata di ieri, in modo particolare, non è stato affrontato in profondità il tema pregnante in questo momento, l’opportunità o meno di conferire ai fondi pensione il proprio Tfr.

    Aver escluso la partecipazione della Cub alla trasmissione, unica organizzazione che si oppone al trasferimento del Tfr ai fondi pensione, ha prodotto una informazione unilaterale al servizio di chi punta allo scippo del Tfr.

    Non solo, ma è stato anche tagliato completamente il servizio girato con la nostra collaborazione da un giornalista inviato dagli autori a sondare le nostre posizioni sia a Milano che a Roma.

    Purtroppo dobbiamo sottolineare che questo non è un caso unico e che il "disservizio" si ripete da due anni.

    Milano, 31 gennaio 2007

    Per la Cub Nazionale
    Piergiorgio Tiboni

    www.cub.it