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Chiudere i CpT se non ora quando? - 3 marzo 2007 - LE FOTO >>

Publie le domenica 4 marzo 2007 par Open-Publishing
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Sabato 3 marzo 2007
Chiudere i CpT: se non ora quando?

10.000 persone da tutta Italia hanno attraversato le strade di Bologna per chiedere la chiusura immediata dei Cpt.
Bologna che, per l’occasione, è stata trasformata in una sorta di Cpt a cielo aperto per mezzo di continui divieti e zone rosse. Bologna, città in cui il Cpt di via Mattei, uno dei più vergognosi d’Italia (come rilevato dalla stessa commissione De Mistura) sembra essere diventato il modello di pratiche di disciplina e controllo per la giunta dello sceriffo Cofferati.

E’ significativo che alle 15:00 da Palazzo D’Accursio, la sede del comune, sia stato calato uno striscione con su scritto "Aqui estamos", firmato dai centri sociali.
Un’azione per ricordare a tutti che che noi siamo qui nonostante i sempre più pesanti tentativi di criminalzzazione dei movimenti. Tentativi di criminalizzazione che hanno visto tra i protagonisti proprio l’inquilino di Palazzo D’Accursio.
Tra via Massarenti e via Rivette i manifestanti hanno affisso uno striscione alla pensilina dell’Act, l’azienda comunale trasporto con su scritto: “Senza biglietto né permesso Act direttamente verso il cpt”.
Il corteo ha raggiunto il numero civico 50 di via Mattei, in corrispondenza del quale la Questura aveva deciso di porre il confine della zona rossa intorno al Cpt situato al numero 60.

Il confine della zona rossa era presidiato da una massiccia presenza delle forze dell’ordine, schierate in difesa del Cpt. Cpt verso il quale il corteo ha cercato di dirigersi con determinazione e con la partecipazione di tutti i manifestanti. Davanti a questa volontà espressa da 10000 persone le forze dell’ordine hanno caricato per tre volte con violenza ferendo diversi compagni e fermandone quattro.
Il corteo ha però resistito alle cariche, intenzionato a lasciare gli striscioni d’apertura in prossimità del Cpt e si è ricompattato chiedendo a gran voce la liberazione dei fermati, due dei quali sono rimasti feriti. Davanti alla determinazione dei partecipanti alla manifestazione la polizia ha rilasciato i compagni fermati tra gli applausi di tutti.
Tornando verso il centro alcuni attivisti in tuta blu e passamontagna hanno fissato nell’asfalto con martelli pneumatici e cemento a presa rapida dei cartelli che avvertono i passanti della vicinanza di un lager.

www.globalproject.info

LE FOTO AL LINK:

http://www.edoneo.org/bolognanocpt.html

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