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Sondaggi di B sbandierati con una vittoria al 45%
E invece è al 35
2.800.000 i voti persi e il consenso al minimo storico. Battuto persino da Mastella a Benevento e dalla Serracchiani a Udine
Sondaggi di B che danno il Pd al 20%
E invece è al 26
4 milioni di voti persi, come non ne avesse persi abbastanza. Se fosse una bagnarola rotta sarebbe già in discarica. Regge grazie allo zoccolo duro, sempre più gramo. Ma regge a che? Ad altri errori? A proseguire quelli vecchi? A insistere con una casta dirigente da cimitero? A presentare altri D’Alema, Violante, Bassolino, Loiero, Petruccioli, Napolitano?
Franceschini annunciava le dimissioni se il Pd perdeva ancora. Ora dice che il Pd ha tenuto (?!). Si vede che la matematica è uno scherzetto
Sembra ieri che il Pdl era al 36 e il Pd al 34.
Con la strategia della non opposizione e del ’volemose bene’ e ’per carità non parliamon di B’ e ’mozione di sfiducia guai mai’ sono scesi al 26. Complimenti vivissimi! La fine strategia dalemiana continua a colpire. Bravo Veltroni e bravi Franceschini! Avanti cosi’ fino alla scomparsa totale. La sx radicale insegna. Vendola giura che la sua stratagie va bene e che la porterà avanti. Fino al cimitero? Il Pd ride (ma che c’ha da ridere’). Perde 4 milioni di voti e nessuno si chiede perché. Non fa nemmeno una bella dichiarazione che ha cambiato idea sul suicida SI’ al referendum o che inizierà una bella politica di alleanze perché correre da solo a questo punto neanche Tafazzi. Magari,anzi, Franceschini tirerà fuori il suo asso nella manica: un bel sultanato presidenziale a diretta votazione popolare (e perché non televisiva?). Eleggiamo tutti il sultano e il suo harem di veline!
Il masochismo è una malattia che spinta all’estremo porta alla morte del paziente. E si sta parlando di un paziente psichiatrico. Uno che non ascolta né dottori né parenti ma che si porta alla rovina l’intera famiglia se non lo fa interdire prima. E qui da interdire c’è tutta la casta dirigente del Pd.
Intanto il menzognero B che piu’ impostore non si puo’, dopo aver mentito su se stesso, la sua vita privata, sua moglie, le troiette nude delle sue ville, Noemi e varie minorenni, le sue aziende, i suoi guadagni, i suoi paradisi fiscali, i giudici, i testimoni, i suoi rapporti con la mafia, Mangano, il servizio alla P2, i precari, gli ammortizzatori, le misure anticrisi, i terremotati abruzzesi, i conti di Stato, i sondaggi, Gheddafi, Bush e Putin, il bollo, le tasse, la guerra e ogni cosa che striscia, vola o fotte...fa una cena con Bossi che gli dice chiaramente: “Guarda, pirlotto, se cerchi di farmi il mazzo e di scippare lo Stato col referendum per darmi un calcione nei fondelli e regnare indisturbato da solo, ti sbagli, io ti rompo tutte le uova nel paniere. Intanto non ti faccio passare quel veto alle intercettazioni che ti preme tanto e che farebbe conoscere all’opinione pubblica che gran farabutto che sei e in quanti reati sei immischiato fino al collo (droga, stragi, mafia, figa e ogni nefandezza), ti preparo una bella crisi che te la sogni la notte, ti faccio mancare l’appoggio a quei ballottaggi da sindaco che ti premono tanto e infine te le puoi sognare le regionali e il 35%!”
B che, a differenza dei leader del Pd, scemo non e’, ha calato prontamente le brache: “Contrordine camerati, il referendum e’ una sciocchezzuola, il Pdl non fara’ pressioni, tutti al mare!”. Insomma, salvo 15 comuni e 32 province, il referendum e’ sfottuto. Le braghe sono braghe e ognuno salva quelle che puo’. La Lega stara’ a casa. Gli italiani che sono gia’ stati a casa per meta’, col cavolo che rinunceranno alla gita estiva per un referendum che nemmeno hanno capito cos’e’. Alle province se non si vota e’ meglio visto che dovrebbero essere abolite, risparmiando 16 miliardi. Restano 15 Comuni, troppo poco per fare un quorum, che in molti posti e’ mancato adesso.
E poi Segni sta antipatico e se invece di fare referendum per aumentare la democrazia ne fa a libro spese dei partiti ha proprio rotto. Il quorum manchera’. A Segni e Guzzetta bastera’ prendere i 30 denari. In fondo vivono di quelli. E la prossima volta ci riproveranno col despota di turno. In fondo e’ fisiologico che non protestino nemmeno tanto. A potente che paga baciamo le mani.
Il grottesco e’ che i truci e idioti cloni di B sono capaci di difenderlo a spada tratta anche dopo queste figure cacine e menzogne a ripetizione. E il meglio e’, avendo come capo un tale soggetto che mente come respira e che si contraddice a fine discorso su quello che ha detto all’inizio, vanno in giro ad attaccare i suoi avversari dando loro del bugiardo (ma stanno bene attenti a entrare in dettaglio) e straparlano di calunnie, diffamazioni, gossip e balle varie, con alle spalle il Gran Maestro della calunnia, diffamazione, gossip e balle varie che e’ sempre campato su media menzogneri, che ha inventato persino commissioni di falsi per colpire con falsita’ gli avversari, che non ha esitato a usare calunnie, menzogne e diffamazioni anche contro sua moglie e che lo farebbe anche contro i suoi figli, sangue del suo sangue, se non stessero docili alla greppia.
Ma i cloni del piu’ grande mentitore d’Italia danno di bugiardo agli altri, a chi queste menzogne le disvela!
Tra tutte non ultima ma bellissima nella sua rappresentatività quella sui precari:
“Non c’è nessuno che perdendo il lavoro si trova senza lo Stato, visto che “anche i precari e i co.co.pro hanno accesso agli ammortizzatori sociali. I precari avranno lo stesso l’80% del loro stipendio”.
Peccato che gli ammortizzatori sociali ai precari non esistano proprio. Ma lui non recede. Lo sconfessa platealmente il Governatore di Bankitalia Draghi dicendo che 1.600.000 persone sono scoperte e dallo Stato non ricevono nulla ma B dà del bugiardo anche a lui e insiste. Persino Sacconi deve confessare che Draghi dice il vero. Draghi rifà i conti, categoria per categoria, e dà la cifra spuntata: un milione e 624.000 persone stanno a zero. Ma B non deflette. E forse che il suo successo non si deve a tutti quei cretini che prendono le sue bugie per oro colato e danno di bugiardo agli altri? E adesso, a fine anno, ci saranno altri 2 milioni di precari della PA che resteranno senza lavoro. Con cosa li facciamo campare? Con le bugie di Berlusconi?
Chissà come si mangia le mani, Fini, vedendo la Destra avanzare in tutta Europa mentre lui ha deciso di sciogliere la sua nell’acido della monocrazia di Berlusconi! E’ diventato il signor nessuno malgrado l’alta carica dello Stato, costretto ogni tanto a dire qualche battutina contro corrente tanto per far vedere che esiste, “dissento dunque sono”, e non invitato alle cene con Bossi da cui escono sterzate violente di B, mentre a lui non ha lasciato nemmeno la merenda o la corsetta nel prato in mutande da footing.
Ha svenduto tutto il suo partito, è stato costretto a mettere il suo nome accanto a quello dell’odiatissimo Bossi in una legge sulla droga che è la barzelletta pubblica dinanzi a un parlamento coi baffi di coca. Ha buttato nel cesso tutti i suoi cavalli di battaglia, la difesa della polizia (falcidiata dai tagli), dei magistrati (attaccati persino da Napolitano!), del Sud (via i fondi del Fas), l’accentramento a Roma (il federalismo), il ciarpame mussoliniano (il ciarpame leghista), ha dovuto persino associarsi alla retorica ebraica e a quella sulla resistenza... e tutti questi sacrifici per essere lui il delfino di un potentaccio ultrasettantenne reduce da cancro che prima o poi tirerà le cuoia. Fare il delfino è il kahrma di Fini, non sa fare altro, gli è riuscito una volta, pensa gli riuscirà una 2a. Non pensa, il povero illuso, che B ha buggerato anche lui, assorbendo il suo partito pagando poco pegno e, domani, quando finalmente il despota avrò il giusto riposo, è alquanto indubitabile che Fini erediti qualcosa. Ci sono ben altri squali in giro. E in quel momento non esistera’ sotto Fini nemmeno un partito di destra degno di questo nome. Ora Fini è rimasto solo a dire che voterà Si’ al referendum. Per quel che serve.
La Russa aveva giurato che se il Pdl non prendeva almeno il 41% si tagliava la barba.
E ora cosa si taglia? (Crozza)
Il berlusconismo ha rivelato il suo limite, non riesce a diventare un partito plebiscitario basato solo su B, anzi B comincia a nuocergli. Il Pd non ha strategia di sx, la sx radicale è fallimentare. L’astensionismo è stato alto ma in Italia non si votava per l’UE, bensì pro o contro B, e l’Italia è sempre stato il paese dal voto maggiore, per cui qui gli astenuti mandano un preciso messaggio contro i partiti. Intanto non è vero che i voti persi dal Pd siano migrati al Pdl o viceversa, sono andati a partiti piccoli: Lega, IdV e Udc (quasi 7 milioni di voti!) e questo gioca a favore delle coalizioni, altro che referendum bipartitico! Il massimo delle preferenze l’hanno preso volti nuovi e persone pulite, altro che maneggioni di stato, vecchi marpioni e nuovi collusi! Basta con questi vertici impresentabili!
Il sistema alle europee era proporzionale e non godeva degli enormi premi di maggioranza voluti dal premio del porcellum per cui B risulta ridimensionato e non è portatore affatto dalla maggioranza degli italiani ma ne conserva 1 su 3. Il che vuol dire che non ne prende 2 su 3 e, se la matematica non è un’opinione, questo vuol dire rappresentare una minoranza. Basta col porcellum! E’ uno schifo che nessun democratico può apprezzare. Il maggioritario è stato il più grande hara kiri della sx, un atto di vera idiozia. Torniamo al proporzionale!
Il bipartitismo è fallito, e il monopartitismo di B è un’anticamera pericolosa diretta alla dittatura. Tutta la strategia di D’Alema ci ha portati a un passo da una dittatura.
Figuriamoci se Franceschini e D’Alema possono ancora insistere con la vellità folle del presidenzialismo forte! Ne abbiamo piene le tasche di un presidente forte, impunito, spregiudicato e pregiudicato, che usa lo Stato come il suo scendiletto e le leggi come accessori personali e mette al governo parenti o amanti, mafiosi o pornostar! Vogliamo un bel ritorno alla democrazia rappresentativa e proporzionale, al rispetto della sovranità popolare, alle preferenze elettorali, al rispetto dell’opinione pubblica e a un aumento degli istituti di democrazia diretta, al pluralismo democratico e alle coalizioni, al rispetto della divisione dei poteri, all’uguaglianza di tutti sotto la legge, alla punizione dei rei e soprattutto vogliamo il rispetto e la realizzazione, non lo smantellamento, della Costituzione e non vogliamo assolutamente un potere monocentrico forte, sia che lo presenti la dx o la sx, perché su questo punto sono traditrici entrambe della democrazia e della repubblica. Vogliamo anche che quegli organi di controllo che B ha svuotato dei loro poteri, tornino nell’integrità di veto e controllo sancita dalla Costituzione.
La sovranità popolare deve tornare ad essere rispettata, i diritti dei cittadini e della persona devono tornare a essere prevalenti, lo statuto dei lavoratori deve tornare a essere legge dello Stato e i beni e servizi fondamentali devono uscire dal mercato e garantire al cittadino un minimo di equità, sia in Italia che in Europa, o facciamo un ribaltone indietro sul piano della civiltà.
I fatti hanno provato che tutta la costruzione velleitaria di D’Alema è un emerito fallimento: la distruzione della Costituzione, il precariato, la guerra, il peggioramento dello stato sociale, le garanzie e i diritti calpestati, lo sfacelo fiscale, il presidenzialismo forte, gli abusi e le impunità della casta, il clientelismo e la lottizzazione portati agli estremi dell’impudenza.
Basta con gli abusi sul sistema bancario e finanziario, coi tradimenti dei valori democratici e con gli inciuci con neofascismo e confessionalismo! Basta con concessioni al Vaticano e apertura e forme repellenti di xenofobia, misoginia, omofobia e nazismo, e basta anche con i personalismi e i culti del leader portati a conseguenze vergognose! Basta con gli zoccoli duri quando infangano il paese! Basta con i divisionismi esasperati fino al coriandolo per far prevalere solo le minuzie di se stessi… qui la sx non solo non c’è ma sono stati proprio i suoi vertici ad assassinarla.
Se la Lega e B non ci avessero imposto il porcellum che falsa tutti i dati elettorali e costituisce un broglio ‘in lege’ dando poteri sporporzionati a chi vince anche di poco, avremmo la vera fotografia di un paese dove le due coalizioni avverse non sono molto lontane e dove le alleanze si possono giocare senza ammazzare 2/3 dell’elettorato
Poiché B impara rapidamente le cattive lezioni e ci mette del suo, e B ha imparato le cattive lezioni di antidemocrazia prima da D’Alema e poi da Bossi, girando sempre tutto a suo vantaggio, dopo il vergognoso porcellum, il SI’ al referendum è stato subito l’arma con cui il siste,ma perverso della Lega si sarebbe ritorto contro la Lega stessa, ma ora il mancato sfondamento plebiscitario di B è venuto a mancare, mentre la Lega è cresciuta e il giochino dell’ “ammazzo tutti per vincere solo io” stenta Ma l’armadio di scheletri di B è pieno da scoppiare e il veto alle intercettazioni imposto alla fiducia non salverà il reo da future scoperte imbarazzanti che, mozzate sui media italiani, correranno tuttavia sulla stampa internazionale e sul web sputtanandolo sempre di più. Di qui la corsa al blocco delle intercettazioni da imporre con urgenza, per non essere sommerso da altra fanghiglia sporca. Che poi i suoi cloni ci vogliano far credere che più misfatti saltano fuori, più ciò
Il reo si impantana da sé. Il male non è far sapere i suoi reati, ma averli commessi.
Sbagliano i cloni di B a esaltare una vittoria, è una vittoria di Pirro che rivela che la corda è tesa e molti giochetti non riusciranno.
Intanto ci sono stati parecchi errori: le bugie a ripetizione, il discredito mondiale, l’abbandono dei precari e dei terremotati, lo svilimento del parlamento, gli abusi della casta in aumento, la fretta di far votare alla fiducia tante leggi ad personam, il caso de Magistris e il caso Mills, l’insulto all’uguaglianza democratica e alla giustizia del Lodo Alfano, la presunzione di imporre una morale sessuale da satrapia che ha offeso i cattolici e gli onesti, sprechi da dissoluto sbandierati sulla miseria di troppi, le bugie sugli ammortizzatori sociali che nessuno ha mai visto, la ridicolata della social card, un ministro fuori controllo, Brunetta, in piena megalomania che offende statali e poliziotti, Sacconi che stroppia pieno di surroganza e supponenza, Malpensa e Alitalia e ora l’abbandono di Fiat, la pagliacciata dei rifiuti del Sud, la porcata delle candidature delle bellone, quella compagine ministeriale squallida, le maldicenze sulla moglie, la sfida a Bankitalia, le insufficienze di Tremonti sulla crisi, i tagli ai fondi per il Sud… persino la sua difesa attribuita a persone del calibro dell’odioso Ghedini, lo sciocco Gasparri, la lagnosa e maleducata Brambilla o l’incredibile Bondi
Megalomania, bugie, oscenità, culto parossistico di se stesso, stramberie, atti di bieca ignoranza e opportunismo, frasi a effetto ma idiote (come quell’appellativo di sporca città africana con cui ha bollato Milano) o il modo stesso con cui B e i suoi hanno insultato le donne italiane mettendole a pari delle sue giumente, il modo stesso con cui ha insultato sua moglie e, attraverso lei, tutte le mogli tradite e calpestate.
Troppi limiti sono stati superati. Etica, buon gusto, serietà attendibilità, buon governo, autocontrollo, disciplina politica, democrazia, decenza, buona educazione, rispetto umano.
Attenzione! Questo paese adora le standing ovation ai capipopolo, ma quando i piedistalli tremano adora anche la vendetta, le punizioni e i defenestramenti. E non si può pensare di imbrogliarlo a lungo.
Per quanto sforzi abbiano fatto D’Alema, Violante, Veltroni e Franceschini per ammazzare anche solo la parola di sinistra, il Pd ha uno zoccolo duro che resiste, piccolo ma resiste.
Continuando nella strategia della non opposizione che sostanzialmente diventa collusione con B (basta vedere Violante o Pretruccioli o il no alla mozione di sfiducia) è facile che anche questo minimo zoccolo duro finisca, se non altro per morte fisica dei votanti.
Tuttavia il Pd resta anche con questo misero risultato il primo parti contro B. Può diventare l’asse di una nuova coalizione, unico modo per risalire la china. Altro che velleità referendarie e smanie di accentramento totalitario! L’Udc è un altro ago della bilancia anche se è salita ma poco e solo in salita è il partiti di Di Pietro che finalmente si è affiancato di validi protagonisti e che, speriamo allontanerà le mezze calzette i De Gregorio che ancora lo impestano per imbarcare, speriamo altri validi protagonisti di un mondo italiano onesto e dignitoso che al momento non ci importa sapere se siano di dx o sx purché difendano costituzione e legalità. Che poi Di Pietro tolga dal contrassegno del partito il suo nome, lo trovo una eccellente mossa che diminuisce le accuse di partito proprietario che invece il Pdl non fa che aumentare.
Masada 939, Commenti elettorali
masadaweb.org
Messaggi
1. Commenti elettorali 2009, 10 giugno 2009, 12:54
Cara Viviana, Ti ringrazio per la Tua bella e lucida analisi, che mi offre l’occasione per fare a mia volta alcune considerazioni.
Io ho sempre votato a sinistra , spesso anche turandomi il naso, ma ora sono molto più dubbioso, indeciso e tentato di astenermi al ballottaggio, in quanto nella rissosa sinistra radicale ed ancor meno nel PD non riesco più a riconoscere tutto quel patrimonio di idee, di valori e di principi che erano propri della sinistra.
Vedo oggi una sinistra del tutto incapace di fare autocritica e che ,
quando perde, attribuisce sempre la colpa al destino “cinico e baro” ed all’arroganza senza scrupoli dell’avversario e non vede mai le responsabilità proprie !!
Il ceto politico della sinistra e del centro-sinistra è lo stesso da vent’anni , immutabile ed inamovibile, senza che nessuno, anche dopo sconfitte memorabili, abbia mai sentito il bisogno di farsi da parte e tornare a vita privata !!
Sono sempre le stesse facce che circolano da un incarico ad un altro, scambiandosi i ruoli e le poltrone come fossero cosa propria nella più totale autoreferenzialità e con inarrivabile arroganza e supponenza !!
Gli sconfitti rimangono sempre lì accucciati in attesa che passi la tempesta, per poi rialzare la testa non appena le condizioni migliorano, senza accorgersi di essere ormai vittime di un tragico "cupio dissolvi".
Purtroppo l’unica possibilità di cambiamento viene da molti intravista nell’ andare a destra, nella speranza di cambiare , senza però rendersi conto che di cambiamento fittizio si tratta, in quanto una volta messi a governare ed a gestire anche il più piccolo dei poteri , si comportano tutti allo stesso modo o molto peggio !!
In Italia purtroppo non si intravede all’orizzonte un “Obama” ed i vari personaggi politici che calcano la nostra scena politica sono lontani anni luce dalla dimensione del presidente USA, a cominciare, ovviamente, da Berluskoni !!
Nella mia città sono chiamato a scegliere al ballottaggio tra due canditati a sindaco, che sono l’uno peggio dell’altro e che meriterebbero, se fosse possibile, di perdere tutti e due !!
MaxVinella
2. Commenti elettorali 2009, 10 giugno 2009, 18:33, di Pasquino
Ho finito proprio poco fa di rivedere "Nell’anno del Signore" e mi ha illuminato una delle ultime battute di Pasquino (Manfredi; superbo nel personaggio) il quale indicava nel cuore la sconfitta dei rivoluzionari/carbonari e del popolo contro il Potere.
Ogni volta mi riporta alla cruda realtà questa suprema Verità.
La Sinistra, quella che ci crede e lotta, si fa fregare dal cuore ed è così che il Potere la domina.
Dovremmo diventare più cinici; ma chi comincia per primo?
Ciao Viviana.
luigi
1. Commenti elettorali 2009, 10 giugno 2009, 18:52
Pasquì, non è un problema di cuore ma di CONTENUTI ....
Non si può votare per gente che se non ci fosse Berluskoni potrebbe tranquillamente far parte di una destra, magari "liberale" e non fascistoide, ma sempre destra ...
Questo vale per il PD che non è più nemmeno socialdemocratico ... vale per l’Italia dei Valori tutta "law and order" ( anche se comprendo chi ha votato candidati come De Magistris e Sonia Alfano) che infatti in Europa sta nel gruppo liberale .... e, paradossalmente vale pure per la dirigenza di certa cosiddetta "sinistra radicale" che, al di là delle belle parole, finisce sempre per cercare l’accordo con il PD ...
E questo vale pure per il Prc di Ferrero, per il quale ho comunqe ritenuto di votare domenica ... se non altro per "premiare" il voler portare avanti, almeno in teoria, una ipotesi "comunista" rispetto al liquidazionismo di Vendola e c.... ma che, a parte le comunali di Firenze ( dove peraltro è stato il PD a non volere l’alleanza ), sempre all’accordo col PD finisce per andare ....
"Via, via, via da queste sponde ...."
K.
2. Commenti elettorali 2009, 10 giugno 2009, 19:07, di Pasquino
Scrivevo del cuore dell’elettorato attivo; mentre è quello passivo che indica i contenuti.
Ed è con il cuore che non si può votare a Destra, cercando nell’altra sponda il Simbolo o la persona che hanno suscitato simpatie e non si sono divise sui contenuti per i quali gli "scomparsi" avrebbero dovuto avere obiettivo comune.
Pasquino
3. Commenti elettorali 2009, 11 giugno 2009, 09:12
Caro K., Vendola ha fondato un suo partito personale per conservarsi la poltrona di governatore della Puglia, che perderebbe immediatamente qualora si schierasse con Ferrero e rinunciasse a fare da ruota di scorta al PD !!
Vedo quindi come molto improbabile un ricompattamento della sinistra radicale , almeno sino a quando gli ex bertinottiani che sono andati con lui non lo lasceranno al suo destino, consapevoli che le ambizioni personali del loro leader porteranno alla completa disfatta.
Vendola non si rende conto che dove il PD ha i numeri in proprio lo lasciano tranquillamente all’opposizione, salvo poi invocarlo come salvatore della patria dove anche il suo zero-virgola di voti può far comodo od essere addirittura decisivo in alcuni ballottaggi !!
Nella mia città i vendoliani, dietro promessa di qualche poltroncina, hanno appoggiato sin da dubito il candidato PD, prendendo insieme una sonora batosta che li ha mandati al ballottaggio, facendo scendere il centro-sinistra per la prima volta dopo sessantanni al di sotto del 50% e con la concreta prospettiva di perdere il comune.
MaxVinella
4. Commenti elettorali 2009, 11 giugno 2009, 09:22
Del tutto d’accordo, caro Max, sul giudizio che dai su Vendola e c. ...
Non a caso, nella sua scissione ( avvenuta peraltro quando ancora non era stato messo lo sbarramento al 4 % per le europee, per cui è rimasto fregato da Veltroni ... ) si era portato dietro gran parte degli assessori di Rifondazione nei vari enti locali ... timorosi di perdere i loro posti tutti loro assegnati, non a caso, da sindaci, governatori e presidenti di municipio del PD ....
Il problema però, come già dicevo, è che pure il Prc di Ferrero, salvo rarissime eccezioni ( praticamente dove il PD non ha voluto l’alleanza) porta avanti una logica non troppo dissimile .... per cui nove volte su dieci si trova anch’esso regolarmente alleato al PD ....
Cosa che fa sbiadire le differenze, sulla carta non di poco conto, che pure si erano evidenziate pesantemente nel congresso di Chianciano ...
Motivo per cui tante compagni e compagne hanno preferito, alle europee, astenersi dal voto o votare per l’Italia dei Valori ..... o al limite per Ferrando ...
Cosa che ha provocato anche il fallimento di Ferrero ...
K.
5. Commenti elettorali 2009, 11 giugno 2009, 16:28
Caro K., hai ragione in linea generale quando affermi che le differenze tra i ferreriani ed vendoliani sono abbastanza sbiadite !!
Sono meno d’accordo sul "salvo rarissime eccezioni", in quanto non ci sono solo quei casi in cui il PD non vuole l’alleanza, ma ci sono anche molte situazioni di piccoli comuni in Toscana ed Emilia in cui il rapporto tra PRC e PD e molto più "organico" e non basato su meschini calcoli elettorali !!
In queste piccole realtà infatti il PD è formato quasi esclusivamente da ex-DS con forte radicamento nel tessuto sociale e di matrice politico-culturale ancora molto vicina a quella del vecchio PCI, senza inquinamenti di ex-margherita.
In queste situazioni le differenze tra i due partiti sono molto sfumate, ma per il fatto che il PD è vicino alle posizioni di PRC e non viceversa.
Potrei portarti molti esempi di comuni in cui le coalizioni PD-PRC superano ancora il 70% ed in cui si governa la cosa pubblica in maniera molto diversa da quella delle grandi città!!
Si tratta indubbiamente di realtà marginali e minoritarie, ma non rarissime ed forse è proprio da lì che bisogna ripartire !!
MaxVinella
6. Commenti elettorali 2009, 11 giugno 2009, 17:37
"matrice politico-culturale ancora molto vicina a quella del vecchio PCI"... CAPIRAI, ALLORA...