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Cofferati vieta il piercing sul pisello. Il Pd prende forma...
Publie le giovedì 24 luglio 2008 par Open-PublishingCofferati vieta il piercing sul pisello. Il Pd prende forma...
di Franco Berardi Bifo
Dunque, non so se avete seguito l’attività legislativa di questo governo. Piccolezze. La scuola pubblica viene massacrata a colpi d’ascia. Riduzione del personale di centotrentamila unità. In compenso lo stipendio dei dipendenti pubblici verrà ridotto e chi si ammala rischia grosso.
Il presidente del Consiglio e alcuni altri pezzi da novanta sono sottratti alla legge che vale per tutti gli altri, per ritornare un po’ a Luigi XVI. Tagli alla ricerca. Tanto che ci sarà mai da ricercare. Tagli alla sanità tanto l’abbiamo già detto chi si ammala è un fannullone. Date le ben note difficoltà economiche verranno ridotti i soldi disponibili per i lavoratori della pubblica sicurezza. Ma in compenso prenderemo le impronte in difesa della razza.
Dulcis in fundo, si modificano le leggi sulla stampa in maniera tale che manchino i finanziamenti pubblici per quei giornali che ne hanno più a bisogno. Che, guarda caso, sono quelli meno entusiasti delle decisioni del governo. Naturalmente potremmo continuare. L’esercito italiano impegnato in Afghanistan verrà mandato nei posti in cui fischiano le pallottole e la patria rialza la testa. Ma insomma ci siamo capiti, la situazione è in pieno movimento.
Che fareste voi, se foste poniamo, un importante rappresentante del principale partito di opposizione, se vi trovaste per avventura a fare il sindaco di una delle poche città in cui la maggioranza non è (ancora) a destra?
Beh, ma è ovvio. Richiamereste l’attenzione su un problema fondamentale, su un pericolo incombente, sull’emergenza più emergente.
Detto fatto. Il sindaco di Bologna, Sergio Cofferati, con la sua Giunta di cervelloni hanno vietato finalmente il piercing come suol dirsi nelle parti intime. Già noto per aver vietato di bere alcolici da asporto dopo le ore ventidue, per aver stabilito che sedersi in terra in una piazza deserta costituisce una violazione intollerabile della legge, dopo aver perseguito i lavatori di vetro, ecco che il sindaco di Bologna ha deciso di farsi notare ancora una volta toccandoci nel punto più sensibile. Vietato il piercing nelle parti intime.
La giunta comunale ha varato il nuovo regolamento per le attività di estetista acconciatore, tatuatore e artigiani del piercing.
I minorenni potranno sforacchiarsi moderatamente solo se avranno il permesso dei genitori, ma per nessuno, a nessuna età, sarà concesso sforacchiarsi nelle parti intime.
Commuove l’affettuosa attenzione con cui quell’uomo burbero si preoccupa per l’integrità delle parti molli.
Intenerisce l’idea che il signor sindaco ci impedisca di infierire «su parti anatomiche la cui funzionalità potrebbe essere compromessa».
Forse la linea del partito democratico comincia a prendere forma.