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Compagno e amico dei lavoratori

Publie le lunedì 24 novembre 2008 par Open-Publishing

Compagno e amico dei lavoratori

di Giorgio Cremaschi

Tutti ricorderemo Sandro Curzi come il grande giornalista, il militante politico rigoroso, il comunista togliattiano. Io voglio pensare al compagno e amico dei metalmeccanici, intesi come emblema dell’altra parte rispetto a ricchi e potenti. Per lui cosa pensano e cosa faranno i metalmeccanici è stato il fondamento di un punto di vista che nessuna postmodernità poteva mettere in discussione.

Come per il Fortebraccio di Mario Melloni, questo punto di vista non solo faceva stare sempre al momento giusto dalla parte giusta, ma garantiva che proprio nel mondo etereo dell’informazione e delle televisioni irrompesse la realtà. Sandro era amico e compagno della Fiom, di Claudio Sabattini, dalla cui scomparsa fu profondamente colpito, di tutti noi. Aveva schierato il suo ultimo giornale, Liberazione, nelle lotte per i contratti e nei congressi della Cgil e, da ultimo, in una campagna di denuncia degli infortuni e degli omicidi sul lavoro che gli valse premi e riconoscimenti.

Sandro era un compagno scomodo per i palazzi della politica e del potere, ma stava comodissimo in quella che oggi ipocritamente viene chiamata economia reale, ed è semplicemente il mondo della lavoro e della vita. Sì, un altro terribile vuoto si apre nei nostri cuori. Ma dovremo con ancora più forza pensare a Sandro per ricordarci che essere un grande professionista e intellettuale e un grande compagno non solo è possibile, ma è necessario se ci si vuol far capire e voler bene da chi duramente lavora e lotta.

CIAO SANDRO