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Comunicato n° 100

Publie le venerdì 15 agosto 2008 par Open-Publishing
6 commenti

  Comunicato n° 100 -
a cura di Paolo De Gregorio, 15 agosto 2008

Vi è una forte analogia tra Nanni Moretti e Beppe Grillo, non certo come cultura o linguaggio o storia personale, ma per il fatto di aver coagulato intorno al proprio nome centinaia di migliaia di persone stufe di tutti i partiti e desiderose di far politica in modo nuovo.
Il fallimento e il ritiro a vita privata di Moretti si è compiuto senza che nessuno abbia capito il perché, e anche Grillo rischia, perché le sue iniziative di raccolta di firme non incidono in alcun modo sulla realtà e, come riconosce lui stesso, sono state spernacchiate dalla classe politica.

Una cosa che mi chiedo è questa: perché sia Moretti che Grillo, che riconoscono che nel nostro paese “non esiste più un’opinione pubblica” e che “le TV non hanno spostato voti, ma hanno spostato un Paese” e ciò è successo grazie al monopolio editoriale privato, perché non cominciano da qui cercando di rompere questa gabbia da cui è uscito il “pensiero unico”?
Perché non dare a quel milione di persone che oggi, malgrado il trentennale lavaggio di cervello, cerca ancora una via d’uscita, il nuovo, la partecipazione, l’impegno militante, diretto, quel milione che ha firmato in un giorno (per revocare i finanziamenti alla stampa, per eliminare l’albo dei giornalisti e per l’abolizione della legge Gasparri sulle Tv) un obiettivo vero, tangibile, che colpisca il monopolio mediatico, e i partiti?
Questo obiettivo si chiama boicottaggio del canone RAI, perché essa è diventata da tempo il principale sostegno della CASTA, di destra e di sinistra, e dobbiamo farla fallire per trasformare il canone in acquisto di azioni di una “Pubblic Company”, che compri sul mercato una rete televisiva nazionale e si cominci l’operazione di creare una “opinione pubblica” dalla parte dei cittadini.
Nel loro privato sia Moretti che Grillo si sono autorganizzati. La Sacher, dove Moretti proietta i film che vuole e autoproduce i suoi film, senza farsi ricattare da produttori e distributori. Grillo anche si autogestisce un circuito teatrale dove fa i suoi spettacoli e non si affida a procuratori, e abbiamo visto che guadagna anche molto bene. Credo che sarebbero all’altezza di dirigere una rete televisiva.
Perché, invece di filosofeggiare sul fatto che non c’è più una opinione pubblica, non si butta tutto il peso di quel milione di persone non ancora lobotomizzate su questo obiettivo che, se realizzato, sarebbe il primo passo verso una “opinione pubblica” gestita dai cittadini?

I partiti e Berlusconi si fanno beffe delle firme e dei referendum, bisogna attaccarli al cuore del loro potere, che sono la Rai e il monopolio privato mediatico, perché senza una cultura antagonista a quello attuale non c’è democrazia.
Tutti i miei appelli in questo senso sono stati ignorati, e credo ingiustamente, perché una iniziativa del genere sarebbe epocale ed educativa, poiché è basata sulla “partecipazione” che tutti predicano ma nessuno cerca di attuare, che significa che non ci si aspetta più la manna dal cielo, ma le cose che contano si ottengono solo con l’impegno, la lotta, l’autogestione.
Nessun movimento politico, con l’ambizione di diventare maggioranza nel paese, può prescindere dal raggiungere questo obiettivo, per entrare in democrazia, che oggi semplicemente non c’è.
L’opinione pubblica, quella oggi fabbricata dai media, fatta di populismo, individualismo, consumismo, modelli estetici e di costume, superficialità, disinformazione, sarà eterna ed invincibile se non le si contrappone una cultura diversa e antagonista, capace di parlare a milioni di persone con il mezzo televisivo. Internet è importante, ma non basta e non siamo ancora riusciti a fare un giornale quotidiano on-line di grande livello.
Oggi in Italia non vi è opposizione, né democrazia, vi è uno spazio immenso da riempire per respingere il fascismo strisciante del “pensiero unico” della “Casta”, dei monopoli privati, della ingerenza della Chiesa.

Penso a una TV senza pubblicità, di inchiesta, che si muove nell’interesse dei cittadini, su sollecitazioni dal basso su situazioni di ruberie, mazzette, disservizi, ambienti nocivi di lavoro, inquinamento, con il metodo delle telecamere nascoste. Penso ad una Tv che utilizza parte del canone per pagare all’Istituto Superiore di Sanità perizie su prodotti alimentari, farmaceutici e cosmetici inefficaci o nocivi per segnalarli ai cittadini, a strisce satiriche divertenti, a telegiornali non ingessati in linguaggi astrusi e retorici, ma basati sulla attualità che interessa i cittadini soprattutto a livello regionale. Penso alla diffusione di una grande cultura ambientale che ci faccia riflettere sui nostri comportamenti consumisti e sconsiderati che lasciano l’ecosistema senza futuro.

Si finisca di disperdere le forze e di gettare le persone in una sensazione di impotenza, e si concentri tutto il potenziale antagonista in questa battaglia per la democrazia e la partecipazione.
Paolo De Gregorio

Messaggi

  • Non è Berlusconi e le sue 6 reti televisive a spostare l’orientamento politico di un intero paese, ma è l’inettitudine al governo del centro-sinistra a condannare un popolo.

    A volte, per motivare la gente a votare a sinistra, basterebbero solo delle misure atte ad impedire l’ulteriore impoverimento di buona parte della popolazione.

    Invece, quando il centro-sinistra va al governo si sente solo parlare di sacrifici (per il debito pubblico, per l’Europa, per le missioni all’estero, per il FMI, etc) e di riforme (allungamento dell’età pensionabile, privatizzazioni, precarietà dei lavoratori, etc).

    Con questo centro e con questa sinistra Berlusconi governerà per i prossimi 100 anni.

  • La pseudo politica di Beppe Grillo ha un’anima prettamente commerciale!

    Da tutti i suoi guadagni non si è MAI visto un gesto per poter sperimentare, non dico una TV alternativa, ma nemmeno una piccola scuola, che sarebbe già un grande segnale per questa società dove non sappiamo più cosa sia l’educazione ...

    Infine la sua fede ANTI-DEMOCRATICA è testimoniata dalle infinite CENSURE praticate nel suo BLOG e nei MEETUP dei suoi amici, di cui ho raccolto molta documentazione.

    Pensare che un simile personaggio possa guidare un movimento per la libertà di opinione è assolutamente inverosimile.

    • Carissimo giosby credo sia molto piu’ inverosimile che un venditore di pentole guidi un paese come l’Italia.Siamo l’unico paese al mondo dove un capo del governo ha 3 televisione e svariati giornali.Senza contare che sul come il sig B. abbia fatto la sua fortuna rimane un mistero.Solamente grazie alla legge Mammi’ e ad amici come Craxi è arrivato dove sta ora.Altro che capacita’ imprenditoriali.Forse sarebbe il momento di chiamarle capacita’ truffaldine.Mio caro giosby Beppe Grillo avra’ meriti e torti ma se non altro non inganna la gente come il nanetto.

    • Questi attacchi a Grillo sono grotteschi e non se ne può più. Con i politici che ci ritroviamo e con gli intellettuali che abbiamo, e con la viscida stampa che sappiamo, e con una estrema sinistra che non ha trovato di meglio da fare che dissolversi e sparire dal panorama parlamentare, con una stampa di estrema sx che sta anch’essa per essere buttata fuori mercato da una legge della finanziaria, prendersela con l’unico che ce la mette tutta per discutere dei vari problemi italiani e riesce a far fronte a tutti gli attacchi mi pare veramente una cosa infame.
      Che poi si continui a parlare di una presunta censura di Grillo è una menzogna che di fronte alle reali censure del sistema diventa proprio spregevole. Semmai quello che di Grillo irrita maggiormente è la grandissima libertà, e chi parla di censura appartiene probabilmente a filoni di pensiero che la censura l’hanno applicata fin troppo.
      Purtroppo sul blog di Grillo si può pubblicare di tutto ed è questa la vera cosa che irrita di più, le censure sono fatte solo degli stessi bloggher e ciò che scompare lo fa ad opera di gente prezzolata o fascista che sta sul blog solo per boicottarlo o censurare i post scomodi. Ma il fatto che ci sia gente che non ha meglio da fare che attaccare Grillo inventandosi ogni sorta di accuse, dimostra: 1°) che l’attacco a una libera espressione non cessa mai, 2°) che Grillo è tanto attaccato proprio perché smuove delle acque che questi partiti e questi organi di stampa vorrebbero tutte quietare nel sonno del regime.
      In quanto a chi come De Gregorio lo accusa di non aver messo su una tv nazionale, mi domando come si possa avere la faccia di fare un’accusa simile in un paese dove Europa7 che ha tutto il capitale necessario, tutto l’organico necessario e tutte le ragioni legali per avere una frequenza non è riuscita a ottenerla dal 97 nemmeno quando lo ha intimato al Governo la stessa Europa. O forse chi critica Grillo è poi quello stesso che giustifica una RAI in mano a gente come Curzi o Petruccioli o si compiace di media monoplizzati da un Berlusconi o è uno di quei questurini che quando dei manifestanti vengono aggrediti dalle forze di polizia, dice loro che era meglio se stavano a caso, ignorando ogni diritto legittimo garantito dalla Costituzione.
      Io sono stufa di questi attacchi a Grillo fatti da inutili, velleitari o falsi. Ma che vadano ad attaccare qualcuno che lo merita, non hanno che da scegliere, e non qualcuno che cerca di fare del suo meglio per far sapere le cose

      viviana