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Consorte: «I 50 milioni li ho io». Fassino a Berlusconi: «Spieghi i suoi processi»

Publie le lunedì 16 gennaio 2006 par Open-Publishing

Consorte: «I 50 milioni li ho io». Fassino a Berlusconi: «Spieghi i suoi processi»
di red

Non avendo argomenti migliori, Silvio Berlusconi domenica aveva chiesto ai Ds dove fossero i cinquanta milioni di Consorte, l’ex presidente di Unipol. «Le somme di denaro» di cui si parla «sono nella piena titolarità dei signori Consorte e Sacchetti e sono tutt’ora affidate in gestione presso due società fiduciarie italiane» dice perentorio un comunicato diffuso nel pomeriggio di lunedì dagli avvocati dell’ex presidente e del suo vice indagati dai magistrati di Milano che vogliono conoscere la provenienza di questi soldi, che i due manager attribuiscono a compensi per regolari consulenze.

Nella nota a firma degli avvocati Filippo Sgubbi, Giovanni Maria Dedola, Emilio Ricci e Gino Bottiglioni, si precisa che «tale circostanza è stata, del resto, già confermata dall’ ing. Consorte nel corso del suo interrogatorio presso la Procura della Repubblica di Milano». «È pertanto da escludersi - concludono i quattro penalisti - ogni rapporto con soggetti terzi». Cioè, per rispondere al premier, con i ds.

Una buona notizia per Fassino, che la riceve mentre sta uscendo dallo studio della Rai dove ha registrato Porta a porta. «Oh, sia chiaro una volta per tutte che non c’entriamo nulla» dice il segretario della Quercia a Bruno Vespa che legge il comunicato degli avvocati difensori dell’ ex presidente dell’ Unipol. Riguardo al fatto che questi soldi siano in due fiduciarie di Consorte Fassino osserva: «I magistrati chiedano quello che devono chiedere, a me basta che noi non c’ entriamo nulla».

Durante la trasmissione si era naturalmente parlato a lungo dei rapporti tra i Ds, l’Unipol e Consorte. Il segretario dei Ds, che si confrontava con Gianfranco Fini, è stato moltodeciso, persino duro. «Il Presidente del consiglio, prima di mettere in dubbio la mia onorabilità, spieghi agli italiani i suoi processi subiti, le sue assoluzioni per prescrizione, le indagini a suo carico, spieghi queste cose agli italiani ». Il leader dei Ds si è detto non solo «sorpreso», ma soprattutto «indignato» dal fatto che il Silvio Berlusconi chieda conto a lui, segretario dei Ds, dei 50 milioni di euro di Consorte. «Berlusconi non lo chieda a me di quei soldi che non interessano assolutamente i ds. Bisogna chiederlo a Gnutti e Consorte, e ci penserà la magistratura».

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