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Condanna dell’ONU all’Italia delle violazioni umane

Publie le venerdì 20 marzo 2009 par Open-Publishing

Che il peggio dell’esistente sia ormai difeso da Berlusconi come dal Papa è ormai un fatto acclarato che taglia le gambe a quelli che ancora sperano che questa Chiesa o questo Governo possano costruirci un futuro accettabile. Due fascismi riuniti non possono certo fare una libertà.

Ratzinzger, in piena esplosione di crisi neoliberista, di fronte al pià terrificante scenario degli ultimi 60 anni, ha avuto la faccia di “elogiare” il neoliberismo come il sistema che “più si avvicina al cristianesimo”, il che ha fatto il paio, per idiozia, alla sua violenta reazione alla proposta ONU di penalizzare l’omofobia e condannare i paesi che la perpetrano assieme a quelli che discriminano i disabili. Con questo Ratzinger ha affiancato il Vaticano ai peggiori stati del mondo. Vista anche la sua radicata avversione ai diritti femminili e la sua distruzione programmata al Vaticano II, con l’apertura delle sue simpatie a negazionismo e affini, cos’altro ci dobbiamo aspettare?

Il suo No ribadito al condom o a qualsiasi contraccettivo, fatto poi in un’Africa devastata, dove la condizione femminile è nulla, la sua difesa interna dei preti pedofili, la sua ostinazione nel controllare il coma come la nascita, ci danno l’idea di un personaggio bieco, protervo, abbarbicato al proprio potere, che vuole prevaricare sull’uomo e soprattutto sulla donna negando i diritti fondamentali della persona: la libertà di esistere senza discriminazioni sessuali o religiose, la libertà di non subire invasioni sul proprio corpo, la libertà di procreare o no.
Non diversamente Berlusconi procede indisturbato nella sua marcia al potere assoluto e monopolistico. E non sarà un Franceschini a frenarlo, diviso com’è tra un Vaticano che non può rinnegare a stolidi sogni di democrazia presidenziali forti che consegnerebbero un potere tremendo a un dittatore de facto.

Dice l’Ilo:

"È evidente e crescente l’incidenza della discriminazione e delle violazioni dei diritti umani fondamentali nei confronti degli immigrati in Italia. Nel paese persistono razzismo e xenofobia anche verso richiedenti asilo e rifugiati, compresi i Rom. Chiediamo al governo di intervenire efficacemente per contrastare il clima di intolleranza e per garantire la tutela ai migranti, a prescindere dal loro status".

Parole durissime che lo stolido Frattini contesta immediatamente. Lo stesso ha da poco ritirato l’Italia da un’altra agenzia ONU perché aveva censurato la condotta di Israele sulla Palestina, bocciandola come antisemitca..

Il rapporto dell’Ilo sull’applicazione degli standard internazionali del lavoro condanna senza appello l’Italia di Berlusconi, denunciando un comportamento senza precedenti per un paese europeo democratico, perché contravviene alla convenzione 143, sulla "promozione della parità di opportunità e di trattamento dei lavoratori migranti", ratificata dal nostro paese nel 1981.

Condannati con l’Italia: Portogallo, Slovenia, Benin, Burkina Faso, Camerun e Uganda.
La politica xenofoba dei leghisti anti-baluba ci ha messo alla pari con i peggiori paesi africani.

Da repubblica: “Il Comitato dell’Ilo, formato da venti giuslavoristi provenienti da tutto il mondo, verifica costantemente l’osservazione delle norme da parte dei governi e richiama proprio l’Italia aall’applicazione della convenzione 143, cioè al "rispetto dei diritti umani di tutti gli immigrati, senza alcuna distinzione di status".
Inoltre, il governo ha l’obbligo di assicurare anche ai migranti occupati illegalmente il diritto a condizioni eque di lavoro e di salario, oltre che la tutela contro ogni forma di discriminazione. Gia’ denunciate le dure condizioni di detenzione per gli immigrati irregolari, in attesa di rimpatrio.
Un altro organismo dell’Onu per l’eliminazione della discriminazione razziale (Cerd) ha rilevato "gravi violazioni dei diritti umani verso i lavoratori migranti dell’Africa, dell’Est Europa e dell’Asia, con maltrattamenti, salari bassi e dati in ritardo, orari eccessivi e situazioni di lavoro schiavistico in cui parte della paga è trattenuta dall’impresa per un posto in dormitori affollati senza acqua né elettricità". I rapporti Onu mettono in evidenza anche i "continui dibattiti razzisti e xenofobi essenzialmente contro immigrati non europei, discorsi ispirati dall’odio contro gli stranieri e maltrattamenti delle forze di polizia verso i Rom, specialmente quelli di origine romena, durante i raid per lo sgombero dei campi".

Insomma, una lunga lista di accuse che vanno dalla questione delle impronte digitali alla "retorica discriminatoria di alcuni leader politici che associano i Rom alla criminalità, creando nella pubblica opinione un clima diffuso di ostilità, antagonismo sociale e stigmatizzazione".
Il Governo italiano è invitato entro il 2009 a prendere "le dovute misure affinché ci sia parità di trattamento, nelle condizioni di lavoro, per tutti i migranti", oltre che misure per "migliorare, nella pubblica opinione, la conoscenza e la consapevolezza della discriminazione, facendo accettare i migranti e le loro famiglie come membri della società a tutti gli effetti".