Home > Chi è che inneggia a De Luca?

Chi è che inneggia a De Luca?

Publie le giovedì 4 febbraio 2010 par Open-Publishing
11 commenti

E’ chiaro perché si leggano post inneggianti a De Luca, sindaco di Salerno, è uno che piace tanto alla dx che lo voleva come proprio candidato e lo appoggia nel sistema di potere che ha instaurato a Salerno. Fascio e camorra, una bella accoppiata!

Perché questi post non parlano degli scandali immobiliari? Dell’avidità dissennata di De Luca? Dei suoi supporter squadristi che vanno in giro a schiaffeggiare chi gli si oppone? Di quelle grandi opere, vedi il più grande parco acquatico d’Europa, vera truffa che dovevano servire solo ad attrarre capitali e potere? Della strategia criminale di acquisire grandi aree per realizzare opere contro la legge di pura speculazione immobiliare? Degli interessi del clan camorristico casertano che si legano a quelli di De Luca? Di quei lavori alla Berlusconi con solo un 1° cantiere e soldi a go go che poi prendono altre strade? Dei cointeressi di Gnutti che piatto ricco mi ci ficco? Del parco che diventa, oplà, una centrale termoelettrica da affidare alle Energy Plus, socia in cambio di altri affari sporchi? Del PM Gabriella Nuzzi che aveva cominciato a indagare su questa rete affaristica e fu opportuamente allontanata da una procura compiacente? Perché non parlano dell’architetto contrario all’opera in base alle leggi a difesa di Salerno che fu concusso e costretto alle dimissioni?

Ed è questo che Bersani ci vuole rifilare? Non ne abbiamo basta degli affari sporchi di Bassolino, Loiero e Del Turco? Dobbiamo imitare la destra in tutto il suo peggio?

masadaweb.org

Messaggi

  • Sbaglia chi attacca De Luca sotto l’aspetto giudiziario (IdV) invece di mettere in evidenza l’aspetto politico. Ecco quello che scrivevamo il 1 gennaio di quest’anno:
    http://hopfrog.it/content/la-salerno-dei-casalesi

    Il 2010 si è aperto nel segno della continuità: De Luca, neo-principino elettivo di Salerno ha sparato subito le sue "palle" propagandistiche e populistiche.

    "Salerno è la città giardino che le persone provenienti da ogni parte d’Italia hanno potuto ammirare. Qui non ci sono rifiuti, non c’è la criminalità, non ci sono i Casalesi. Il prossimo anno brinderemo nella piazza sul mare più grande d’Europa perchè completeremo Piazza della Libertà. E l’anno successivo brinderemo con la nuova Piazza della Concordia e con la "Vela" alta 70 metri.... Un grande successo in un clima di serenità e sicurezza che ha prodotto anche un notevole beneficio per il commercio locale".

    * Vi sono numerosissimi dubbi sulla gestione delle Licenze su esercizi commerciali che aprono, richiudono, cambiano gestione, evidentemente solo per riciclare denaro di dubbia provenienza (Casalesi?) . Ma sicuro sia una grande vittoria aver scelto di aprire invece il "Palazzo" ai "Casalesi"? E’ proprio li, infatti, che adesso governano determinando scelte al di fuori di ogni controllo sociale e politico! E’ li che, in cravatta e doppiopetto hanno già determinato la maggior parte delle scelte urbanistiche di questa Città distruggendo completamente il tessuto storico-sociale del Centro Storico (trasformato in un gran-bar all’aperto) sacrificando sull’altare della mera speculazione economica (Casalese?) storia, cultura e tradizioni di cui i nuclei familiari, i gruppi e le aggregazioni sono gli unici portatori (e non le strade pulite). Ed i "Casalesi" in Piazza festeggiano con i soldi pubblici anche la nascita del nuovo quartiere sul mare: perchè si tratta di questo, di una vergognosa, ignobile, volgare e distruttiva speculazione edilizia privata di cui la Piazza della Libertà ne costituisce il "giardino condominiale" ;
    * Per quanto riguarda invece i rifiuti, De Luca, gira l’ostacolo parlando di un diritto legittimo dei cittadini (quello di avere servizi decenti) come una grande vittoria ma, chissà perchè non parla dell’inceneritore che ormai sottrattogli da possibili speculazoni è diventato d’un tratto solo un peso ed un inutile strumento produttore di danni (anche il diritto a non essere avvelenati dovrebbe essere un diritto dei cittadini);
    * Sul commercio poi davvero si tocca l’apice, si camuffano dati e fatti. La politica commerciale di De Luca (fatta di alberi alti 70 metri e Luci - tipica da Paese dei Balocchi) è totalmente insufficiente anzi potremmo dire completamente assente! E’ una politica che ha determinato la proliferazione della Grande distribuzione a danno del cosiddetto "negozio sotto-casa" . Una politica che solo nell’ultimo anno ha fatto chiudere numerosissime attività (mentre molte altre stanno per chiudere i battenti) con inevitabili conseguenze sociali ed economiche disastrose. E’ poi oltremodo ridicolo continuare ad avere una "Zona Industriale" solo sulla carta quando tutta l’area è stata trasformata, da una politica dissennata, in una area commerciale che succhia solo il sangue al territorio portando i capitali prodotti nelle tasche di gruppi imprenditoriali che nulla hanno a che fare con Salerno e la sua provincia;
    * Le politiche sociali di questo "signorotto di provincia" sono poi completamente assenti e purtroppo questa situazione è ben nota a quanti si sono trovati o si trovano in condizioni disagiate, di bisogno o di assistenza. Ma questa per De Luca è una parte della popolazione che interessa poco: non partecipa alle feste, non può acquistare appartamenti in Piazza della Libertà e non andrà mai a spendere qualche centinaia di € nella grande vela salernitana. Saremmo davvero curiosi di sapere cosa intende fare per quella parte di cittadini costituita da famiglie monoreddito, disoccupati, situazioni in palese stato di disagio, marginalità sociale. Al momento le uniche azione intraprese sono state quelle di "multare" i barboni sul Lungomare (sic!);
    * Politiche del lavoro? La più fiorente industria salernitana è costituita dalle Società Miste ovvero della più scandalosa ed ignobile gestione politica del lavoro e dei lavoratori. Il nostro "furbetto, pur sempre di provincia" alle domande (per la verità timide di qualche sindacalista) ha risposto che "si opera nell’ambito della Legge"; In poche parole: le assunzioni sono pilotate? non vi sono criteri di trasparenza? i "Casalesi" della politica sono gli unici a decidere per proprio interesse personale o politico chi assumere? "Non prendetevela con me perchè in effetti la Legge lo consente" dice De Luca - ma in questa affermazione c’è una doppia bugia: 1. nelle Città "senza Vela" ma con alti livelli di vivibilità le Società Miste (orpello politico della 1a Repubblica) sono state eliminate proprio perchè carrozzoni politico-clientelari; 2. le Leggi (Regolamenti e Statuti) sono emanate dallo stesso Ente partecipante cioè dallo stesso Comune, cioè dallo stesso De Luca.
    * Libertà. Parliamo di una libertà diversa da quella che intende il "Principe" (ed i suoi scagnozzi), parliamo di una Libertà reale non quella che può essere usata sull’insegna di una Piazza. Di una Libertà dinamica e partecipata! Di una Libertà attuata anche attraverso la realizzazione degli strumenti necessari e fondamentali tra i quali lo Statuto Comunale che rappresenta la "Carta Costituzionale", il "Patto sociale" tra i cittadini salernitani. A 20 anni invece dall’approvazione, il concetto di Libertà del Sindaco di Salerno, ci regala una perla speculativa chiamandola inopportunamente "Piazza della Libertà" ma impedisce e continua a non far discutere sul Regolamento di attuazione dello Statuto comunale.
    * Propaganda. Troppo facile e troppo semplice in un contesto culturale già ridotto ai minimi termini, costruire una realtà diversa per scopi speculativi, propagandistici (senza negare anche l’innata indole populistica-qualunquistica di De Luca). Siamo in presenza di uno Staff di professionisti della comunicazione che fanno e sanno svolgere appieno il loro lavoro mentre dall’altra parte abbiamo una massa ineducata alla lettura critica delle notizie e delle fonti di informazioni, cittadini distratti e confusi, disarmati davanti alle armi della comunicazione massificata. Sembra lo slogan di uno dei giochi "...ti piace vincere facile?" ed in effetti è proprio così.

  • Cara Viviana, mi meraviglio sempre più del fatto che qualcuno ancora si scandalizzi per la tipologia di candidati scelti dal PD !!

    Il PD non è un partito di sinistra e neppure più di centro-sinistra, ma proprio in tutto e per tutto un partito di destra !!

    Una destra , è chiaro, ammantata di buonismo ed edificanti propositi, ma costituita da un ceto politico analogo a quello Berluskoniano, asservito agli interessi ed al soldo dei poteri forti interni, della grande finanza internazionale e talvolta anche della criminalità organizzata !!

    I candidati messi il lizza non possono non essere che i De Luca e simili e affannarsi a cercare delle differenze o dei distinguo è puro esercizio retorico !!

    MaxVinella

  • invio un articolo a firma di Emanuele Macaluso, pubblicato nel Riformista del 14 novembre 2007. Il pezzo è straordinario e va "resuscitato", soprattutto per le "straordinarie" dichiarazioni fatte da DE LUCA in un convegno napoletano, secondo quanto riportato dal Mattino del 12 novembre: "Io smonto i campi dei rom e me ne frego di dove quella gente va a finire. A Firenze li integrano? Io li prendo a calci nei denti, il cielo stellato ce lo godiamo noi". Per finire in bellezza si è pure definito un "poeta della politica".
    La gente ha la memoria corta e oggi De Luca si strofina con i Senegalesi.

    PERCHÉ DE LUCA NON STA CON STORACE?

    Mercoledì 14 novembre 2007

    Emanuele Macaluso
    Il sindaco-deputato di Salerno Vincenzo De Luca è un pezzo del Pd campano. Un pezzo perché vive in radicale contrapposizione con il presidente della Regione Antonio Bassolino. Se qualche buona penna avesse la volontà e la pazienza di scrivere un libretto sulle primarie e sui candidati alla segreteria regionale campana (tre per Veltroni) potremmo avere un interessante spaccato della vita politica del nostro paese. Il “Mattino” di lunedì scorso ha pubblicato un articolo di Chiara Graziani sul confronto svoltosi a Napoli in una sala del museo Angioino tra De Luca e il senatore dell’Udc Pionati che potrebbe star bene nel libretto. Il sindaco-deputato ci fa sapere che «morte le ideologie, i problemi non sono né di destra né di sinistra». E, esemplificando, ha raccontato che allo stadio «c’era accampata brutta gente. Io li ho buttati a mare». «Risate dal pubblico», scrive la cronista. E ancora: «Io smonto i campi dei rom e me ne frego di dove quella gente va a finire. A Firenze li integrano? Io li prendo a calci nei denti, il cielo stellato ce lo godiamo noi». Poi ci comunica che lui non è un «poeta della politica». Questo l’avevamo capito. Quello che non capiamo è perché non era a Roma con Storace e il Cavaliere.

    • "Ferrero ha dichiarato: "De Luca è per noi improponibile, sia per le politiche attuate nella sua veste di amministratore locale, sia perché non rappresenta un segno di discontinuità con la gestione attuale della Campania. Così facendo il PD si è assunto la responsabilità di rompere la coalizione e di far perdere ulteriore credibilità alle forze che vogliono in Campania un cambiamento vero. Di fronte a questa situazione non staremo a guardare: chiediamo al PD di ripensarci trovando un candidato unitario. Altrimenti noi saremo impegnati a dare vita ad una vera coalizione di progresso aperta a tutti coloro che vogliono che la Campania cambi davvero".

      viviana

    • Ferrero sbaglia perchè De Luca rappresenta invece un segno di discontinuità rispetto al passato, ovviamente in negativo anche rispetto a Bassolino e soci !!

      Qui siamo ormai in presenza di un uomo dichiaratamente di destra legato a doppio filo a quegli interessi e quegli ambienti, che in Campania fanno il bello ed il cattivo tempo e non molto lontani dalla criminalità organizzata !!

      La volontà di cambiamento quindi c’è , ma per consegnarsi mani e piedi, senza più intermediazioni, a quel grumo d’interessi che oggi vuol direttamente gestire la cosa pubblica a scopo di indebita appropriazione, se non di vera e propria rapina !!

      MaxVinella

    • Io credo invece che Ferrero valga non solo perché le sue idee sono prettamente di sinistra ma perché rappresenta il prototipo di un politico onesto, il quale proprio perché ormai quasi introvabile dovrebbe godere della massima stima. Tu sei uno scettico, io una idealista che non si arrende allo squallore dominante

      viviana

    • Ferrero è senzaltro una bravissima persona e quanto di meglio sappia oggi esprimere una certa sinistra extraparlamentare della seconda metà degli anni settanta.

      Oltretutto, e non è poco, ha iniziato la sua militanza come operaio della Fiat.

      Ma dubito francamente che abbia il pieno controllo della odierna Rifondazione, chi invece mena veramente le danze è la componente ex Pci (i famosi "cossuttiani senza Cossutta") che fa capo al segretario organizzativo Claudio Grassi.

      Componente caratterizzata da grande sventolio di rosse bandiere, da grandi richiami al Pci di Berlinguer, ma nella pratica "governista" fino al midollo ... ed oggi anche rafforzata dall’entrata, nella Federazione di Sinistra, del PdCi di Diliberto, di fatto sulle loro medesime posizioni ...

      E comunque sostenitori irriducibili dell’alleanza, senza troppi se e senza troppi ma, col Pd.

      Poi, certo, De Luca era troppo anche per loro ..... c’è un limite a tutto ....

      Radisol

    • Cara Viviana, forse ho esagerato con l’ironia, ma volevo in sostanza dire che Ferrero sbagliava a non vedere la discontinuità rappresentata da De Luca, nel senso che il PD con De Luca andrebbe a puntare su un personaggio ancora peggiore di Bassolino e soci e quindi diverso !!

      MaxVinella

    • PER SAPERNE DI PIù DI DE LUCA, DEI SUOI FATTI E MISFATTI VISITA:

      NODELUCAS’ BLOG: LA SINSITRA CONTRO DE lUCA

      http;//www.chideluca.wordpress.com