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Cartolina da una valle occupata

Publie le mercoledì 21 dicembre 2005 par Open-Publishing

Non avevo mai visto sindaci prendere manganellate dalla polizia e dire subito dopo: "Non e’ importante questo".

Non avevo mai visto donne sessantenni, famiglie col figlio in carrozzina, gente comune, scendere, sotto la neve, per i sentieri fangosi di montagna per dire no a qualcosa che li riguarda. Mai visto. Ne’ una valle intera scendere nei prati, tra i lacrimogeni, e restare. Per dire: "Vogliamo dire la nostra".

Non mi e’ mai capitato di rilevare che un amministratore leghista, un comunista, un democristiano, un verde o un diessino, condividano un’opinione. Una presa di posizione, netta, esattamente opposta di quella che hanno i loro rispettivi referenti nazionali: "Smilitarizzate la valle, stop ai cantieri", ripetono tutti, anche il leghista picchiato. Mai mi era capitato di ascoltare proposte
concrete, moderate, ragionevoli ma rivoluzionarie, come quelle che ho sentito dal sindaco di un paese di mille abitanti, Nilo Durbiano, ex macchinista delle Ferrovie, dello Sdi.

Come ben sai,faccio il cronista: ho raccontato Sarajevo,
l’Albania, la Palestina, l’Iraq e altro ancora. Ero a Piazza Alimonda quando moriva Carlo Giuliani. Ho visto, e raccontato, tutte le principali manifestazioni in Italia da venti anni ad oggi. Ma mai mi era capitato di vedere un prete attraversare i campi, chilometri, per andare a fare messa, perche’ bloccato al check point.

In Val di Susa, pazientemente, donne e uomini, si parlano da anni.
Parlano. Gente normale. Agli amministratori locali, di partiti di governo e di opposizione, sono arrivate minacce esplicite: "Non vi ricandideremo". Ma loro vanno avanti. Va avanti il dirigente della Asl di Sant’Ambrogio, 49 anni, "padre di famiglia e persona pacifica", come tiene a precisare. "Sono pronto a sporgere denuncia per quello che ho visto", dice, dopo che ha assistito alla carica di
lunedi’ notte contro gente che dormiva a presidio del cantiere. "Non avrei mai pensato, mai, di dovermi difendere dai carabinieri".

In val di Susa suoni ad una porta qualsiasi e chi ti risponde, ne puoi star certo, ne sa piu’ dell’alta velocita’ di quanto ne sappia Lunardi. Gente normale: "Non pensiamo di avere ragione, ma abbiamo
delle ragioni". "Rimarremo qui fino a Natale. E a Pasqua se serve".

Adesso il governo, precipitosamente, tratta. Un punto per la Valsusa. Sta al movimento, ora, continuare confrontarsi senza dividersi.

[m.panteri]