Home > Chavez al capezzale di Fidel Castro
di Red. Unità
E il giorno dopo arriva Chavez. Il presidente venezuelano Hugo Chavez, nuova stella del caudillismo di sinistra in America Latina sbarca all’Avana per far visita al suo amico Fidel Castro ricoverato in ospedale dal 1 agosto. I due si fanno fotografare sorridenti mentre si stringono calorosamente la mano ed è quasi un passaggio di consegne ufficiale, sicuramente un’immagine simbolo. Domeica era l’ottantesimo compleanno di Castro e il comandante, pur rinviando le celebrazioni ufficiali, ha scelto il suo genetriaco per apparire in pubblico per la prima volta dal ricovero.
«Sto meglio ma dire che il periodo di degenza sarà corto e che non ci sono più rischi sarebbe del tutto inesatto», è stato in sistesi breve messaggio pubblicato da Juventud Rebelde, giornale della gioventù castrista nella sua edizione online, nel giorno in cui Fidel compiva 80 anni. Il presidente cubano dice che le sue condizioni sono migliorate in modo «considerevole». Ma non sembra propriamente in forma nelle quattro foto del leader maximo mentre parla al telefono, con la tuta Adidas in tenuta da ospedale. Sono le prime immagini del "lider maximo" da quando in un messaggio ha dato notizia del suo aggravamento di salute e della decisione di cedere tutti i suoi poteri «in via temporanea» al fratello Raul Castro.
A Cuba per festeggiare il genetliaco di Fidel è stato organizzato comunque un grande concerto con l’esibizione di 80 artisti si è svolto sera alla "tribuna antimperialista" dell’Avana. Al concerto, intitolato "La cantata por la patria", ha partecipato anche il capo della rappresentanza diplomatica americana a Cuba, Michael Palmy. Non si è invece ancora mostrato in pubblico da quando è il presidente provvisorio di Cuba Raul Castro.
Auguri di pronta guarigione oltre che di buon compleanno sono arrivati da molti "amici" del "jefe" cubano, tra cui quelli di Marco Rizzo, presidente della delegazione dei Comunisti italiani al Parlamento Europeo e dal presidente della Camera Fausto Bertinotti.
l’Unità on-line, 14 agosto 2006