Home > Commenti alle europee 2009
Pdl al 35%.
A marzo B diceva: “Santo si’, ma non subito”. Intanto ha lavorato ma non proprio per una assunzione in paradiso. Malgrado le evidenze da corrotto e puttaniere che lo hanno messo all’indice in tutto il mondo e una ridda di candidati pregiudicati e infamati che ci svergogneranno in UE, i fedelissimi e gli ipnotizzati hanno tenuto piu’ di quanto era lecito aspettarsi, ma i risultati penalizzano in modo davvero duro B, che e’ furente, anche se i suoi media parlano di “tenuta”. In realta’ vede benissimo che e’ iniziato il suo sgretolamento, per cui ora: o adesso vincono i SI’ referendari o si apre una china che non si sa dove possa arrivare.
Intanto la beatificazione e’ rimandata. I dati non sono quelli che giurava in tv e facevano delirare i suoi cloni. Non c’e’ il 75% dei consensi che sbandierava in giro. Non c’e’ nemmeno il 65% in cui tutto il Pdl sperava. Si ferma a un piu’ modesto 35%, (dalla vittoria di un anno fa perde due punti e mezzo), un 35% ottenuto anche inglobando Fini, dunque personalmente B prende meno, e, se poi calcoliamo che l’affluenza e’ del 67%, si ha 35x67 = 23% degli elettori. Il che vuol dire che ogni 10 elettori, togliendo uno che voterebbe Fini, e’ con lui un solo italiano e mezzo. Il che non fa proprio tutto il paese, anzi… Il margine per batterlo ci sarebbe dunque eccome, sempre che gli oppositori non perseguano il perverso intento di chiedere un SI’ al referendum che vieterebbe le coalizioni e anzi si diano da fare per fare subito delle coalizioni intelligenti, lasciando perdere la delirante scelta di fare ognun da se’ (quella che ha gia’ ammazzato i tre della sx radicale e Pannella).
Ormai il seme della sconfitta delle sx e’ la divisione, e i dati lo dimostrano, il che pero’ non entra nelle teste di zucca dei suoi leader e, finche’ sara’ cosi’, c’e’ poco da sperare…
Che gli altri 8 voti italiani si siano dispersi malamente e non coalizzati in forma intelligente contro B e’ frutto di scelte scellerate di partiti isolazionisti.
Lega al 10,6%
La Lega e’ stata coerente al mandato e ha raccolto i suoi frutti e ora, forte del suo 10.6%, puo’ lanciare inviti al centro e a sx.
Uguali segnali lancia Casini a Di Pietro, mentre Franceschini prosegue nei suoi intenti isolazionisti e perdenti e i magnifici 3 della sx vanno a fare i magnifici fuori dalle istituzioni.
Che il Pd paghi per non aver fatto sufficiente opposizione dovrebbe essere chiaro almeno da anni e dunque il suo rifiuto a Di Pietro si dimostra ancor piu’ fatale. Che le coalizioni dovrebbero essere ricercate piu’ che mai sono gli italiani a dirlo, anche premiando quel Di Pietro che Franceschini continua a respingere sulla scia del fallimentare Veltroni e lo dice la sconfitta prevista, annunciata e ora conseguita da quella sx radicale che testardamente insiste sulla strada delle divisioni e a cui non basta evidentemente, di sparire anche dalla scena europea, ma e’ proprio vero che la sconfitta fa parte del DNA.
Quanto valgano i sondaggi lo abbiamo visto tutti, il famoso 75% e poi 65 e poi 40 si sono sgretolati come neve al sole. Ora marca la “tenuta”, ma dentro sa benissimo che la sua sconfitta e’ iniziata. Nella Lega la maretta e’ forte, non ha digerito Galan e non digerisce la Moratti, teme il Si’ referendario che la spazzerebbe via, non si fida di Lombardo, vede la crisi anche sui suoi territori, vede avanzare la mafia a nord e sull’Expo, vede svuotare di valore economico e politico gli enti locali. Nemmeno la Lega e’ scema e il pacchetto sicurezza e’ un boccone troppo scarso perche’ possa contentarla e puo’ essere vanificato nelle parti xenofobe proprio dall’Europa.
Il Cavaliere e’ furente: non si e’ vista la sua “vittoria assoluta”. Il popolo non lo ha dichiarato “santo subito”. Ghedini andrebbe licenziato. Il complotto democomunista contro di lui ordito da un mandante oscuro che si aggira in Europa non e’ risultato piu’ che una fandonia, come il Murdock che gli metteva contro il mondo per una tassa in piu’. La “purezza” decantata da Bondi e la “sacralita’” che Libero attribuiva alla sua villa, unite alla sua santissima privacy si sono rivelate boomerang dolorosi. Gli italiani, che non hanno battuto ciglio di fronte ai suoi furti al fisco, ai 63 paradisi fiscali, alle sue corruzioni di giudici e testimoni, ai suoi rapporti con la mafia, alla sua inettitudine nella crisi del paese, alla distruzione della Costituzione, alle battute cretine su crociere e campeggi, al tentativo di instaurare un monopartitismo assoluto, non hanno retto alle foto di El Pais e alle bugie su Noemi. Noemi gli ha nuociuto. Veronica gli ha nuociuto. Le foto col pisello di fuori sono state peggio della morte.
La vittoria rende innocenti, diceva don Gianni Baget Bozzo.
La sconfitta e’ una madre che fa molti figli, diciamo noi. E B sa benissimo che molti dei suoi sostegni (leggi mafia, malaffare, malcostume..) si reggono solo sul suo successo e sono pronti a scegliere un altro cavallo se questo dovesse arrancare.
E poi molti dei suoi sono recalcitranti a obbedire agli ordini dall’alto, vedi Lombardo, e anche i fedelissimo La Russa, Fini.. con un Casini sempre meno pronto a fare il figliol prodigo.
Se questo voto doveva essere “il giudizio di Dio”, si vede che Dio e’ soprappensiero o vede tutto benissimo.
Come dice il detto: “Puoi ingannare tutti per un po’ di tempo, se ti metti d’impegno puoi ingannare qualcuno per sempre, ma non puoi ingannare tutti per sempre.”
A Porta a Porta il maramaldo faceva annusare le mani a Vespa dicendo: “Ecco, e’ odore di santita’ “. Mai battuta fu piu’ infelice e non c’e’ italiano che ormai non pensi a odori diversi.
Insomma se oggi dicesse ancora che cammina sulle acque, non c’e’ ragazzino che non penserebbe alla piscina di Villa Certosa piene di femmine nude con immagini di lui nudo e arrapato alquanto sconce e scurrili.
Non siamo un popolo di tronisti e veline e men che mai di troie e puttani. Per quanti sforzi il Cavaliere sozzone abbia fatto per ridurci a un Grande Bordello, restiamo un paese di famiglie per bene, di persone serie e morigerate, un paese, non bacchettone forse, ma con un’idea della moralita’ sessuale all’antica, della condotta comune, dalla dignita’ personale e soprattutto della famiglia(legale o di fatto, non e’ questo il punto) alquanto diversa dai vizi e abusi dell’imperatore.
E puo’ essere che la Chiesa, ipocritamente, si sia astenuta per calcolo politico dal fustigare B, ma la coscienza di ogni persona per bene non puo’ essere rimasta che schifata dall’arroganza con cui B ricopre i suoi vizi e dalle sconcezze con cui pretende di imbonirci, dalle foto di Veronica a seno nudo, dalle accuse della Santanche’ di avere subito un amante, financo dalle difese che i figli di B hanno fatto del padre sotto istigazione di Ghedini, o dalle ridicole pagliacciate di Bondi, di Vespa. Ormai la versione suina di B e’ tale da offendere chiunque, perche’ il troppo e’ troppo e c’e’ un grande bisogno di serieta’ anche nell’immagine di questo paese, che ormai soffre da troppo tempo il discredito del mondo.
Io voglio credere che in questa china di B abbia contribuito la maggioranza delle donne, perche’ nessun leader, nemmeno Ahmadinejad, ha fatto tanto male all’immagine delle donne come questo despota maschilista e osceno.
Come dice Filippo Ceccarelli: “Ville da mostrare e da comprare in continuazione, lazzi e frizzi in patria e all’estero, elicotteri che trascinano sagome di Superman con il volto del Cavaliere, targhe per mamma Rosa, tinture di capelli suggerite a Mubarak, Apicella a Sanremo, statue romane a Palazzo Chigi, trasferte del Bagaglino "di tasca mia", cammelli in dono da parte di Gheddafi” chissa’ dove finira’ tutto questo ciarpame lurido del vecchio guitto arrogante e mistificatore?
Se il monopartitismo a cui stiamo sfociando deve essere questo, mentre il paese muore, ultimo in Europa, totalmente dimenticato dal sultano in foia, mentre disoccupati e pensionati stringono al cinta, altre migliaia di precari stanno per perdere il lavoro, i leghisti pensano solo a criminalizzare i migranti e le imprese vano a ramengo, se e’ a questo che il Si’ referendario di Franceschini tende; un paese non piu’ democratico, non piu’ repubblicano, con le istituzioni svuotate e la Costituzione a pezzi, in mano a un satrapo folle e sciagurato.. allora si vede che questo e’ il destino che all’Italia si prospetta.
Come disse Nostradamus 500 anni fa in una sua quartina: “I rossi governeranno per 5 anni l’Italia poi una dittatura si formera’ nel Mediterraneo”. E avrei preferito che quella dittatura fosse stata quella di Gheddafi ma non la nostra.
Dio acceca coloro che vuol perdere. E, se l’opposizione a una satrapia deve essere il SI’ di Franceschini al referendum, una mozione di sfiducia che non raccoglie 63 firme tra mille parlamentari, sindacati perpetuamente divisi e una sx radicale che e’ fiera delle divisioni che la stanno annientando e per 2 volte ha distrutto il suo proprio governo, assieme a un italiano su 10 che ancora in questo sconquasso insiste a votare B, ebbene allora gli accecati sono molti in Italia ed e’ a loro che chiederemo conto della rovina di tutti.
Ma quali elezioni europee?
Sarebbe una stortura chiamare europee queste elezioni che di europeo non hanno avuto niente e si sono rivelate solo una verifica dei governi nazionali.
Se l’Europa vuole esistere come realta’ univoca a autonoma, e’ necessario che faccia delle variazioni sostanziali.
Prima di tutto e’ assurdo chiedere un voto per un parlamento europeo che avra’ solo una funzione consultiva, essendo il potere di fare le leggi ripartito tra un consiglio che non eleggiamo, una banca europea pressoche’ totalitaria, e delle commissioni europee i cui membri ci sfuggono e che legiferano subornando le leggi nazionali per aumentare i ricavi delle banche o delle multinazionali, indifferenti alle sorti dei popoli.
Stando cosi’ le cose, e’ ovvio che gli elettori europei avrebbero dovuto snobbare queste elezioni ancora di piu’.
In 2° luogo non puo’ essere amata una Comunita’ Europea che intende rimettere la pena di morte contro i popoli che insorgano contro governi iniqui, che vuole annientare lo stato sociale e i diritti dei lavoratori, che intende perseguire gli interessi di un sistema bancario dissoluto o di multinazionali che minacciano di privatizzare ben fondamentali come l’acqua o servizi fondamentali come la scuola o i trasporti, che reintroducono gli OGM o porcherie simili e addirittura si inchinano al mercato americano o cinese e parlano di futuri eserciti obbligatori per future guerre per conquistare futuri mercati.
E’ chiaro che questo modello di Europa non e’ affatto attraente per chi vota, e incrudelisce, senza averlo mai corretto, quel sistema neoliberista che e’ responsabile della rovina del mondo.
Dal punto di vista formale, andare a votare per un parlamento europeo votando le sigle dei partiti nazionali e’ aberrante e senza senso. L’Europa dovrebbe presentare se stessa ogni giorno nei tg nazionali, obbligatoriamente, e presentare i propri partiti del proprio parlamento, ognuno col suo programma, coi suoi successi e errori, e i casini nazionali dovrebbero stare da parte con tutti i loro risvolti spregevoli, per dare spazio ai rappresentanti europei con i loro propri programmi. Invece questi programmi noi non li sappiamo. Abbiamo votato pro o contro Noemi. E questo e’ aberrante.
Che B esca da queste elezioni ammaccato e smaccato e’ indubitabile. La campagna elettorale di B e’ stata insopportabile e indegna di un paese civile, tutta giocata da imputato, rifiutando le accuse delle maialate che ha fatto e di cui tutti hanno avuto le prove, una campagna elettorale tutta accanitamente incentrata sulla sua difesa privata, come se l’intero dibattito politico, l’intero problema italiano, dovesse essere il processo in diretta ai vizi di B, i suoi lunghissimi sproloqui in tv carichi di fandonie e di contraddizioni, senza contraddittorio, senza pudore e dignita’, attaccando in modo inqualificabile tutta la stampa europea, senza alcun riferimento all’economia e ai bisogni del paese, un discorso politico che si muove ormai solo totalmente sui suoi fattacci privati, un paese ridotto al gossip di un individuo che ha esasperato la personalizzazione della politica italiana ben oltre i limiti del sopportabile riducendo tutto il paese a se stesso e costringendolo solo a occuparsi di se stesso. E che addirittura riduce la stampa mondiale a inseguirlo sulle rivelazioni delle sue magagne impresentabili, quando il mondo avrebbe ben altro di cui occuparsi che guardare quanta gente nuda attornia B o quante minorenni egli prostituisca. Tutto questo e’ diventato intollerabile ed esce dagli occhi.
Cresce la voglia di avere al vertice persone piu’ serie, di troncare immediatamente la grande porcata che e’ diventata lo stato, lo squallore in cui sono cadute le istituzioni, cresce la voglia di farla finita con questo spettacolo miserevole come nemmeno i paesi peggiori del mondo hanno mai presentato. Era gia’ abbastanza miserevole che media e politici italiani costituissero la corte di un sultano, che addirittura tutto il paese debba ridursi ai soli vizi del sultano e al suo bordello non lo possiamo tollerare piu’ a lungo.
B non ha perso solo 7 punti ma ha perso l’immagine, diventa sempre piu’ laido e impresentabile, e per i danni alla sua immagine morale non ci sono rifacimenti estetici che possa tentare. Potra’ ancora rappresentare interessi sporchi o affari criminali, sacche clientelari e gruppi settari e golpisti, ma rappresenta sempre meno cittadini degni e onesti, rispettosi delle leggi e ancora portatori di valori famigliari o individuali o lavoratori onesti e seri che tengono al loro lavoro e devono mantenere una famiglia. Ormai nel paese non si ride piu’ di lui, ci si vergogna. B non governa il paese, lo piega ai suoi vizi, ed e’ ora di dire basta, perche’ nessuno ha il diritto di fare questo.
E tanto meno B puo’ rappresentare chi nel paese sta economicamente sempre piu’ male.
Ci sono cose che la gente comune capisce poco; l’analfabetismo degli italiani e’ talmente alto che possono sfuggir loro i pericoli costituzionali e democratici, e figuriamoci quelli economici e finanziari. Il linguaggio economico e’ talmente astruso che solo pochi addetti lo intendono. Ma le donnine nude dell’harem di B, le sue sfacciate bugie, i suoi immensi sprechi in vizi quando troppi nel paese soffrono limitazioni salariali e perdita di lavoro, quelli li capisce anche un analfabeta e suonano come un insulto al resto dell’Italia che non vive di harem e minorenni, di coca e donne nude, e che non sopporta piu’ questo andazzo da imperatore dissoluto quando il paese soffre e sta male.
Se io sto male, non mi puoi venire a esibire i tuoi vizi, lo prendo come un insulto, tu mi insulti. Tu non fai nulla per la mia miseria crescente e mi sbandieri i tuoi vizi? Questo non e’ sopportabile.
E che i cloni di B mi vengano a dire che tutte le donne italiane non pensino ad altro che diventare le puttane di B e che tutti gli italiani non abbiano come scopo nella vita gli scopi di B, non sono e’ un falso ma e’ un insulto alla Nazione italiana.
Teniamo conto che, se salta il referendum, il potere di B diventa molto precario. Arrivati a questo punto, solo un SI’ al referendum potrebbe dargli il potere assoluto. Se questo SI’ manca o se manca il quorum, i giochi si possono tutti rifare da capo.
Certo il rischio permanente e’ che persistano le tentazioni di bipartitismo nell’opposizione. Di Pietro ha capito il rischio che corre il paese, ha cambiato idea e chiede di votare No o di non votare affatto, ma le tentazioni dalemiane di un potere assoluto continuano a resistere come un baco velenoso nel cuore del Pd, convertendo anche Bersani e Franceschini e questo e’ il maggiore pericolo per la democrazia italiana. Non si avvedono, i miserevoli, che eliminare le coalizioni renderebbe B padrone assoluto dell’Italia, anche se continuasse la discesa elettorale, non essendoci altro partito che potrebbe superarlo singolarmente. Tutti giurano che con la Lega che andra’ al mare, il referendum e’ gia’ morto, ma ci inquietano le posizioni del Pd. Ma vi ricordate che Franceschini aveva intenzione di appoggiare B su una repubblica non piu’ parlamentare ma presidenziale, con un presidente forte “a diretta elezione popolare”? Ma si puo’ concepire un oltraggio piu’ grande al sistema democratico?
Se le coalizioni restano, sia pure con lo schifo di questo porcellum, e se i vertici dell’opposizione si decidono a capire che il bipartitismo e’ morto, che si deve tornare al proporzionale e che solo le coalizioni possono fare futuro (ma quanti se!) ancora ci puo’ essere salvezza e B puo’ essere fatto fuori.
Basta con i solipsismi e le megalomanie della sx, soprattutto quando mancano i numeri e manca il controllo (ormai perduto) dei media! Ora bisogna ripartire dalle alleanze! Bisogna riformare le coalizioni e i patti tra coalizioni. Se B becca il solo voto secco di un italiano su 10 e gli altri 9 si possono associare, associarsi e’ l’unica via per batterlo.
Basta con la sx che va per suo conto o con la sx radicale divisa in 3 o in 4! Queste strategie sono cosi’ fallimentari che chi le ha escogitato dovrebbe solo aprire gli occhi per vedere la propria follia. Non si puo’ continuare in modo mitomane a tenere gli occhi chiusi sul responso elettorale e fingere che la realta’ sia diversa.
Se solo i leader dell’opposizione perdessero questa tendenza suicida ad andare da soli e a frantumarsi in parti sempre piu’ piccole per compiacere l’ego personale di taluni!
Se la smettessero di stare attaccati a un bipartitismo che non solo in Italia non e’ applicabile ma addirittura nella porcata di Calderoli e nelle intenzioni di B e’ gia’ defunto!
B e’ riuscito ad inghiottire Fini annullando tutti i valori e le radici che il suo partito rappresentava, ha costretto i suoi ministri a fargli da manutengoli o da diffamatori della moglie, ha persino abbassato i suoi rappresentanti a onorare la resistenza e a rinnegare la propria storia. In un momento in cui in Europa la dx alza la testa, la dx italiana non esiste.
Ma non gli riuscira’ di fare la stessa operazione di annientamento sulla Lega, alleato scomodo e infido, che lo ha gia’ abbandonato una volta, le cui leggi sono invise alla Chiesa e all’Europa e i cui intenti localistici fanno a pugni con l’intento di B di accentrare tutto il potere solo su se stesso.
Ricordiamo ancora una cosa: quando si muove il Financial Times non si muove un giornaletto di gossip qualunque tipo der Spiegel o Chi, dietro c’e’ il Gotha della finanza internazionale e solo il cafoncello ignorante puo’ credere che ci sia una ripicca del padrone di sky o un complotto comunista. Dietro c’e’ il grande mondo conservatore dell’impresa e della finanzia europea. E se quel mondo dice che B e’ bocciato, vuol dire che B e’ finito.
masadaweb.org
Messaggi
1. Commenti alle europee 2009, 9 giugno 2009, 03:55, di nando
E tu pensi che se berlusconi va via nella politica italiana s i risolvono tutti i probemi in italia. e multinazionali il potere finanziario ed economico il potere della Chiesa ecc...!!! Come la mettiamo specie in questa società ipercapitalista!!!Quindi non risolveremo niente con i vari Di Pietro e compagnia bella. Comunque le tematiche che hai affrontato sono giustissime.
2. Commenti alle europee 2009, 9 giugno 2009, 04:10, di nando
E tu pensi che se berlusconi va via nella politica italiana s i risolvono tutti i probemi in italia. e multinazionali il potere finanziario ed economico il potere della Chiesa ecc...!!! Come la mettiamo specie in questa società ipercapitalista!!!Quindi non risolveremo niente con i vari Di Pietro e compagnia bella. Comunque le tematiche che hai affrontato sono giustissime.
3. Commenti alle europee 2009, 9 giugno 2009, 11:40
Cara Viviana, è vero che la leaderschip personale del Berluska sta entrando in crisi, quello che invece si sta sempre più affermando è il suo modello di società ed il suo sistema di valori !!
Il Berluskonismo continuerà purtroppo a progredire anche senza di lui perchè ha ormai messo radici talmente profonde nella società italiana e nel suo immaginario collettivo, che occorrerebbe una vera e propria rivoluzione culturale prima che politica per poterlo sradicare e superare !!
Neppure il fascismo , con tutti suoi riti e miti, riuscì a cosi profondamente penetrare nella coscienza degli italiani, la maggior parte dei quali accettarono infatti il fascismo più per opportunismo e solo nei suoi aspetti più superficiali e di facciata , ma in realtà non ci credevano affatto e se non diventarono dei veri e propri antifascisti, erano però a-fascisti !!
Il Berluskonismo non usa i modi rozzi e primitivi del fascismo per acquisire consenso, ma usa sistemi e metodi molto più subdoli e raffinati da cui è molto più difficile difendersi perche operano al livello più profondo dell’inconscio : ti ritrovi a votare per il Berluska e non sai perchè e se realmente ti giova !!!
MaxVinella