Home > Contratti, allarme di Angeletti: si rischia la spaccatura con la Cgil
Contratti, allarme di Angeletti: si rischia la spaccatura con la Cgil
Publie le mercoledì 23 luglio 2008 par Open-PublishingContratti, allarme di Angeletti: si rischia la spaccatura con la Cgil
di Enrico Marro
Rapporti tesi tra Cgil, Cisl e Uil. Si rischia una rottura del fronte sindacale, che potrebbe far saltare la trattativa con la Confindustria sulla riforma del modello contrattuale. Nei rapporti fra le confederazioni pesa negativamente l’ accordo separato per il rinnovo del contratto del commercio (1,8 milioni di lavoratori) firmato qualche giorno fa da Cisl e Uil, senza la Cgil, contraria alle nuove regole sul lavoro domenicale.
Mercoledì la già prevista riunione delle segreterie unitarie Cgil, Cisl e Uil sarà il momento della verità, ha detto ieri il segretario della Uil, Luigi Angeletti. Il sindacato dovrà decidere che fare alla vigilia del nuovo incontro con la Confindustria, fissato per il giorno dopo, giovedì. L’ ultima volta le parti si erano lasciate con l’ idea di aprire una fase no stop. Spingono in questo senso la Confindustria, come ha ribadito il vicepresidente Alberto Bombassei, e Cisl e Uil, nel tentativo di arrivare all’ intesa sul nuovo indice di inflazione che dovrebbe sostituire l’ inflazione programmata, cioè il parametro usato finora per determinare nel contratto nazionale gli aumenti di retribuzione.
La Cgil frenava già prima dell’ incidente sul contratto del commercio e ora è ancora più diffidente. Chi vuole sciogliere il nodo dell’ inflazione prima della pausa ferie punta a concludere a settembre tutto l’ accordo. Angeletti ammette che mercoledì, nella segreteria unitaria, «potrebbe esserci una divisione» tra Cisl e Uil da una parte e Cgil dall’ altra. Nel qual caso, aggiunge, «si bloccherebbe tutto e non ci sarebbe alcun accordo», perché «un accordo separato sulle regole della contrattazione non avrebbe senso», in quanto difficilmente applicabile senza il consenso della Cgil, il sindacato più grande. Siamo dunque alla vigilia di un passaggio molto delicato.
Se Cgil, Cisl e Uil riescono a ricucire lo strappo e a riprendere la trattativa con la Confindustria, la possibilità di un riforma del modello contrattuale a settembre resta aperta. Si andrebbe cioè verso uno scenario di dialogo fra le parti. Se invece lo strappo non sarà ricucito, si apre la prospettiva di un conflitto tra la Cgil e gli altri sindacati e la Confindustria e il governo. Una prima indicazione sulle intenzioni della Cgil arriverà dalla segreteria che si riunisce oggi.
Nel pomeriggio, intanto, la Camera vota la fiducia richiesta dall’ esecutivo sul decreto che contiene la manovra economica. Davanti a Montecitorio sono previsti sit-in dei dipendenti pubblici che protestano contro i tagli delle voci accessorie dello stipendio.
Corriere della Sera del 21/07/2008