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Cavaliere! Non le consentiamo!

Publie le giovedì 26 gennaio 2006 par Open-Publishing
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“Gli “invincibili”, come si e’ dichiarato Berlusconi con Bossi, spesso hanno tutti una stessa parabola: dopo l’ascesa di consensi e gradimento, una caduta repentina”.

(Indro Montanelli)

E dunque, dopo il tentativo cialtronesco di B di sciftare le elezioni di un mese, voteremo sempre il 9 aprile, ma B avra’ le due settimane promesse di spudorata campagna tv fuori par condicio, e come minimo si portera’ a casa la Pecorella che gli permette di non subire piu’ processi SME. Il contrasto di Fassino e’ stato.. come dire... nullo? Rassegnato? Inesistente? Ridicolo? La legge Pecorella gli sembra una buona cosa? Parliamone. A noi elettori cadono le braccia. Ma chi se ne frega? Quando mai gli dei, anche i piu’ meschini si sono occupati dei mortali?

La stessa resa in condizionata e’ sul fattaccio dei servizi segreti che controllano i DS. Brutti ha ceduto prima di iniziar battaglia. Eppure il cavaliere non e’ nuovo a queste gravita’. Fece spiare Di Pietro nel ‘96 ordinandolo a due carabinieri che intentarono una sfroppa di calunnie, furono processati a patteggiarono. Erano dotati di cellulare Mediaset, assidui di Arcore e uno aveva avuto un bonifico di 260 milioni..la storia si ripete identica con le intercettazioni su Fassino su cui tutti tacciono ma in cui i diffusori del dischetto sono dell’arma dipendente da Tremonti, guarda caso.
Vedere Fini che fa la sceneggiata di chi si scandalizza per ingiusta insinuazione e’ risibile, ma vedere gli Italiani che se ne strafregano e’ orrido.
Ma come si fa a sentirsi rappresentati dai DS, quando non riescono ad aprir bocca nemmeno per tutelare il loro buon nome? La fiacchezza di Fassino ci fa cadere le braccia ed e’ una cosa ben peggiore di Unipol.
Aveva ragione Moretti: con questi dirigenti non si va da nessuna parte.

Gentiloni: “Avremo ora due mesi di caciara. Con la finanza allo stremo, la crisi energetica, il carovita...ci possiamo permettere due mesi cosi’ ?”

Diceva il re borbone delle due Sicilie, nettamente in minoranza rispetto al flotta avversa: “Marinai, quando vediamo il nemico, “Facimme ammuinna”: chi e’ a destra va a sinistra, da sinistra a destra, da sotto a sopra e, chi e’ su, vien giu’!”
Un modo per far credere al massimo impegno senza concludere nulla.
Cosi’ fa B in tv.

Lerner: “Ma voi del centrodestra come considerate la condanna a nove anni a dell’Utri per collusione con la mafia? E’ il responsabile elettorale di FI ! La sua strategia favorira’ la mafia?” “Sciocchezze - esclude lo scudiero Fede sprezzante- ma se non e’ nemmeno iscritto a FI!?”

A Davos premio speciale Pinocchio a B, ovviamente non ritirato “come l’imprenditore piu’ irresponsabile dell’anno: governa i media come uno zar, usa manipolazioni fiscali, dilaziona i processi, modifica la legge...”.
Ritira il premio un sosia, interprete del film satirico ‘By Bye Berlusconi’, di Jan Henrik Stahlberg, sul rapimento e giusto processo del commerciante di angurie, padrone della Meloni-TV, leader di Forza Topolonia.
Presto arrivera’ anche il film di Moretti “Il caimano” che sara’ distribuito nella campagna elettorale.

E, ai primi di marzo, ecco il dvd di Diario, che racconta B al passato remoto, una Silvio-story, “Quando c’era Silvio”, 14 anni di periodo berlusconiano, con la predizione di Montanelli: “Non accade mai nulla per caso e tutto ha una dimensione salutare; perfino la malattia ha i suoi lati belli: ci libereremo di Berlusconi, vaccinandoci, provandolo al governo”.

Dice Deaglio: “Una persona che a 40 anni si fa costruire un mausoleo tipo Tutankamon nella sua villa, che a 70 anni si fa impiantare i capelli e fare la plastica ....non e’ da tutti”

Eppure la vecchia madre novantacinquenne di B glielo dice sempre: “Smetti di darti da fare e goditi i tuoi non piccoli risparmi!”

Ora il maquillage glielo fa il truccatore della Valeria Marini!

Impagabile la foto del gruppo di famiglia.. seduto sul trono, in posa monarchica, tronfio, con i figli accanto, bellissimi, in abito da sera, che lo toccano tutti, sembra la regina d’Inghilterra...

Gli altri non possono emularlo cantando canzoncine, raccontando barzellette, dicendo oscenita’.. nessuno puo’ stargli a confronto, sul piano dell’avanspettacolo sotto tutte comparse. Il protagonista indiscusso e’ lui! Non sara’ Gary Couper o Cary Grant, gli idoli suoi, ma come Dapporto c’e’ tutto, e anche Vanda Osiris. Ecco: a scendere le scale con la paglietta sulle 23 e la giacca a righe, col sorriso smagliante, gettando rose.. ce lo vedo benissimo!

Come diceva una bambina: “Scendeva, tutto vol au vent”.

Peccato che l’audience c’e’ ma non cresca il potere.

La TV si gioca su un bacino ristretto di abbonati che non leggono i giornali ma sempre piu’ gente la televisione non la vede. Girano internet piuttosto, per fargli dispetto. Solo 6 milioni di italiani sfogliano il giornale, e’ vero, ma quasi tutti fanno la spesa, comprano le scarpe, pagano le bollette.. ancora 30 euro di aumento sul gas.. sono tutti presi da fretta improvvisa se si sfiora l’argomento.. strategia dell’energia zero, politica di risparmio zero, politica delle energie alternative zero, ricerca dei nuovi giacimenti di gas in Adriatico e Sicilia, zero...energia elettrica privatizzata con esiti e prezzi discutibili...minacciosamente si parla di nucleare.. otto anni solo per costruire una centrale, spesa enorme, e poi dove? Nel mausoleo di Arcore? In Valsusa?

Consenso e curiosita’ non sono la stessa cosa.

La maratona televisiva, che si protrarra’ senza scampo per altre due settimane, in barba alla par condicio, (Fassino... Fassino, anche a questo ti sei rassegnato?) non produrra’ frutti. Sei punti erano e sei punti sono rimasti, uno stacco forte anche per un maratoneta. E l’effetto overdose incombe. L’unico risultato e’ invelenire chi gia’ prima non lo votava, annullando l’effetto UNIPOl. La strategia non funziona. Insistere sul raccordo anulare a Roma... quando tutti i romani sanno che e’ li’ da 14 anni! E come grandi opere reclamizzate: la TAV di Valsusa, il Mose di Venezia e il ponte di Messina!!?? Ma via!!! Ma se a Messina 20.000 hanno sfilato incazzati contro il ponte e al Municipio ha vinto la concorrenza ! E quelli della Valsusa ora pensano anche ad armarsi, la legge glielo consente per difendere la proprieta’, visto che alla difesa alla vita nessuno li ascolta!

Ma l’accanimento sull’ottimismo forse galvanizza i forzisti, forse ne frena l’esodo, che non sembra piu’ la fuga degli ebrei dall’Egitto, ora vanno via alla spicciolata, non piu’ a pulman, resta il fatto che in un anno B ha perso un terzo degli elettori, perche’, come dice Lerner, ”Non si governa con la televisione ma facendo bene il proprio mestiere”.

Ma cosa deve fare un povero clown? Un presidente canterino? Uno che ubbidisce a Lico Gelli? Mica era nato politico. Voleva fare il cantante!

Beppe Grillo incalza: “Ma lasciate che B vada anche a ‘Protestantesimo’! Si fara’ del male da solo. Se la sinistra se ne sta zitta e si chiude in qualche clinica di bellezza, vince facile”.

E’ vero, come dice Deaglio (direttore di Diario): “La lotta ormai e’ tra due elettrodomestici: la televisione e il frigorifero. Se il frigorifero piange, la televisione non fa piu’ ridere”.

Non avendo piu’ un universo simbolico forte, B ripete se stesso, e arretra. Ormai gli italiani non votano piu’ i partiti ma il Si’ o No a Berlusconi. Sono elezioni per mandarlo via. E lo sa. Continua a ripetere il proprio copione perche’ non sa cos’altro fare ma, sul piano del consenso, fallito quello, ha chiuso.

Non fa conto che dall’altra parte ci sia Prodi, che non sa parlare, che non ha immagine, che non e’ telegenico, che non ha comunicativa, che non si decide mai a presentare il suo programma.

Montanelli avrebbe detto:
“Prezzolini diceva che governare gli italiani, non e’ difficile, e’ inutile; ora invece VIVIAMO IN UNA FASE IN CUI SI E’ PERDENTI NON COME FAZIONE MA COME CULTURA. L’uomo di Kafka e’ qui: siamo diventati tutti stranieri a noi stessi; così oltre che perdenti si ci sente persi...Eccetto Berlusconi lui dice che vince e vincera’. Per questo tocchera’ a lui l’arduo compito di governare, anzi comandare perche’ per lui e’ questione di comando: lo fara’ con gli spot (ricordate lo stampino: “FATTO”?). B potra’ fare la squadra di pallone della Nazionale; rifare la Costituzione; abbassare le tasse, fornendo ad ogni cittadino una societa’ off-shore; fornire i libri di storia gratis alle scuole: “Una storia italiana”; salvare la patria, ridarci la democrazia; mettera’ i suoi avvocati a disposizione di tutti i poveri perseguitati dai magistrati come lui...Tante cose avra’ da fare, ma lui ci riuscira’: non conosce limiti...
Poi infine ci libereremo di lui o forse anche lui si liberera’ di noi...D’altronde sono sempre i migliori i primi ad andarsene: questo e’ forse il suo solo limite.”

Cose di altri tempi. Ma ora anche noi possiamo mettere lo stampino: GIA VISTO !

Baget Bozzo continua a sognare in B il grande dio-uomo di cui ha bisogno: “Prima c’era la DC, ora c’e’ Lui, Lui e’ il monoblocco sociale”. Se la mettiamo cosi’, lui e’ solo un monoblocco monocapitalista. Anzi un capitale a senso unico, che non rappresenta altri che se stesso. Ma Bozzo insiste. “Gli fate la caricatura perche’ vedete il pagliaccio. Non conosco nessuno, dopo Mussolini, che abbia suscitato tanto odio e tanto amore. Eccita in se’ potenza di odio perche’ eccita in se’ potenza d’amore, anche da parte della stampa internazionale. ” Bah. E’ dura trovare amore nella stampa internazionale, fosse pure anglosassone. E l’amore della stampa di sua proprieta’ mi pare lo abbia a libro paga.

Ma il quadro piu’ tragico lo da’ un neurofisiologo, l’implacabile prof. Mauro Marcia:
“B ha detto e di avere un complesso di superiorita’, a me sembra invece che ne abbia uno di inferiorita’: e’ piccolo, con poco charme, veste come il manichino di un negozio di provincia, ha un linguaggio banale... e’ inferiore ma megalomane. Ha sempre fatto un’operazione sullo stato di realta’, e’ il maestro del surrealismo, un Salvator Dali’ prestato alla politica, un Magritte che falsa la realta’. “C’est n’este pas une pipe”, questa non e’ una pipa, dice la scritta sotto il disegno di una pipa. B crea una realta’ fittizia e la somministra via TV. La sua realta’ non corrisponde affatto alla realta’ del paese ne’ alla politica morale del paese. E nemmeno B ha il grande coraggio che si dice. Io penso che abbia molta abilita’ ma non coraggio. Confonde le realta’ e solo in questo modo puo’ rosicchiare qualcosa. Non sono d’accordo con Baget Bozzo, che susciti potenza d’odio o d’amore. E’ lui se mai ad avere suscitato nel 2001 odio contro i magistrati, contro i comunisti, contro i sindacati... Ora questo odio torna a boomerang contro di lui.” E’ logorroico e parla un linguaggo emozionale, per questo suscita forti passioni, odio o amore. Il suo tempismo e’ stato 12 anni fa nel salvarsi da fallimenti e prigione, mettendo una gran massa di quattrini nell’avventura mediatica, ma ora il gioco mostra la corda. Ma questo punto e’ un uomo identificato. Se perde il potere, perde una parte della sua identita’."

Il problema ora, come per Bush, e’ organizzare una strategia di uscita.

Forse in questo non e’ libero.

A suo tempo avra’ preso la palla al balzo, offertagli da qualcuno che aveva mire sull’Italia e gli dava, usandolo in momenti di grave difficolta’, ricchezza e potere? Servo o padrone? Difficile dirlo, quando non si sa l’intera trama ma ne abbiamo solo la rappresentazione.

La mafia e la P2 sono soggetti indiscutibili alle sue spalle, nascono con la sua ascesa, la determinano, la condizionano, e non facili da trattare. La’, quando ci entri, ci entri per sempre.
Il diavolo faustiano gli offriva tutto, lo rendeva primo in tutto, il piu’ ricco, il piu’ forte, persino il piu’ bello, in cambio prendeva la sua anima e lo costringeva a un programma prestabilito, da un patto da cui non poteva recedere. La sua immagine ringiovaniva e cosi’ le sue finanze, ma non gli era concesso di uscire dalla partita e di godere gli amati risparmi. Deve stare li’ fino in fondo, fino al fondo.

Pagnoncelli (sondaggi IPSOS) ricorda: “FI aveva il 60% ed e’ scesa al 37%. B ha fatto grosse promesse, creando grandi illusioni, poi non le ha mantenute e i piu’ delusi sono proprio quelli che ci avevano creduto di piu’: le casalinghe, i pensionati...il piccolo esercito dei teleutenti medio-bassi, che sono stati impoveriti dalla sua politica e che ora, col borsellino in mano, misurano ogni giorno l’enorme differenza tra promesse e fatti. Questa campagna elettorale e’ tutta in difesa, fa catenaccio, ma non si vince una partita facendo catenaccio. Una campagna solo difensiva non si puo’ nemmeno protrarre troppo. Quando il capo di un governo fa pastone pubblico, polemica poltica, scade a livello degli altri, perde il suo vantaggio.”

Norma Rangeri: “Solo Santoro poteva essere il suo alter ego, per questo lo ha tolto di mezzo, era il competitore perfetto, quello che non dipendeva da lui, che gli teneva testa”.

Il sondaggio della Demos e’ anche piu’ impietoso, come gradimento nella Cdl lo mette 3°, dopo Casini e Fini. Ma la cos anon ha senso. Quale Cdl si adatterebbe a Fini, Casini? No, sono nati tutti insieme. Moriranno tutti insieme. Meno i riciclati, che non muoiono mai.
Ma i sondaggi non contano. Il fatto e’ che la Cdl e’ Lui. “Catherine Deneuve c’est moi”.
E’ marcescente ma insostituibile. Via lui, via loro. La massa appresso nemmeno si vede. Come Sansone perira’ con tutti i Filistei.

"Come ogni grande attore dovrebbe cogliere il momento dell’uscita di scena” (Lerner.) Forse non puo’. Non ne sara’ capace. A un certo punto scappera’ all’estero come Craxi. Se glielo lasceranno fare. Se non lo fanno fuori prima, di qualche morte che paia naturale. I suoi occulti compari non scherzano.

Del resto non e’ riuscito a condonarsi tutti i suoi reati. Ce ne sara’ sempre qualcheduno che saltera’ e non avra’ piu’ il potere di una maggioranza che lo neutralizza.....

Montanelli avrebbe detto:
“Berlusconi non durera’ e non cambiera’ l’Italia. Quello che dovrebbe essere l’occasione di cambiamento, di ammodernamento della societa’, e’ in realtà una antica ricetta, un vecchio percorso: la ricetta liberista del mercato senza regole. Creare ricchezza senza controllo non fara’ crescere i ricchi ma aumentare i poveri. Come succede sempre. La spirale capitalista costringe a crescere, ad arricchirsi senza sosta; e’ inflessibile o ti espandi o muori. Avanti cosi’ cosa succedera’? Chi crede al nuovo miracolo italiano? Bastera’ licenziare? Bastera’ convivere con la mafia? Bastera’ la legge del piu’ forte e furbo? La ricchezza che creiamo, non e’ destinata alle generazioni future perche’ l’inquinamento, il disastro ambientale, pesera’ sullo sviluppo del prossimo futuro. Questo e’ il debito incancellabile che lasciamo ai nostri figli. Berlusconi, mostrera’ infine quali sono i suoi veri interessi: via il falso in bilancio, libere donazioni ai supermiliardari... mano libera sulle televisioni, via alle grandi opere pubbliche senza controlli - via nuovamente alle tangenti- Intanto i pensionati possono aspettare il milione di minima, i malati la sanita’ superefficiente, si continuera’ a diventare ricchi con l’enalotto e i superquiz televisivi. Chi ha votato Berlusconi si ravvedera’? “
No, in questo paese non si ravvede mai nessuno.

...e sempre Montanelli dall’ al di la’ ci direbbe: “Parafrasando Ferlinghetti (poeta americano della beat generation)

“Venite, andiamo; per un po’ non ci vediamo.

Mancheremo a tutti gli appuntamenti

*e non ci preoccuperemo piu’ dei pagamenti, *

che vengano pure a prendersi tutto,

*non piangeremo per il lutto. *

*Venite, andiamo, lasciamo qui pure le scartoffie e la bigiotteria; *

per un po’ di tempo staremo via.

Ma non disperate, ritorneremo con la barba incolta e fili d’erba sulla schiena;

ritorneremo fra qualche anno: perché, loro, i cosiddetti vincitori non ci avranno.

Ritorneremo sull’onda di uno scontento

e sarete sempre voi che ora applaudite allo sconcerto, voi che sentite

da che parte gira il vento;

voi che senza di noi avete perso,

a reclamarci.”

"Ma perche’ aspettare? Ma perche’ poi, loro avrebbero vinto? E se usassimo l’omeopatia? Piccole infinitesimali sostanze ci possono guarire ugualmente sviluppando la memoria: la memoria dei “CAF” trascorsi. Poi un po’ di raccoglimento e una piccola croce al posto giusto et voila’: si guarisce gia’.”

“Che c’e’ da dire? Guardatevi dai migliori e da chi si attribuisce il titolo da solo. Se poi se lo attribuisce chi ha 65 anni ed e’ sull’orlo dell’arteriosclerosi, merita anche il pernacchio di eduardiana memoria: dopo aver scandito bene il nome dell’On. Dott. Ing. Cav. Uff. Silvio Berlusconi...PRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRR.... “

(Io non so se le frasi virgolettate le abbia dette davvero Montanelli. Vengono da un sito di Giorgio Boratto, http://www.boratto.it/berlu.html, ma mi piace pensare che cosi’ sia).

Messaggi

  • Silvio Berlusconi è in crisi e la sua caduta, al momento, appare ineluttabile.

    Non che i nuovi ceti medi e medio/alti che ha saputo rappresentare per alcuni anni siano scomparsi; tutt’altro, la loro egemonia perdura.

    Solo che, in una fase in cui le possibilità di arricchimento rapido si restringono, manifestano la necessità di qualcosa di più solido di una forma di governo fatta di nulla, priva di programma, di ideologia, di proposte che non siano contingenti, di visioni ampie.

    Sicuramente quei ceti, all’allievo di Craxi, preferirebbero oggi un nuovo Craxi.

    In mancanza di meglio, si volgono al centrosinistra.

    Un giorno bisognerà riconoscere che Berlusconi è stato, a suo modo, un “rivoluzionario”.

    Ha sovvertito la vita politica, la comunicazione, lo Stato, ogni istituzione che ha potuto sovvertire.

    Ma il suo ruolo ricorda quello che gli agitatori giocano agli inizi di una rivoluzione, salvo essere messi in disparte pochi anni dopo da chi possiede un progetto più duraturo.

    La “nuova destra” italiana, il neoliberalismo, non sono morti, ma certo non hanno più in Berlusconi il loro esponente di punta.

    Se anche, per miracolo, vincesse nuovamente le elezioni, sarebbe comunque già morto.

    Ha eretto un sistema fondato sulla finzione, operazione di sicuro successo nel paese che ha dato i natali alla commedia dell’arte e ha un culto per i Pulcinella.

    Ha reinventato i comunisti per avere un nemico identificabile, ha simulato basi ideologiche per giustificare il proprio empirismo, ha evocato mete chiaramente irraggiungibili credendo di farle concrete attraverso la reiterazione del rituale evocativo, ha spacciato sogni suoi nel tentativo di renderli collettivi.

    In simultanea – ed è tratto caratteristico – modificava se stesso attraverso ripetuti interventi di chirurgia plastica, nello sforzo (in parte riuscito) di far dimenticare la propria identità di settantenne.

    Di Berlusconi e della sua “insurrezione” neoliberale, dopo l’abbandono da parte dei ceti medi, rimarrà una maschera.

    Ma con lui non sparirà la “nuova destra” italiana. Al contrario.

    La destra vera deve ancora venire .......e probabilmente stavolta, in larga parte, votera’ centrosinistra .....

    Rafaniello