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Clamoroso, denunciato per "procurato allarme" chi aveva previsto il terremoto !
Publie le lunedì 6 aprile 2009 par Open-Publishing6 commenti
SISMA ABRUZZO: LO STUDIOSO GIULIANI AVEVA PREANNUNCIATO UN FORTE TERREMOTO
Il capo della Protezione civile Guido Bertolaso martedì 31 marzo si era scagliato contro gli "imbecilli" che si divertono a diffondere notizie false.

Tra coloro che diffondevano notizie sul terremoto c’era Giampaolo Giuliani, ricercatore presso i Laboratori nazionali Infn del Gran Sasso che, in seguito allo sciame sismico che sta interessando l’Abruzzo da più di un mese, aveva lanciato l’allarme: la regione sarà colpita il 29 marzo da un terremoto «disastroso». Giuliani è stato denunciato per procurato allarme.
Nella notte del 29 marzo c’era infatti stato a Sulmona un terremoto di 4 gradi della scala Richter.
L’analisi dello scienziato Giuliano Giuliani era basata sull’analisi di un gas radioattivo, il radon, che si libera dal sottosuolo quando le faglie vengono attivate il gas trova una via di fuga giungendo in superficie.
Lo scienziato, ha impiegato due anni per costruire uno strumento in grado di rilevare, osservare e studiare il Radon con l’aiuto di un sismografo che, a causa dell’intenso sciame sismico che ha interessato la zona negli ultimi mesi, ha insospettito lo studioso.
Quella di oggi è comunque stata solo la scossa più forte di uno sciame sismico che si perpetua da mesi.
La magnitudo registrata alle 3.32 di questa notte dall’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia è di 5,8 gradi della scala Richter, a cui sono seguite diverse repliche, la prima di 4,7 gradi alle 4.37.
Diverse le avvisaglie nelle ultime settimane.
Una scossa violenta di terremoto il 16 gennaio, poi quella di magnitudo 4.0 che aveva fatto tremare la regione Abruzzo il 30 marzo: numerose persone si erano già riversate in strada allora.
Dall’inizio dello sciame sismico, già da alcuni mesi, sono decine gli eventi di magnitudo superiore a 2.0 registrati dall’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia (Ingv) nel distretto aquilano e nel bacino di Sulmona.
Su richiesta del capo della Protezione civile, Guido Bertolaso, si era tenuta nella sede della Regione Abruzzo all’Aquila, una riunione degli esperti della Commissione nazionale per la previsione e la prevenzione dei grandi rischi.
Obiettivo del Dipartimento della Protezione civile era quello di «fornire ai cittadini abruzzesi tutte le informazioni disponibili alla comunità scientifica sull’attività sismica delle ultime settimane.
Qualcuno nei giorni scorsi aveva però messo in allarme sulla possibilità del sopraggiungere di scosse più forti e pericolosi per la popolazione abruzzese, ma era stato accusato di "procurato allarme" e di conseguenza denunciato.
Le scosse di terremoto che continuano a scuotere l’Abruzzo non sono tali da preoccupare - aveva spiegato Bertolaso intervenendo a Roma ad un convegno organizzato da ministero dei beni culturali e protezione civile sulla esperienza del terremoto che nel 1997 colpì Umbria e Marche - ma Purtroppo a causa di imbecilli che si divertono a diffondere notizie false siamo costretti a mobilitare la comunità scientifica per rassicurare i cittadini.
Giampaolo Giuliani, però, studioso che fa ricerca ai Laboratori nazionali del Gran Sasso,
sostiene ormai da molti anni di aver elaborato un metodo in grado di prevedere l’arrivo degli eventi sismici.
E oggi, dalle ultime notizie, il suo allarme, lanciato esattamente una settimana fa, risulta tragicamente premonitore.
Domenica scorsa, dopo la prima scossa di terremoto che ha avuto come epicentro la zona di Sulmona l’uomo avrebbe telefonato anche al commissariato del capoluogo e alla polizia municipale sostenendo che ci sarebbe stata una scossa di una intensità superiore alla precedente, creando allarmismi tra la popolazione e così denunciato.
La notizia, tra l’altro, indusse il sindaco di Sulmona, Fabio Federico, a un rientro precipitoso da Roma dove stava partecipando al congresso fondativo del Pdl.
GUARDA L’INTERVISTA A GIULIANI:
TERREMOTO ABRUZZO, GIAMPAOLO GIULIANI: ’’SI POTEVA PREVEDERE’’
al link :
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1. Clamoroso, denunciato per "procurato allarme" chi aveva previsto il terremoto !, 6 aprile 2009, 17:21
Il terremoto in abruzzo oggi ha sconvolto l’italia intera con la sua devastante forza. Molti hanno parlato di morti e tragedia. C’e’ chi ha soccorso e le immagini sulle TV parlano da se. C’e’ chi ha pre-annunciato la tragedia ma c’e chi ha ignorato perche’ a quanto pare questo non e’ il momento di allarmismi.
Il terremoto pero’ non aspetta I governanti, ma quando preavvisa e solo chi si preoccupa davvero per la popolazione avverte e lancia allarmismi.
Al lupo, al lupo, l’italia comunque si e’ addormentata ai piedi del governo che tutto fa’, c’e’ sempre ma purtroppo non salva la sua gente. I governanti non sono dei santi e quest’ Italia arranca.
Gli Italiani si ritrovano ora innanzi ai loro occhi un’Italia che purtroppo non e’ quella che loro immaginavano. Quella che e’ stata raccontata loro da alcune TV.
Gli Italiani si stanno accorgendo che questa forse non e’ l’Italia grandiose, in cui le grandi opere devono essere avviate d’urgenza, poiche’ da qualche altra parte ci sono le case che crollano come budini.
Questa forse non e’ l’italia che alcuni governanti ci dipingono con un’alta moralita’ e quindi fiduciosa per le licenze edilizie facili, poiche’ l’abusivismo ha segnato l’italia per decenni. E poi non e’ sicuramente l’italia dall’architettura comunista come il presidente Berlusconi dice.
Questa e’ invece l’Italia ove l’ediliza abusiva taglia corto, e non guarda in faccia a morti e specula.
Questa non e’ l’italia di cui Berlusconi ci parla nei comizi e dalla sue tv.
Questa e’ l’Italia ove i feriti sono lasciati innanzi agli ospedali o nei corridoi poiche’ non fronteggiano alle emergenze in condizioni normali, pensiamo dopo un terremoto.
Questa non e’ sicuramente l’italia grandiosa che fa’ piangere gli attori teatranti sul palco, che si preoccupano piu’ di dare caccia ai fannulloni che non far parlare chi invece vuole prevenire un terremoto, combattere la crisi ed indicare il malaffare.
Questa e’ l’italia che e’ in ginocchio anche per le scuole con i tetti che crollano sulle teste degli studenti. Invece il parlamento si diletta con decreti ad personam, grandi opere e poco rispetto per l’ambiente.
Gli Italiani solo in questo caso si vogliono bene e forse solo per coprire una marea di problemi accumulati nel tempo. I problemi di cui I giornalisti sulle televisioni abusive e monopolizzate non possono parlare liberamente, sul suo stato di crisi e di vera e propria tragedia epocale.
Questa e’ l’ Itlalia dei morti sotto le macerie Abruzzesi che echeggiano ovunque. Questa e’ l’italia che nonostante ci sia un’enorme emergenza in Abruzzo, non vuole discutere dei problemi poiche’ I suoi politicanti sono indaffarati a far quadrare I loro conti e I conti dei loro amici nelle banche ed imprese.
Questo e’ un governo che preferisce far parlare la bellezza delle minister per rintronare i poveri telespettatori poiche’ hanno perso tutta la loro speranza di poter avviare un vero rinnovamento con questi stessi uomini che li governano.
Il terremoto in abruzzo e’ un momento di tragedia ma di profonda riflessione. E’ un momento in cui si dovrebbe dire di NO a pieno titolo a tutte le politiche di questo governo fantoccio e burattino delle politiche egemoniche europee.
Il terremoto in abruzzo e’ un momento di riflessione che ci deve far capire quanto l’Itlalia e’ fragile in tutti I suoi aspetti fondamentali, dall’ edilizia all’ambiente alla sanita’, per continuare con la fragilita’ delle forze d’emergenza e la mancata moralita’ dei suoi governanti.
Il terremoto in abruzzo ci deve far capire che non ci devono essere soldi solo per i grandi ma ora ci devono essere solo e soprattutto per i deboli, per I precari.. Perche’ I deboli muoiono nei loro palazzi fatiscenti.I deboli muoiono negli ospedali che crollano sotto le teste dei disoccupati, delle mamme con bambini e senza assegni di disoccupazione. I deboli muoiono per I servizi d’emergenza che mancano. I deboli muoiono negli ospedali che crollano e che non possono ricevere gli indigenti. I deboli muoiono sempre perche’ non sono protetti. E non basta la solidarieta o le condoglianze. Questa e’ purtroppo la malattia dell’italianita’ che uccide. Quella malattia dell’italianita’ che non denuncia in tempo e che non ascolta pur di far parlare un governante ignorante che sicuramente ha fatto carriera grazie alla massoneria ed alla P2.
Ed allora invece di dire sempre solo e solamente siamo italiani e vogliamoci bene, dobbiamo riflettere e far capire alla gente puntando il dito senza paura ed indcare le tragedie e quello che le tragedie nascondono.
Allora dobbiamo smettere di coprire la realta’ dei fatti. Dobbiamo essere realisti non solo con la solidarieta’ ai terremotati, con il paesano ed il familiare che ci da’ una mano ma con una societa’ che deve essere seria e realista ovunque.
Le mie condoglianze o i miei messaggi di solidarieta’ sarebbero a questo punto parole sprecate. Non potrebbero fare nulla, come del resto sono quelle di molti milioni di italiani.
Ed e’ per questo che sentendomi vicino ai terremotati penso al futuro ed invito gli studenti ed i ribelli dell’onda, i ragazzi che sono a sinistra, ed I comunisti tutti a:
Sabotare e boicottare I consigli comunali se non si discute di ambiente e di edilizia coscienziosa, di edilizia antisismica e popolare cha tenga conto dei bisogni dei deboli, anziani, e mamme single.
Sabotate le grandi opere che favoriscono solo il commercio e l’economia e favorite invece le piccole opere di urbanistica a favoure delle universita’, delle scuole, dei comuni e dei bisogni di chi non ha un tetto.
Sabotate I professori universitari che non vi parlano di una informazione corretta e che non vi parlano correttamente del passato affinche’ non si facciano gli stessi errori nel futuro.
Sabotate e boicottate le tv che non parlano chiaramente sulle necessita’ dei deboli.
Sabotate e boicottate le industrie che inquinano.
Sabotate e boicottate le aziende che privatizzano l’acqua e non hanno in conto I bisogni di emergenza, di coloro che assetati non hanno ove rivolgersi per poter bere senza alcuna paura di avere ritorsioni di alcun genere.
Sabotate e boicottate il governo che non considera un serio piano di intervento per la sismologia.
Il terremoto in Italia e’ una certezza che si ripete. Nessuno dei governi fino ad ora ha mai varato un serio piano sulla sismologia e l’ambiente, per la sicurezza dei propri cittadini.
Sabotate chi dice che solo pregare per I morti fa bene ai vivi. Sabotate chi dice che I santi fanno I miracoli per la diossina, per l’ambiente, per l’ amianto, per l’edilizia senza criteri anti-sismici, per I tumori dovuti all’inquinamento, per l’ acqua che manca in molte zone d’italia.
Combattete l’ignoranza. E l’unica arma che abbiamo per fermare questa ed altre tragedie perche’ la tragedia del terremoto abruzzese si rispecchia in tutto e per tutto nella tragedia Italia ed i nostri governanti non lo vogliono ammettere a causa della loro ingordigia.
Questo e’ il momento per la solidarieta’ ai terremotati e per gli aiuti a tutti coloro che hanno perso tutto quello che avevano. Ma e’ anche il momento che il governo e le autorita’ chiedano scusa senza nessuna riserva alcuna al professore Giuliani per che in tutte le sue capacita’ di ricercatore aveva previsto il terremoto in abruzzo. Questo e’ il momento per un governo serio di finanziare la ricerca del professor Giuliani, e mettere in atto un serio programma di prevenzione, evacuazione e management dei terremoti in tutta Italia.
Le persone affette dal terremoto dovrebbero essere risarcite a pieno merito da un governo che non ha fatto nulla per prevenire la morte ma ha pensato solo di fare ostruzione ad un ricercatore, poiche questo governo crede che solo con l’ignoranza si riesca a governa gli Italiani.
Sal.
2. Clamoroso, denunciato per "procurato allarme" chi aveva previsto il terremoto !, 6 aprile 2009, 17:58
Procurato allarme, prevedere e prevenire terremoti e altre sciagure in un’Italia contro la scienza
Il paese che cade giù a pezzi anche senza bisogno di un terremoto (a volte basta un acquazzone come a Sarno), è quello nel quale si dà all’untore o si denuncia per “procurato allarme” uno scienziato che aveva previsto con precisione il terremoto in Abruzzo non in un futuro ipotetico ma qui e ora.
di Gennaro Carotenuto
Forse dovranno dargli il premio Nobel a Giampaolo Giuliani, che all’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare sotto il Gran Sasso ci lavora, per quel meccanismo che sembra in grado di sentire arrivare i terremoti qualche ora prima. O almeno ascoltarlo invece di trattarlo come una Cassandra. Ma forse non poteva andare diversamente in Italia se meno di una settimana fa, il 31 marzo, San Guido Bertolaso, un’icona dell’efficientismo bi-partisan, aveva insultato "quell’imbecille che si diverte a diffondere notizie false".
Forse era impossibile far davvero evacuare l’Aquila come la previsione di Giuliani (il rivelarsi esatta non è una colpa) induceva a fare. Ma in un paese oramai anti-scientista sempre e comunque, in pochi oramai sanno distinguere uno scienziato o una scienziata da una fattucchiera. In un paese sempre più ignorante, e quindi sempre più superstizioso, la prevenzione, il preparare la cittadinanza a eventi catastrofici, il lavorare non per cancellarli con un miracolo, ma per ridurne al minimo le conseguenze come si fa in paesi più sismici ma anche più civili del nostro, è sempre più mal visto. Oltretutto costa e non offre quei dividendi d’immagine, di favori, di clientele che le tragedie annunciate offrono ai politici dopo che questi hanno già speculato su deroghe, proroghe, sanatorie, condoni. Meglio una photo-opportunity (dopo) per un politico, meglio andare a benedire le salme (dopo) per un cardinale, meglio costruire male (prima) e ricostruire (dopo, bene?) per il sistema edilizio, meglio condurre una lunga diretta da “breaking news” (dopo) che realizzare una noiosa inchiesta (prima) per un giornalista.
Forse sarebbe stato meglio se Bertolaso con Giuliani ci avesse fatto una chiacchierata (prima) invece di denunciarlo. Questo, come qualunque scienziato onesto, poneva un problema rompendo uno schema stantio per offrire una soluzione per risolverne uno più grande. I terremoti non si possono prevedere, dicono. Chissà, magari in futuro si potrà come per i segnalatori di fughe di gas e magari il merito sarà della vituperata ricerca scientifica italiana. Me il prevedere o meno sposta i termini della questione.
Il problema non è prevedere, è prevenire. Mille cose possono essere fatte e vengono fatte altrove, ma già, noi italiani dei giapponesi preferiamo riderne. Ma è meglio spendere soldi, allarmare, per evitare una tragedia, far rispettare e non derogare norme antisismiche prima, oppure invocare la fatalità e il destino cinico e baro dopo? E’ meglio fare campagne per insegnare a usare il preservativo o invocare l’astinenza contro l’AIDS? Meglio un peccatore all’inferno o un santo vivo? Chi adesso userà il decreto sull’edilizia, il “Piano casa”, per alzare di un piano la propria abitazione (ringraziando il governo) la renderà più o meno anti-sismica?
In un paese dove oramai tutti gli studiosi sono considerati azzeccagarbugli, grilli parlanti da schiacciare sulla parete, se non irrisi come fannulloni e additati tutti come baroni (pure i ricercatori precari nella vulgata Perotti-Stella) la scienza, lo studio, è oramai la più negletta delle discipline. Ma per un Giuliani che aveva avuto l’ardire di predire un terremoto quanti consigli che dagli studiosi vengono sono ignorati, presi con sufficienza o addirittura rifiutati? Sono impopolari, fanno spendere, rompono schemi mentali consolidati, causano problemi con i poteri forti. Quanti costituzionalisti (scienziati della Costituzione) avevano avvisato che la legge sulla fecondazione assistita così come concepita era perlappunto incostituzionale? I politici sono andati avanti per poi stracciarsi le vesti di fronte l’attentato della Corte Costituzionale (sic) alla centralità del Parlamento. Come se sostituendo alle regole civili la volontà d’Oltretevere bastasse portare il santo patrono in processione per fermare i terremoti o le eruzioni vulcaniche.
Del resto a che serve la ricerca scientifica (è il messaggio) se non a creare rompiscatole, cassandre, fondamentalisti dell’ambiente, regole, controlli, tasse, ovvero le cose più invise agli abitanti del paese del “meno male che Silvio c’è”. Magari a volte sbagliano gli scienziati ma sarebbe il caso di parlare, dare spazio a quelli che vorrebbero prender precauzioni per tutte quelle radiazioni, quei pesticidi, quelle polveri sottili che ci attraversano la vita, per le incipienti centrali nucleari in un paese sismico come l’Italia dove se vedi un pannello per l’energia solare ti viene ancora voglia di fotografarlo come una stravaganza. Per l’opportunismo a breve termine e la grettezza del potere politico ed economico stiamo ritornando al Sillabo di Pio IX.
Forse la denuncia di Giuliani non poteva essere presa in considerazione, ma nel paese dove ogni anno che il padreterno mette in terra, governi di destra e sinistra, approvano un “decreto mille proroghe” (sic) dove si rinviano, spesso a mai, scadenze importantissime come quelle per l’applicazione delle norme antisismiche, è mille volte meglio evacuare l’Aquila a vuoto perché uno scienziato si sbaglia (prima) piuttosto che la processione di politici e sciacalli già pronti a lucrare sulla ricostruzione (dopo).
Forse non è questione di prevedere (i terremoti, le alluvioni, le fughe di gas, le catastrofi nucleari) ma di essere preparati, mettere il territorio in sicurezza, di essere un popolo in grado di affrontare il proprio destino con razionalità e non con fatalismo. Più che di angeli del fango ed eroi che salvano vite scavando a mani nude tra le pietre abbiamo bisogno (prima) di una merce ormai introvabile: progresso, progresso scientifico, progresso sociale, progresso culturale.
www.gennarocarotenuto.it
1. Clamoroso, denunciato per "procurato allarme" chi aveva previsto il terremoto !, 6 aprile 2009, 19:11
Roma, 18:32
TERREMOTO: AMBROSIO (INFN), GIULIANI HA RAGIONE SU GAS RADON
Conosco bene Giuliani perche’ ho lavorato quattro anni con lui. Negli ultimi tempi ci siamo scambiati dati sulla possibile correlazione terremoti-emissioni di gas Radon. Nei laboratori del Gran Sasso c’e’ un interferometro laser che registra gli spostamenti della roccia perche’ il laboratorio e’ attraversato da una faglia sismica: questa e’ una cosa nota. Lo afferma Michelangelo Ambrosio, Dirigente Ricerca Infn (Istituto Fisica Nucleare) di Napoli, in una lettera all’associazione ’Giuseppe Dossetti’ in cui nota "trascurare con superficialita’ le applicazioni di nuove tecnologie solo perche’ proposte da ricercatori non appartenenti allo establishment preposto a tale funzione e’ una negligenza criminale di cui oggi paghiamo le conseguenze". Insomma, una conferma della teoria di previsione del terremoto di Giampaolo Giuliani. "Le tragiche sequenze di queste ore del terremoto in Abruzzo rendono piu’ che mai attuali le indicazioni degli scienziati - si aggiunge nella nota - che compiono studi di vulcanologia come il Dott. Giuliani tecnico e ricercatore del laboratorio di fisica del Gran Sasso". Quindi a supporto della tesi Giuliani c’e’ l’intervento ora di Ambrosio dell’Infn di Napoli e del responsabile dell’Osservatorio per la Tutela e lo Sviluppo dei Diritti dell’Associazione, "Giuseppe Dossetti", Corrado Stillo. "Chiediamo che quanto prima si apra un serio dibattito sul perche’ studi di previsione ricercatori italiani sulla possibile previsione di terremoti non sono presi in considerazione. Non e’ l’ora delle polemiche ma e’ opportuno che in un Paese sismico come il nostro - sostiene Stillo - gli studi sulle previsioni basate sull’emissione di gas radon siano valutate come avviene in altri Paesi, tra cui il Giappone, dove da tempo i dati sul radon vengono presi ed analizzati dagli esperti".
(06 aprile 2009)
Related Link: http://www.repubblica.it
3. Clamoroso, denunciato per "procurato allarme" chi aveva previsto il terremoto !, 7 aprile 2009, 10:46
I terremoti, purtroppo, rimarrano sempre eventi imprevedibili o difficilmente prevedibili e l’unica soluzione è limitare i danni e le conseguenze catastrofiche degli eventi sismici, intervenendo sulle strutture dei fabbricati per renderle idonee a resistere alle azioni dinamiche indotte dal sisma.
In Italia si fa poco o addirittura si fa l’opposto del necessario.
Cito a tal proposito un caso clamoroso.
A Firenze sì sta cotruendo la nuova scuola sottufficiali dei Carabinieri, il cui cantiere fu bloccato tempo fa dal Genio Civile, in quanto le strutture degli edifici non rispettavano le normative costruttive antisismiche.
In particolare nei calcoli era stato considerato un coefficiente di protezione sismica pari a 1,00, mentre occorreva adottare il coefficiente 1,4 ( molto più cautelativo) prescritto per gli edifici pubblici o comunque di rilevante interesse pubblico o strategico.
Cosa è successo ?? E’ notizia di ieri che il Ministero dei Lavori Pubblico ha emanato un decreto con il quale autorizza una deroga a tale prescrizione, consentendo quindi l’edificazione di fabbricati con minor resistenza agli eventi sismici.
I carabinieri penso che saranno grati (nei secoli) al Ministro per la sua attenzione allo loro incolumità.
MaxVinella
4. Clamoroso, denunciato per "procurato allarme" chi aveva previsto il terremoto !, 9 aprile 2009, 14:29
TERREMOTO ABRUZZO: VALUTAZIONI DI TECNICI SPECIALISTI SU VARIAZIONI DEI FLUSSI RADON NELLA PREVISIONE DEL SISMA
VITERBO (UNONOTIZIE.IT)
L’improvviso e catastrofico terremoto che ha colpito l’Abruzzo la notte tra il 5 e 6 Aprile 2009 ha aperto il dibattito sulla prevedibilità o meno dei terremoti.
In questi giorni si è parlato molto del tecnico Giampaolo Giuliani che, tramite le analisi dei flussi del gas Radon aveva “previsto” l’imminenza di un fenomeno sismico significativo.
La comunità scientifica italiana, purtroppo, non solo non ha preso in considerazione l’ipotesi di Giuliani ma ha tacciato lo stesso di incompetenza denunciandolo infine per procurato allarme.
Ma chi ha ragione?
Nonostante la nostra facilità attuale nel determinare con precisione l’epicentro e l’intensità di un terremoto già avvenuto, rimane la difficoltà di effettuare previsioni dei terremoti.
Negli ultimi 30 anni una delle tecniche più promettenti per questa previsione consiste proprio nell’individuare variazioni nelle emissioni dal sottosuolo di sostanze idro-chimiche gassose; il gas Radon è l’elemento principale di riferimento.
E’ stato dimostrato infatti da ricercatori in tutto il mondo (cominciando coi Russi dopo il disastroso terremoto di Tashkent nel 1966), che le emissioni del Radon tendono ad aumentare durante le fasi preliminari di un terremoto quando si formano microfratture nelle rocce che permettono la fuoriuscita del gas.
Tali aumenti possono durare da settimane a mesi, arrivare a picchi elevati e infine crollare fino ai livelli minimi poco prima della fatturazione meccanica della roccia stessa (il terremoto).
Tali variazioni possono essere rilevate anche a 200 Km di distanza nei casi di forte attività sismica.
A dimostrazione della validità della suddetta tecnica preventiva, paesi a forte rischio sismico quali USA (California), Cina, Giappone, Portogallo, Grecia, Germania e Russia hanno adottato da anni una metodologia di controllo sperimentale basata sull’accoppiamento sismo/luni-solare/ionosferico delle emissioni Radon.
Un esempio include lo studio, fra il 1997 e il 2000, nell’arcipelago portoghese delle Azzorre, mediante la realizzazione di una rete di 12 stazioni sincrone di rilevamento nei pressi dell’aeroporto internazionale di Lajes quando si utilizzò questo tipo di tecnologia per il monitoraggio del vicino vulcano di Pico Alto.
In seguito, visti i buoni risultati, vennero installate altre stazioni, incluso alcune qui in Italia (Umbria).
I dati iniziali ottenuti dalle emanazioni del Radon, forniti da registrazioni multiple continue, vengono ripuliti dai disturbi meteorologici, geologici e geodinamici, dagli effetti delle maree luni-solari, e dalle radiazioni cosmiche da cui sono alterati e, osservando l’andamento delle emissioni ripulite, eventuali anomalie segnalano la presenza di elementi perturbatori nel sottosuolo (l’arrivo del sisma); a questo punto dovrebbe scattare l’allarme.
Lo studio nelle Azzorre venne illustrato in anteprima al congresso internazionale sui gas rari di Cuernavaca in Messico nel Settembre del 2001, mentre una prima applicazione in Italia venne riportata nella rivista Galileo del Dicembre 2003.
Altre applicazioni sperimentali di successo sono state presentate da ricercatori internazionali ad altre sessioni di congressi sui gas rari.
Sulla base delle numerose ricerche effettuate dai vari enti scientifici dei paesi esteri, possiamo affermare che una previsione dei sismi basata sui flussi del Radon è dunque possibile purché questi vengano registrati da stazioni multiple, e ripuliti da tutte le possibili interferenze.
Bisogna comunque sempre tener conto delle differenti dimensioni spazio-temporali passando dall’ambiente geologico a quello umano!
Deborah Ripa
Andrea Mantovano
Tecnici Radon qualificati riconosciuti dalla provincia di Viterbo
1. Clamoroso, denunciato per "procurato allarme" chi aveva previsto il terremoto !, 9 aprile 2009, 17:14
Credo anch’io che il problema sia nell’ambiente umano, più che in quello geofisico !!
La scienza e la tecnologia non sono mai neutrali e non operano sempre e comunque per il bene comune.
Viene pertanto il sospetto che se si fosse già oggi vicini alla possibilità di prevedere i terremoti, si scoraggi e si disincentivi la ricerca orientata in quella direzione, per evitare la necessità di mettere in piedi complessi e costosi piani di evacuazione , bloccando l’attività economica di intere provincie e creando panico e disagio a migliaia di persone , esponendosi inoltre al rischio, in caso di previsone sbagliata, di essere chiamati a risarcire i danni e di passare per sciocchi visionari.
E’ meglio che la natura faccia il suo corso , risultando preferibile pagare il dazio di qualche centinaio di morti ed investire poi le risorse nella ricostruzione, che rappresenta sempre, per qualcuno, un sicuro e buon affare.
MaxVinella