Home > Congresso Prc, ancora incertezze alla “quattro giorni” di Chianciano

Congresso Prc, ancora incertezze alla “quattro giorni” di Chianciano

Publie le sabato 26 luglio 2008 par Open-Publishing

Rifondazione: VII congresso

Congresso Prc, ancora incertezze alla “quattro giorni” di Chianciano

CHIANCIANO - La commissione politica è il cuore pulsante del congresso del Prc. In questo luogo, che normalmente è sede di dibattito su documenti, ordini del giorno, mozioni e altri adempimenti, si decide il futuro di Rifondazione, o perlomeno per quanto riguarda i suoi organismi dirigenti. In genere di ciò si occupa la commissione elettorale, ma in un congresso che niente ha di normale e si vive, si fa per dire alla giornata, le regole sono stravolte per necessità oggettive.

La commissione elettorale, infatti, ha il compito di “registrare” le proposte che le diverse mozioni formulano per quanto riguarda i propri rappresentanti che andranno a comporre l’organismo dirigente. Sempre questa commissione propone al congresso il numero dei componenti degli organismi, a partire dal Comitato politico nazionale che avrà il compito di eleggere il segretario. Se è vero che ogni mozione avrà un numero di rappresentanti in proporzione ai risultati ottenuti nel voto dei circoli, è anche vero che non è indifferente che il Cpn sia composto da 240, 250, 260 dirigenti. La “quantità”, infatti, può spostare i rapporti di forza.

Ma è sul documento finale che, come abbiamo detto, si gioca il congresso. E in questo organismo la mozione uno scopre le sue carte,come aveva sottolineato Paolo Ferrero nella lunga riunione tenutasi nel corso della notte e conclusa con un accordo che aveva ricomposto le visioni diverse emerse in questi giorni. Anche se Claudio Grassi, leader di Essere comunisti,una delle componenti della mozione, ha mantenuto le sue valutazioni diverse sul che fare.

Lui ha comunque dichiarato di accettare la volontà espressa maggioranza dell’assemblea. Nel documento che la mozione uno pone in discussione con tutte le altre mozioni ci sono alcuni punti precisi: è chiusa la proposta della costituente della sinistra, asse portate della mozione Vendola; rilancio di Rifondazione a partire europee dove presentarsi con il proprio simbolo, discontinuità rispetto ai rapporti subalterni con il Pd nella partecipazione al governo Prodi e svolta a sinistra ricostruendo l’utilità sociale del partito; riforma di rifondazione sulla base delle scelte della conferenza di organizzazione tenuta a Carrara e mai applicate. Proposte di documento politico sulle quali può costruirsi una maggioranza con le mozioni tre, quattro e cinque, aperta anche alla mozione Vendola.

Ma la nomina del segretario è inscindibile dai contenuti dei documenti che, tradotto dal politichese, significa che il segretario deve essere della mozione uno. Il nome dell’eventuale candidato? Sarà fatto in sede di comitato politico, anche se sarà quello di Ferrero.. Quali sono i rapporti di forza? Dei 650 delegati 307 sono della mozione Vendola, 262 della uno,50 della tre, 21 della quattro,10 delle cinque. Dai numeri si evince che, dal punto di vista matematico, c’è una maggioranza in grado di eleggere un segretario, che può non essere Vendola. Ma, si dice, il voto nel Cpn è segreto.