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Con-fusione contraddizione???

Publie le domenica 11 giugno 2006 par Open-Publishing

Tra gli anarchici spunta Rifondazione L’ira del sindaco:
doppiezza inaccettabile.

Il corteo paralizza il centro

TORINO. Sorpresa: in coda al corteo di ieri (ma tra i primi ad aderire
alla protesta della Federazione Anarchica Italiana), spunta
Rifondazione. Mentre i vertici del partito erano in municipio
all’incontro di maggioranza per definire la composizione della giunta,
militanti del partito comunista e la parlamentare Marilde Provera hanno
partecipato al corteo anarchico antifascista in segno di solidarietà
per i dieci giovani antagonisti che il prossimo 27 giugno saranno
processati per i disordini di un anno fa in via Po. Il capo di
imputazione è devastazione e saccheggio.

Gianni Favaro, il segretario provinciale di Rifondazione, non c’era. Ma
dice: «Potendo, avrei partecipato sicuramente, al fianco di Marilde».
L’adesione del Prc alla manifestazione anarchica è ufficiale. A
Rifondazione non va giù quel «devastazione e saccheggio», un reato
grave che viene punito con la reclusione da 8 a 15 anni: «Parliamo di
condanne pesantissime - aggiunge Favaro - che, se inflitte, non
rappresenterebbero un atto giudiziario, ma un’azione politica, il
tentativo di contenere il dissenso sociale con misure repressive.
Abbiamo un sistema che depenalizza i reati in bilancio e poi, per le
vetrine spaccate e i tavolini rovesciati, propone pene severissime».

L’adesione del partito di Bertinotti al corteo dei mille dell’Anarchia
solleva perplessità e imbarazzi. Commenta il sindaco Sergio
Chiamparino, appena uscito dalla riunione di maggioranza: «Sarei
irresponsabile se dicessi non cominciamo neppure a lavorare insieme?
perché alcuni militanti e un deputato di Rifondazione hanno partecipato
al corteo degli anarchici. Certo, se Rifondazione continua a strizzare
l’occhio a tutti i movimenti e dall’altra vuole restare dentro ai miei
programmi, in prospettiva il nostro è un binario destinato a
divaricarsi. Questa doppiezza a un certo punto si deve sciogliere».

La notizia di Marilde Provera alla manifestazione, raggiunge il sindaco
dopo un pomeriggio trascorso a discutere la composizione della giunta,
anche con Rifondazione. «E’ chiaro che alla lunga diventa difficile
continuare a strizzare l’occhio agli anarchici e sedere con coerenza in
giunta. Un corteo più distante dalle mie idee, a parte uno di Forza
Nuova, non potrebbe esserci...». Davanti alla caserma Cernaia alcuni
manifestanti hanno scandito il consueto «Dieci-cento-mille Nassiriya».
Cori di protesta sono stati indirizzati anche ai magistrati torinesi,
Maurizio Laudi e Marcello Tatangelo, che stanno conducendo le indagini
sugli antagonisti. Chiamparino avverte: «La corda si può spezzare. La
mia linea politica è chiara: io ho fatto mettere in piazza D’Armi il
monumento ai caduti di Nassiriya. Il resto è un problema di
Rifondazione che deve decidere se sta con gli anarchici o con me. Io
vado avanti con il mio programma».

Le questioni di Palazzo non interessano i ragazzi del corteo che, fino
a sera, hanno simbolicamente occupato i giardini del «Fenix», l’ex casa
occupata di corso San Maurizio ora sottoposta a sequestro. I cori sono
stati quelli dell’antifascismo, gli striscioni, poi appesi ai muri del
«Fenix», ricordavano che «L’antifascismo non si arrende», «Devastatore
è lo stato» e «Sgomberi, repressioni, espulsioni: Torino città dei
padroni». Presenti anche molte bandiere con la scritta «No Tav», del
Partito Umanista, dei Cobas e della Cub.

http://italy.indymedia.org/news/2006/06/1091189.php