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Casa dello Studente (?) : lo scandalo Laziodisu di cui nessuno parla

Publie le lunedì 22 gennaio 2007 par Open-Publishing

E’ uscito l’ultimo episodio del fumetto "Luciano il Lucano", intitolato "Casa dello Studente" (il PDF è scaricabile, ma non dai computer degli studentati universitari romani: sotto spieghiamo il perchè).

Oltre al solito taglio ironico (-auto) sui comportamenti giovanili e più in generale di massa, è presente un j’accuse preciso sulla disastrata situazione del Diritto allo Studio Universitario a Roma, massacrato da decenni di gestione clientelare democristiano-socialista-ulivista-forzastoracista-unionista.

La mensa universitaria di cui si parla nel fumetto è una delle ultime direttamente gestita da LAZIODISU (Azienda Regionale per il Diritto Allo Studio) e sta per essere chiusa: bisogna chiudere per poi riaprire (magari con il solito fast-food) favorendo i compari privati e dissanguare ulteriormente le famiglie delle migliaia di studenti che studiano a Roma.
Bisogna chiudere per una questione di bilancio, ci dicono: non ci sono soldi per l’Istruzione e la Ricerca, ma poi si finanziano le guerre, le occupazioni imperialiste e si trema sui SUV.

Siamo cresciuti con il mito di Internet, fondamentale per la Ricerca ma forse un pò troppo democratico: fate un giro per le Case dello Studente di Roma e vi accorgerete di quanti e quali sino i computer messi a disposizione delle centinaia di studenti.
Sono tre, due non funzionano da mesi, l’altro è vecchio ed arranca: sono gli stessi del 1993 e nessun dirigente LAZIODISU, pagato centinaia di migliaia di euro (soldi pubblici) ha mai pensato di comprarne di nuovi in 14 anni.
I libri scientifici della biblioteca sono quelli della seconda metà degli anni ’80, mentre le sedie sono ogni giorno un pò di meno perchè vengono sottratte da studenti-vandali (per cui la cultura è un pezzo di carta da prendere) approfittando dell’assenza di personale di controllo (tagliato anche quello).

Fate un giro per le Case dello Studente di Roma: troverete le situazioni esattamente descritte nel fumetto: dieci, dodici studenti per appartamento (molti per necessità, molti altri subaffittano e speculano, altri hanno perso il Diritto anni fa ma con la connivenza delle Direzioni continuano a servirsi di un Posto che dovrebbe andare agli Studenti legittimamente vincitori: se non basatasse c’è anche più di qualche puttanella che la dà in amministrazione pur di restare a cazzeggiare).
La scusa ( buona per tutti) è sempre la stessa: "Roma è cara e io dove devo andare?".

E’ vero, Roma non è cara ma carissima.
Carissima per gli studenti e Pozzo di San Patrizio per i proprietari delle seconde, terze e quarte case, affittate in nero agli Universitari.
Il gerarca Bertinotti, preso da spasmi riformistico-rivoluzionari, un giorno blaterò: "bisogna requisire la terza casa", sapendo benissimo che il problema parte già dalla seconda.

Intanto i Palazzinari dopo aver prezzolato le varie Amministrazioni per fare il bello ed il cattivo tempo e far lievitare la bolla speculativa degli affitti, sferrano il colpo decisivo: i venduti di centrosinistra (già centrodestra) che comandano (già comandavano) sui burattini di Laziodisu vogliono costruire un nuovo Campus Universitario nel polo dell’ex SNIA-VISCOSA sulla Prenestina: un affare da svariate decine di milioni di euro, ovviamente per chi costruisce e gestisce tutti i servizi, cioè i soliti parenti di Pierferdi.

In questi decenni volontariamente la politica ha rinunciato ad attuare nuove politiche abitative universitarie pubbliche, favorendo l’insorgenza di questa lotta fra poveri per cui lo straccione fuorisede scaccia altro straccione fuorisede.

Chissà se il buon Fabrizio Gatti inventerà qualcosa per parlare anche di questo bubbone, sottaciuto da tutti.

francesco fumarola, www.mercantedivenezia.org