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Cassa Sanitaria B.N.L. (relata refero)
par Memoria storica
Publie le giovedì 15 dicembre 2011 par Memoria storica - Open-Publishing3 commenti
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InformationGuerrilla Bnl – 14 Dicembre 2011
Cassa Sanitaria BNL
Ahiaiai, Presidente Serafini ….
Nella lettera dello scorso Ottobre, il Presidente della Cassa Sanitaria Bnl, Stefano Serafini, prometteva una accurata analisi, da parte del broker incaricato Aon, delle proposte presentate sia da Castelluzzo/Unisalute che da RBM Salute, prima di decidere per l’appalto sulle prestazioni sanitarie.
Siamo ormai arrivati a metà di dicembre ed il medesimo Presidente Serafini si appresta, di fatto con l’approvazione dei soli membri-banca del Consiglio di Gestione della Cassa – i quali per bocca di Antonio Romano della Direzione Risorse Umane hanno invitato il responsabile del broker Aon, Dr. Casini, a non sottilizzare troppo sulla maggiore convenienza della proposta RBM – a decidere, contro ogni logica di mercato, in favore dell’appalto a Castelluzzo/Unisalute.
Gli altri consiglieri, eletti dai lavoratori/soci, sembrerebbero invece fare pura “tappezzeria” dentro l’organismo, pendendo di fatto dalla bocca del Presidente.
Ma a far pressione sul malcapitato Dr. Casini – sembra parente del Pierferdi nazionale – ci si sarebbero messi anche i Coordinamenti Nazionali di Dircredito – Fabi – Fiba – Sinfub – Uilca Bnl che addirittura, non si sa su quale base, lo avrebbero minacciato di denuncia penale.
Insomma, prima si incarica un broker di fare una improbabile “ricerca di mercato” ponendogli domande che nulla c’entrano col voler conseguire, a parità di prestazioni, la polizza più conveniente per la banca e soprattutto per i lavoratori/soci .
Poi, quando il broker, per scrupolo professionale o magari semplicemente per evitare guai con la giustizia in caso di scelta non favorevole agli interessi di banca e lavoratori, decide di fare veramente il broker ….. si pretende invece che sia reticente e non faccia quello che è il suo corretto compito e mestiere ….
Ci domandiamo in tutta franchezza : con quale coraggio il Presidente Serafini presenterà ai soci una polizza chiaramente peggiorativa e più costosa ? ( sui particolari tecnici alleghiamo l’ultimo numero di Informa D.G., notiziario della Fiba-Cisl della Direzione Generale che ancora una volta spiega con ampia dovizia di particolari la convenienza della proposta RBM).
Non vorremmo che questo coraggio, che nella sua lunga esperienza di delegato sindacale UILCA il Serafini non ha mai particolarmente mostrato, sia dovuto ad una somma di circa 600.000 euro di cui tanto si vocifera in banca …. Cifra per la quale si può, forse, anche rischiare un processo …
Anche se è difficile immaginare che il Presidente Serafini sia l’unico “beneficiato”; sembrerebbe anzi che le redini della questione, anche se firma e faccia dovrà fatalmente mettercele il Serafini, le abbia come sempre l’onnipresente Loggia B3, con i suoi consueti addentellati nella controparte aziendale.
Loggia che, pur essendo formata esclusivamente di pensionati, di fatto sembra diriga ancora a bacchetta pressoché l’intero sindacato aziendale, con pochissime eccezioni.
Ma, tornando specificatamente alla Cassa Sanitaria ed al suo Presidente, possibile che per l’interesse personale di un povero impiegato, assurto per puro caso alla Presidenza della Cassa Sanitaria, in sostituzione di un predecessore “preso con il sorcio in bocca” in altri artifici contabili a proprio favore e costretto a dimettersi, saremo obbligati ad avere una polizza peggiorativa e più costosa, alla faccia della “correttezza” ed anche dei sacrifici che nello stesso periodo a vario titolo ci vengono richiesti, in primo luogo dal governo ?
E possibile che la Banca, intesa soprattutto come proprietà d’oltralpe, debba spendere significativamente di più solo per soddisfare le voglie personali di certi squallidissimi e provincialissimi intrecci di potere ?
Non vorremmo, come già ventilato, che dietro il tutto ci sia una “logica di scambio”, magari rispetto all’applicazione della Legge 223 sul piano di riorganizzazione Bnl.
In quel caso i lavoratori e le lavoratrici Bnl verrebbero danneggiati due volte, sulle prestazioni sanitarie e poi anche sul piano occupazionale.
Il Collettivo Redazionale
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Messaggi
1. Cassa Sanitaria B.N.L. (relata refero), 15 dicembre 2011, 20:03, di K.
Il documento della Fiba/Cisl Bnl Direzione Generale al link :
http://www.fibacisllazio.it/home/download.asp?mapId=329&fileID=297
1. Cassa Sanitaria B.N.L. (relata refero), 17 dicembre 2011, 14:08
Cassa Sanitaria BNL : CUI PRODEST?
A ridosso del 31 dicembre, data in cui scade la convenzione dei dipendenti Bnl con Unisalute, il Comitato di Gestione della nostra Cassa Sanitaria ed il suo Presidente, mantengono un fragoroso silenzio sul destino del nuovo accordo.
Ribadiamo il nostro rispetto dei ruoli e dell’attività del Comitato di Gestione al quale non vogliamo sostituirci. Tocca al Presidente Serafini scegliere per il meglio. Ma, appunto, per il meglio ed è forse il caso di rimarcare un concetto caro alla proprietà francese: la responsabilità.
In questo caso, vuol dire operare con la buona diligenza del padre di famiglia altrimenti dovrà rispondere a tutti i soci, cioè alle lavoratrici e ai lavoratori della Banca.
Ma, una cosa è il rispetto dei ruoli un’altra è il nascondersi dietro la pura formalità di questo rispetto ed altro ancora è la sventatezza!
Ci meraviglia che le altre OO.SS., del cosiddetto primo tavolo, che hanno anche consiglieri nel Comitato di Gestione, si siano accorti solo ora e lo abbiano scritto, che tra le due proposte ci siano sostanziali differenze.
Dalla comparazione delle proposte risulta che la proposta RBM è favorevole sotto il profilo delle prestazioni, delle franchigie e dei massimali; è favorevole sotto il profilo della rete delle cliniche e case di cure convenzionate; è favorevole sotto il profilo della scelta del piano sanitario, differenziati per contenuti e prezzi; infine, è favorevole, e non di poco, sotto il profilo economico. Il risparmio su basi triennali della polizza RBM è quantificabile in oltre 4,8milioni di euro che tradotto su basi individuali si traduce in 170/220 euro annui in relazione alla condizione di ciascun dipendente/pensionato.
Continuando la comparazione anche per l’aspetto qualitativo e di efficienza delle due polizze, se da parte di Unisalute servono mediamente 45 giorni per un rimborso, RBM lo assicura entro 15 giorni e si impegna a riconoscere una penale dell’ 1% dei 25.000.000 di € del premio.
Per quanto concerne i tempi di rilascio delle autorizzazioni, la situazione di Unipol è insostenibile.
A tal proposito segnaliamo che un nostro collega che doveva subire un urgentissimo intervento chirurgico per l’asportazione di un carcinoma, si è visto rinviare l’intervento programmato, in quanto non è arrivata l’autorizzazione alla struttura convenzionata; richiesta inviata da oltre 10 giorni. Lasciamo immaginare lo stato d’animo e di ansia che sta vivendo il nostro collega.
Perché si procrastina sine die la decisione da parte del Comitato di Gestione?
Perché non si rendono note le valutazione di attribuzione?
Non vorremmo arrivare al “pacco regalo” di Natale.
Con queste cifre e informazioni sarà difficile comprendere una scelta non chiaramente spiegata, basata su esigenze più politiche che commerciali, la responsabilità del Consiglio di Gestione impone che tale urgente decisione sia ben motivata a tutti e con la massima trasparenza. Tanto per capirci, non basterà appellarsi al fatto che Unisalute propone una polizza che, a differenza di quella RBM, assicura la copertura all’intero nucleo familiare, quando bisognerebbe avere quattro familiari non a carico per pareggiare le due ipotesi!
Noi auspichiamo che le altre OO SS dicano la loro sulla materia, evitando però di pretendere di “recitare tutte le parti in commedia” (sia quelle di lotta, sia di Governo).
Il Welfare aziendale è importante e non è più tempo di nascondersi dietro il Consiglio di Gestione.
Roma, 15 dicembre 2011
Segreteria ODC UNITA’ SINDACALE FALCRI/SILCEA BNL
2. Cassa Sanitaria B.N.L. (relata refero), 29 dicembre 2011, 11:51
Da "InformationGuerrilla Bnl - 28 Dicembre 2011"
Tempo di saldi …..
Come avevamo ampiamente previsto, il misfatto sulla Cassa Sanitaria Bnl si è compiuto.
Un po’ alla chetichella, nell’immediata vigilia delle feste, quando tutti siamo un po’ più distratti, ed a pochissimi giorni lavorativi dalla scadenza dell’appalto.
Ce lo comunicano l’ineffabile Presidente Serafini, con una mail a tutti i soci, e, in forma semiclandestina, l’Intersas Nazionale del primo tavolo sindacale con un comunicato diffuso a macchia di leopardo e neanche pubblicato sui vari siti internet delle organizzazioni firmatarie.
Naturalmente, come prevedevamo, è stata scelta la conferma – ma con condizioni assai diverse in senso ovviamente negativo – dell’appalto a Castelluzzo/Unisalute.
Nonostante fosse largamente più conveniente la proposta di Rbm Salute, come dimostrato da decine di analisi, non solo nostre ma anche di Falcri/Silcea, del Gruppo Quadri Bnl, di organismi vari di pensionati, della intera Fiba/Cisl romana, della Fabi del Centro di Via Aldobrandeschi e persino del broker incaricato Aon, cui pure erano stati posti compiti e richieste formali a dir poco fuorvianti e strumentali.
Senza quindi voler tornare più di tanto nel merito, facciamo solo notare che le motivazioni diffuse da Serafini e poi dalla citata Intersas Nazionale non stanno né in cielo né in terra.
Ridicola la dissertazione tra la condizione dei familiari “a stato di famiglia” o “a carico fiscale”, problema che non è poi così netto e dirimente nella differenza tra le due proposte e che comunque esclude, nella scelta Castelluzzo/Unisalute, dalla fruizione dei servizi - comunque a lauto pagamento - tutti i coniugi separati dei colleghi soci, che molto spesso stanno “a carico fiscale” ma non risultano negli stati di famiglia.
Si sproloquia poi – nel comunicato sindacale – sulla durata triennale del contratto – durata comunque comune a tutte e due le proposte - sui rimborsi “plafonati” – anche questi simili nelle proposte delle due compagnie - ed alla fine, senza dimostrare alcunché, si enuncia pomposamente che la proposta di Unisalute
è “complessivamente quella più vantaggiosa” (?!?).
Il comunicato sindacale glissa invece sul notevole taglio di convenzioni, rispetto alla polizza precedente, da parte di Castelluzzo/Unisalute ( cosa che invece il Presidente Serafini non può evitare di dire, sia pure “en passant”, nella sua mail) e conclude, “tomo tomo, cacchio cacchio” per dirla con Totò, citando, come fosse cosa di poco conto, la questioncella dell’aumento del 13,03% del costo del servizio per gli utenti/soci.
Aumento invece che non era previsto nella proposta di Rbm e che i nostri prodi “rappresentanti” dell’Intersas Nazionale dicono di sperare – cosa alquanto improbabile – possa farsene carico la Bnl, con la quale sarebbe stato, nel merito, “avviato un confronto” ( in cambio di cosa ? N.d.R.)
Sul piano squisitamente tecnico ci fermiamo qua.
E per il momento, evitiamo pure di citare gli incredibili ritardi nelle autorizzazioni agli interventi ( due casi clamorosi a Roma proprio in questi giorni che hanno comportato il rinvio, in un caso di ore in un altro di giorni, di operazioni ospedaliere urgenti e delicate ) e nei rimborsi da parte di Castelluzzo/Unisalute, quando la RBM si impegnava nella sua proposta, ponendosi un auto/penalizzazione economica clamorosa in caso di mancato rispetto, a risolvere ogni cosa entro 15 giorni dalle formali richieste.
Ed evitiamo pure di parlare di improvvisi arricchimenti con acquisto di pregevolissime abitazioni in zona Eur, di certe polizze/vita con rimborso a lauto interesse quinquennale a nome di stretti familiari di importanti personaggi, di ricche “sponsorizzazioni” passate e future di convegni, congressi ed iniziative sindacali varie e di altre quisquilie simili.
Preferiamo invece porre un quesito di natura strettamente sindacal/rivendicativa.
Come potrà giustificare Mamma Banca, nel momento in cui ha la faccia tosta di chiedere ai colleghi il sacrificio di due giorni lavorativi all’anno – mascherati da improbabile ed improponibile “contratto di solidarietà” – per compensare le maggiori spese di esodi dovute agli allungamenti temporali provocati dalla manovra del governo Monti sulle pensioni, un esborso maggiore di svariati milioni di euro nel trienno che con l’accettazione della proposta RBM si sarebbe risparmiata ?
Sarebbe interessante se qualcuno, più “istituzionale” di noi, nell’ambito della trattativa sul “piano di riorganizzazione” in corso, ponesse ufficialmente questa domandina alla Banca, magari rivolgendola direttamente anche alla proprietà d’Oltralpe.
Qualcuno lo farà ? Troppe volte, negli anni, quando si arriva come si suol dire “ai resti”, abbiamo visto anche le variegate ed eterogeneee “truppe dissidenti” , se non proprio allinearsi, mollare comunque la presa.
E magari, su richiesta aziendale ed in nome di”migliori relazioni” che poi non arrivano mai, “sacrificare” pure in qualche modo le proprie pedine, singoli delegati o intere strutture locali, troppo esposte.
Staremo a vedere. Per quanto ci riguarda, è comunque evidente che non finisce qui.
28 Dicembre 2011
Il Collettivo Redazionale