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Comunicato del Coordinamento Migranti Bologna

Publie le venerdì 17 dicembre 2004 par Open-Publishing
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Bologna, 16 dicembre 2004

Oggi il Coordinamento Migranti di Bologna, con il sostegno di altre realtà del movimento, ha presidiato per oltre due ore i cancelli delle fonderie atti, a Bentivoglio, dove due settimane è stato licenziato un nostro compagno ‘colpevole’ di aver chiesto che fosse garantita la sua sicurezza sul lavoro.

La risposta del padrone alla nostra presenza è stata quella di far sistemare una telecamera sul tetto della fabbrica, con l’evidente scopo di intimidire quei lavoratori e quelle lavoratrici, migranti e italiani, che avrebbero potuto prendere parola con noi contro la legge Bossi-Fini e la legge 30 sul mercato del lavoro, che permettono ai padroni di attaccare quelle garanzie che gli stessi lavoratori si sono conquistati con le loro lotte.

Ma questo non è servito, poiché al cambio turno alcuni lavoratori si sono fermati a sostenere la nostra lotta, testimoniando del clima di timore che si vive quotidianamente dentro i cancelli dell’azienda. Molti altri erano riuniti, nello stesso momento, dentro la fabbrica, dove era in corso una assemblea per discutere della possibilità di uno sciopero, la prossima settimana, contro le politiche dell’azienda e l’autoritarismo del direttore.

Oggi siamo riusciti a dare un segnale chiaro: i lavoratori italiani e migranti stanno cominciando a prendere parola insieme contro le condizioni sempre peggiori cui i padroni, aiutati dalla legge trenta sul mercato del lavoro e dalla Bossi-Fini, li vogliono costringere, riducendo al silenzio ogni loro richiesta.

Contro tutto questo da oggi inzia un nuovo percorso, dire no è possibile!

Coordinamento Migranti Bologna

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