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Chiediamo la remissione del debito internazionale dei paesi colpiti dallo Tsunami

Publie le mercoledì 12 gennaio 2005 par Open-Publishing
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Tra i paesi colpiti dal maremoto troviamo alcuni tra i paesi più indebitati del mondo:

Indonesia: 130 miliardi di dollari
India 82 miliardi di dollari
Thailandia 58 miliardi di dollari
Malesia 48 miliardi di dollari
Bangladesh 11 miliardi di dollari
Srilanka 7 miliardi di dollari
senza dimenticare Muanmar, Kenya, Somalia, Tanzania e Maldive.

E’ inutile ricordare quale siano le conseguenze della catastrofe che si e’ abbattuta su questi paesi.
C’è bisogno di molti fondi e di molto tempo per riportare queste nazioni ad una situazione di "normalità".
Il mondo intero si e’ mobilitato in una gara di solidarietà donando fondi ai questi paesi colpiti da questa immane catastrofe.
Ma e’ semplicemente un controsenso donare con una mano e riscuotere con l’altra il pagamento degli esosissimi tassi d’interesse che gravano su questi paesi e che finiscono con l’assorbire percentuali enormi della ricchezza di queste nazioni.
Inoltre, ciò che noi privati cittadini doniamo con spirito caritatevole, finisce, dopo poco tempo, per rimpinguare le casse di stati già ricchi sotto forma di tassi di interesse.

L’Italia e’ creditrice di cifre considerevoli verso questi paesi.
Chiediamo al nostro Governo di rinunciare completamente a questi crediti.
Non solo per spirito di solidarietà, ma anche per coerenza con la legge 209 del 2000, approvata quindi proprio dallo stesso Governo ora in carica, che, nell’art. 5 prevede la cancellazione del debito verso paesi colpiti da catastrofi naturali o umanitarie.

Possiamo far sentire la nostra voce direttamente, spedendo lettere, fax e e-mail direttamente a chi può intervenire in questa situazione.

Cancellare il debito conta molto di più di 10000 sms di solidarietà.
Dacci una mano.


Alla cortese attenzione del Ministro degli Esteri On. Gianfranco Fini.

In nome dei valori di Carità e Solidarietà che da sempre albergano nell’animo del Popolo italiano,
voglio chiedere a Lei, On. Gianfranco Fini, e al Governo di cui fa parte,
che a tutte quelle Nazioni colpite dall’immenso e tragico maremoto
venga rimesso completamente e immediatamente ogni debito che il nostro Paese vanta nei loro confronti.

Questa immane catastrofe ha suscitato la mobilitazione della società civile e delle associazioni di volontariato, che dimostrano uno straordinario spirito di solidarietà nei confronti delle popolazioni colpite dal maremoto. Questi sentimenti, però, devono essere condivisi e supportati da un’iniziativa forte e coerente dei Governi. L’abolizione del debito sarebbe un gesto concreto e duraturo di aiuto nei confronti
di milioni di persone colpite dall’immane catastrofe.
Tale gesto inoltre sarebbe coerente con lo spirito della legge 209 del 2000 ed in particolare
con l’articolo 5 di tale legge.

Sarebbe inoltre opportuno che il Governo Italiano si impegnasse nel sostenere l’abolizione del debito che grava sui paesi colpiti dalla catastrofe anche in sede internazionale.

Con assoluta fiducia,
ringrazio cordialmente.


Il testo VA completato di Nome Cognome e possibilmente indirizzo. Cosa buona e saggia sarebbe correlarlo con firma autografa.

Gli indirizzi che mi sono procurato finora sono:

Fax: +39 06.3236210
E-Mail: relazioni.pubblico@esteri.it
E-Mail: FINI_G@camera.it (non funziona)

e poi:

Ministero degli Affari Esteri
Piazzale della Farnesina, 1
00194 Roma


Lo stesso testo lo si dovrebbe inviare anche a On. Berlusconi e Pres. Ciampi. Direi:


Alla cortese attenzione del Presidente del Consiglio On. Silvio Berlusconi.

In nome dei valori di Carina e Solidarietà che da sempre albergano nell’animo del Popolo italiano,
voglio chiedere a Lei, On. Silvio Berlusconi, e al Governo di cui e’ a capo,
che a tutte quelle Nazioni colpite dall’immenso e tragico maremoto
venga rimesso completamente e immediatamente ogni debito che il nostro Paese vanta nei loro confronti.

Questa immane catastrofe ha suscitato la mobilitazione della società civile e delle associazioni di volontariato, che dimostrano uno straordinario spirito di solidarietà nei confronti delle popolazioni colpite dal maremoto. Questi sentimenti, però, devono essere condivisi e supportati da un’iniziativa forte e coerente dei Governi. L’abolizione del debito sarebbe un gesto concreto e duraturo di aiuto nei confronti
di milioni di persone colpite dall’immane catastrofe.
Tale gesto inoltre sarebbe coerente con lo spirito della legge 209 del 2000 ed in particolare
con l’articolo 5 di tale legge.

Sarebbe inoltre opportuno che il Governo Italiano si impegnasse nel sostenere l’abolizione del debito che grava sui paesi colpiti dalla catastrofe anche in sede internazionale.

Con assoluta fiducia,
ringrazio cordialmente.


da www.palazzochigi.it

Presidenza del Consiglio dei ministri
Palazzo Chigi
Piazza Colonna 370
00186 Roma - Italy
tel. +390667791

Non ho trovato un Fax ne’ altro indirizzo di e mail se non quello

BERLUSCONI_S@camera.it (non funziona neanche questa, quindi finora l’unica e’ mandare una lettera normale)

Vi invito a cercare anche a voi (e a far sapere)


Alla cortese attenzione del Presidente della Repubblica Italiana Carlo Azeglio Ciampi.

In nome dei valori di Carità e Solidarietà che da sempre albergano nell’animo del Popolo italiano,
voglio chiedere a Lei, Presidente Carlo Azeglio Ciampi, di impegnarsi affinché a tutte quelle Nazioni colpite dall’immenso e tragico maremoto
venga rimesso completamente e immediatamente ogni debito che il nostro Paese vanta nei loro confronti.

Questa immane catastrofe ha suscitato la mobilitazione della società civile e delle associazioni di volontariato, che dimostrano uno straordinario spirito di solidarietà nei confronti delle popolazioni colpite dal maremoto. Questi sentimenti, però, devono essere condivisi e supportati da un’iniziativa forte e coerente dei Governi. L’abolizione del debito sarebbe un gesto concreto e duraturo di aiuto nei confronti
di milioni di persone colpite dall’immane catastrofe.
Tale gesto inoltre sarebbe coerente con lo spirito della legge 209 del 2000 ed in particolare
con l’articolo 5 di tale legge.

Sarebbe inoltre opportuno che il Governo Italiano si impegnasse nel sostenere l’abolizione del debito che grava sui paesi colpiti dalla catastrofe anche in sede internazionale.

Con assoluta fiducia,
ringrazio cordialmente.


Da www.quirinale.it

presidenza.repubblica@quirinale.it

Avvertenze:
Indicare chiaramente il proprio nome, cognome oltre all’indirizzo postale tradizionale.

La dimensione di ogni messaggio di posta elettronica non deve superare le dieci pagine (massimo 50 KB) e non deve contenere allegati.

L’indirizzo postale tradizionale è:
Palazzo del Quirinale, 00187 Roma.


Anche queste andrebbero completate di Nome Cognome indirizzo e magari firma.

Una cosa che rimane da fare e’ ovviamente promuovere l’iniziativa pubblicando il testo in tanti siti quanto ci e’ possibile e - SENZA DIVENTARE UNA FORMA DI SPAM - inviarlo ai nostri conoscenti di cui siamo certi che tale invio sia cosa gradita e non fastidiosa.