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Comunicato Banda Bassotti dopo aggressione a Roma del 28 Giugno 2007

Publie le lunedì 2 luglio 2007 par Open-Publishing

Comunicato Banda Bassotti

Tutti i TG nazionali, tutti i quotidiani, un approfondimento con tanto
di
esperti (di che poi?) su Rai Tre, continue richieste di interviste,
dichiarazioni congiunte e concordanti del sindaco Veltroni e del
fascista
Alemanno…

L’aggressione dei fascisti a villa Ada il 28 notte dopo il nostro
concerto
deve aver colpito l’immaginazione di molti… si rispolverano termini
come
“Apologia di Fascismo” (reato in teoria) e si evocano gli spettri della
violenza degli opposti estremismi…

Già, opposti… Come fascismo e antifascismo, come reato e principio
costituzionale.
In ogni modo, bisogna interrogarci su quale sia la novità che tanto
inquieta
in questa arsura estiva.

I fascisti ci sono sempre stati; hanno negozi, sezioni, siti web e
addirittura centri sociali (vero Sindaco?) dove si vende e si
distribuisce
materiale razzista, revisionista e negazionista… Si presentano alle
elezioni
insieme a quello che viene chiamato “centro-destra”… le loro bandiere
sventolavano anche sotto il palco del Family Day, vanno in televisione,
e
nelle curve degli stadi… non vediamo realmente dove sia la novità in
tutto
questo… e perché questi uomini illustri, oggi solo si sorprendano che
ci
siano dei fascisti, degli xenofobi e intolleranti e si sorprendano
anche che
vengano ad aggredire un concerto della Banda Bassotti. Noi non siamo
affatto
sorpresi… in 16 anni di tours hanno provato molte altre volte ad
aggredirci…
ci vengono in mente Bolzano, Milano, Bergamo, Madrid, Bilbao e anche a
Roma
un anno fa per dirne qualcuna… ed erano sempre fascisti. strano eh?

I fascisti aggrediscono con i coltelli, quasi sempre feriscono, a volte
uccidono e spesso non vengono presi… Provate a contare le decine di
episodi
denunciati solo nell’ultimo anno…

La notte di giovedì la polizia era assente e quando è arrivata non è
entrata
nella villa perché male equipaggiata ed ha concesso quindi agli
aggressori
10 minuti buoni in più di autonomia.

In attesa che arrivassero i rinforzi, chiaramente non hanno fermato
neanche
uno degli aggressori…
La polizia era però presente nel pomeriggio per verbalizzare una
querela
contro uno di noi accusato di ingiurie, ossia di “aver detto parolacce”
al
figlio di un loro funzionario per un motivo surreale…

La polizia era presente anche per arrestare chi si voleva autodifendere
(chissà perché) dai fascisti.

I feriti sono molti di più di quelli che dicono i giornali che peraltro
come
al solito non hanno fatto che travisare ed inventare di sana pianta
nostre
dichiarazioni… ma questo è ciò che spesso succede… per noi neanche
questa è
una novità…

Chissà quante teorie nei prossimi giorni; “indignazione”… “pugno di
ferro”,
“legalità”… sociologi invitati a dibattiti e uomini illustri che si
riempiranno la bocca di tante belle parole e di antitodi sicuri da
adoperare…

Scusateci tanto… noi non ce la facciamo a stupirci. L’unica cosa reale
sono
questi ennesimi nostri feriti, sono questi nostri ennesimi denunciati
perché
colpevoli di essersi difesi… ed è a loro che va la nostra solidarietà e
il
nostro affetto. A questa gente che che paga con noi la realtà di vivere
in
un Paese in cui il fascismo è un’opinione come le altre o al massimo un
estremismo pari a quello di chi ha liberato questa nazione offrendo in
cambio il proprio sangue, la propria gioventù, la propria vita.

Noi andiamo avanti per la nostra strada; conosciamo il nostro mondo e
non
possiamo viverlo saltuariamente.

Antifascisti Sempre

BANDA BASSOTTI

COMUNICATO ANTIFASCISTE E ANIFASCISTI ROMA

Aggressione fascista a Villa Ada

In questi giorni a Villa Ada si sta svolgendo la manifestazione
musicale
“Roma incontra il mondo 2007”. L’evento, che si ripete oramai da molti
anni,
è patrocinato dal Comune di Roma (Assessorato Politiche Culturali) e
organizzato dall’ARCI (comitato di Roma). Ieri sera, 28 giugno 2007, al
concerto suonava la Banda Bassotti, gruppo musicale con contenuti e
pubblico
notoriamente “di sinistra”.
Al termine del concerto, intorno a mezzanotte e mezzo alcune decine
di
fascisti, al grido di “duce duce”, hanno aggredito quanti e quante
andavano
via dopo la serata, arrivando a lanciare una bomba carta sotto il
palco, e
allontanandosi solo davanti alla reazione dei presenti, apparentemente
dileguandosi senza essere notati da “distrattissime” forze dell’ordine
che
solo dopo circa mezz’ora giungevano sul posto. Almeno tre persone hanno
riportato contusioni e ferite multiple di arma da taglio, con
conseguenze
solo per caso non letali.
L’iniziativa è parte dell’Estate Romana, evento di punta della
politica
culturale dell’amministrazione capitolina (e non è organizzata da un
centro
sociale). Ciò ha fatto sì che a questa aggressione venisse dato un
risalto
mediatico e politico notevole, a differenza delle molte di matrice
neofascista ad oggi compiute a Roma, specialmente negli ultimi due
anni.
Nei giornali, nei tg locali e nazionali ricorre per la prima volta
e
inequivocabilmente la definizione di aggressione fascista. Anche la
reazione
del sindaco è immediata : già di stamattina le prime dichiarazioni,
connotate da un appello alle forze dell’ordine perché gli aggressori
vengano
arrestati.

Così anche il presidente delle federazione romana di AN, Gianni
Alemanno,
con una carriera di provocatore radicalmente legato alla propria
identità
neofascista, è costretto ad una presa di distanza, ma riduce, al tempo
stesso, il fatto a un atto “delinquenziale”.

Ci preme, come antifascisti e antifasciste, riportare l’attenzione
su un
contesto politico che abbiamo davanti agli occhi ormai da tempo, un
contesto
che vede un ritorno alla visibilità del neofascismo nelle sue varie
forme,
legittimato dalle politiche equidistanti, quando non conniventi,
dell’amministrazione romana, che elargisce fondi e apre spazi a sigle
come
Foro 753 e all’Associazione Fratelli Mattei. Per questo è ingannevole
limitare la questione ad un fatto di ordine pubblico, quando
rappresenta
invece l’unica pratica politica di questi neofascisti romani che
incitano
alle lame, all’odio razziale, sessista e omofobo.

E’ dall’assalto di due anni fa al Forte Prenestino, in cui un
compagno
ha rischiato di perdere la vita, passando per l’omicidio di Renato dopo
una
festa reggae sulla spiaggia di Focene, che ci ostiniamo a denunciare lo
squadrismo fascista rinato in questa città dalla vittoria di Storace
alla
Regione Lazio e tollerato nei suoi covi e nelle sue iniziative
pseudo-culturali anche dalle attuali amministrazioni.

Il dato che oggi ci rimane è che tutti gli assalitori fascisti si
sono
potuti dileguare nonostante il tanto osannato intervento delle forze
dell’ordine, mentre due ragazzi sono ancora in stato di fermo e altri
due,
pur rilasciati la mattina seguente, mantengono la denuncia a piede
libero.
Questa decisione da parte di polizia e carabinieri, che oltretutto
hanno
insultato e provocato proprio chi aveva appena subito l’attacco,
segnala la
volontà di sminuire la matrice dell’episodio riducendolo a semplice
rissa e
rivela dopo Genova, le cariche all’ospedale San Paolo di Milano contro
i
compagni di Dax, lo “smarrimento del verbale” con le ultime
dichiarazioni di
Renato e la morte di Federico Aldrovandi la loro ambiguità.

Domani mattina porteremo la nostra solidarietà ai ragazzi tutt’ora
detenuti,
in occasione dell’udienza che si terrà alle ore 9:00 al tribunale di
piazzale Clodio.

Assemblea ore 18.00 lunedì 2 luglio al csoa Ex Snia

Antifasciste e antifascisti di Roma