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Como : bugie di fine anno della Giunta Provinciale

Publie le domenica 2 gennaio 2005 par Open-Publishing

di Massimo Patrignani

Provincia di Como, Qualche commento alla conferenza stampa di fine anno della Giunta Provinciale è d’obbligo.
Carioni e i suoi litigiosi Assessori, consci di aver combinato poco o nulla, hanno chiesto un’altra possibilità: sarà il 2005 l’Anno della verità. Resta comunque il fatto che il 2004 è stato un anno negativo, per loro, per l’intera maggioranza di centro destra e soprattutto, per i cittadini che attendono risposte ai mille problemi di ogni giorno.

L’unico provvedimento di un certo spessore, il piano rifiuti, è scientificamente arretrato ed ambientalmente insostenibile.
L’accordo di programma per il nuovo ospedale - che noi abbiamo apertamente contrastato e che continuiamo a ritenere dannoso per il futuro della sanità pubblica - non ha fatto un solo passo in avanti, per quanto riguarda le parti di competenza provinciale; si trattava semplicemente di acquisire dei terreni, e finora non ne sono stati capaci!
Sono stati capacissimi, invece, di dividersi su tutto, litigando per la spartizione dei posti di sottogoverno, scatenando risse non solo verbali sull’attuazione del piano cave, facendo volare gli stracci per la localizzazione dei centri commerciali, perdendo un altro anno per il Piano Territoriale, lasciando in sospeso l’avvio del servizio idrico integrato.

Persino l’ordinaria amministrazione, dall’acquisizione del Patria per 1 euro all’adesione al progetto casa Amica, si è trasformata in occasione di scontro e in dimostrazione concreta di incapacità amministrativa.

Qualcosa li ha uniti, comunque: una concezione clientelare del potere che ha visto distribuire contributi cospicui al di fuori di criteri di trasparenza, che ha elargito consulenze a man bassa, che ha derogato una decina di volte ai limiti sulle spese di rappresentanza, che ha creato una diffusa incompatibilità ambientale con l’apparato burocratico dell’Ente.

Ora ci si aggrappa al futuro, sperando che il Governo finanzi la Pedemontana (e dove starebbe il merito della Provincia?) o inventandosi l’ennesimo valzer delle scuole (che fine hanno fatto il nuovo Istituto d’arte di Cantù, il trasferimento del Carlo Porta da Villa Amalia, la scuola superiore per l’Alto lago, il cantiere eterno del Liceo Scientifico di Como, la penuria di aule del Liceo classico?).
Troppo poco per un bilancio di metà mandato, anche perché si trascura di evidenziare una serie di problemi che stanno per esplodere, dalla pesante contrazione dei fondi di Campione che potrebbe addirittura trasformarsi in deficit, alla crisi delle aziende pubbliche di trasporto, alla pesante situazione del tessuto economico ed occupazionale del territorio.

Insomma, la conferenza di fine anno è stato un tentativo di piazzare qualche specchietto per le allodole, dopo essersi allenati a prendere la mira su 24 cormorani.

Se la collettività comasca non vuole farsi impallinare, è ora che pensi a mandarli a casa.

Massimo Patrignani

Ulteriori informazioni all’indirizzo: http://www.laprovinciadicomo.it/onl...

Ufficio stampa Rifondazione Comunista Provincia di Como

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