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Contratto Mondiale sull’Acqua : lettera aperta ai segretari dei partiti
Publie le mercoledì 1 dicembre 2004 par Open-PublishingLettera aperta ai Segretari Nazionale dei Partiti Politici
Democratici di Sinistra
Margherita
Rifondazione Comunista
Comunisti italiani
Federazioni Verdi
Milano 30. 11. 2004
Cari Segretari,
come certamente sapete il Contratto Mondiale sull’Acqua e le associazioni
aderenti sono impegnate nel cercare di costruire una nuova cultura
dell’acqua,in Italia e nel mondo. Una cultura del risparmio,del rispetto,
della gestione integrata dell’acqua ed una cultura del bene pubblico,
partecipato e solidale.
Sapete che gli interessi oligarchici mondiali premono sulla politica al fine
di MERCIFICARE l’acqua dell’intero pianeta e che questo passaggio si
sostanzia in prima istanza con la privatizzare dei servizi idrici di tutto
il mondo e in seconda con la mercificazione dell’acqua da bere attraverso il
passaggio obbligatorio di bere solo acqua in bottiglia.
Forse sfugge anche Voi quanto questo passaggio sia epocale e sconvolgente,
quanto sui politici di questa nostra generazione pesi la responsabilità di
simili scelte.
Noi ci siamo battuti in questi ultimi due anni per informare e contrastare
tutti i tentativi finora fatti dai maggiori partiti Italiani di rendere
obbligatoria la privatizzazione dei servizi idrici nel nostro paese.
La legge nazionale ed il famigerato art. 35 ,che ha reso obbligatorio la
trasformazione in Spa, è stato modificato ed anche se il compromesso
legislativo, cioè l’art.14 a cui si è pervenuti nel 2003, risulta di
difficile lettura, la volontà del legislatore di permettere agli ATO di
essere gestiti in modo totalmente pubblico e localmente (in house), è
assolutamente chiara ed inequivocabile.
Inoltre possiamo rilevare con soddisfazione che sono in atto ripensamenti
positivi e da parte di alcuni amministratori locali comincia a manifestarsi
la volontà di confronto tra istituzioni e movimenti, e la disponibilità a
formare tavoli e percorsi partecipativi della cittadinanza attiva.
Nel mondo si registrano inoltre i primi cambiamenti di rotta : pensate che
con governo di centro destra , il parlamento Olandese ha votato una legge
che fa divieto di privatizzare la gestione dei servizi idrici, e in Uruguay
i cittadini hanno votato un referendum contro la privatizzazione dell’acqua.
E in Italia le province di Torino, Alessandria, Savona, Ancona, Ascoli
Piceno, Milano, Lecco, Lodi, Viterbo ecc... hanno intrapreso il percorso della
gestione in house.
Ebbene cari Segretari a noi sembra che a Napoli sia successo qualcosa di
molto grave, Martedì 23 novembre. E’ successo che è stata votata una
delibera con la quale si è privatizzato completamente il servizio idrico
dell’ATO 2.
Grave e preoccupante per l’arroganza, la disinformazione, l’esclusione della
società civile con cui è stata presa questa decisione, nonostante le
sollecitazioni espresse dal nostro Comitato con alcune lettere aperte al
Presidente della Regione, al Presidente della Provincia al Sindaco di Napoli
e a tutti gli amministratori dell’ATO 2. Grave perché non si è esplicitata
la propria volontà politica e ci si è nascosti dietro a giustificazioni
legislative non vere ed alle dichiarazioni di apparente condivisone delle
nostre preoccupazioni .
Perché è stata fatta senza aver mai consultato l’associazionismo locale e il
Contratto Mondiale sull’Acqua ne preso in considerazione gli inviti e gli
interventi di autorevoli personalità che si sono espresse, le modalità che
altri Amministrazioni stanno percorrendo, grave perché in meno di 3 anni il
servizio idrico di Napoli e Caserta verrà completamente messo in vendita, e
questo è il primo caso in Italia.
Grave pure il fatto che a prendere una simile decisione sia stato un governo
regionale di centro sinistra che si ripropone alle prossime elezioni
regionali del 2005.
Grave perché si tratta dell’acqua di Napoli, dove occorre sempre stare molto
attenti agli interessi privati, che spesso si identificano con interessi
camorristi.
Orbene: le responsabilità del governatore Bassolino in questa vicenda
risultano chiare, ne prendiamo atto e ne trarremo delle considerazioni
politiche. Non privo di responsabilità ci sembra anche il presidente della
Provincia il verde Di Palma. Non accettabili le astensioni o i non
pronunciamenti che si sono registrati.
Abbiamo chiaro che la posizione dei vostri partiti in questa vicenda è
diversa e diversificata, che con più o meno decisione i rappresentati dei
vostri partiti, localmente, si sono opposti e c’è chi ha votato a favore.
Ma noi vogliamo porvi con franchezza un problema politico..
Dal vostro partito, e da tutti i partiti politici, noi del Comitato italiano
ed i Movimenti che con noi sono impegnati su questo tema, vorremmo sentire
sull’acqua prese di posizioni politiche, nazionali, ufficiali e di tipo
programmatiche .
Vorremmo sentirvi dichiarare che la “privatizzazione dei servizi idrici” è
un punto che sarà posto al centro del confronto programmatico con la GAD, ed
affermare che l’acqua è un “bene comune” e va gestito come un servizio
pubblico.
Vorremmo che in vicende come quella di Napoli si sentisse tutto il peso dei
partiti nazionali, non che le scelte sulla gestione dell’acqua, “fonte di
vita”, siano lasciate alle discrezionalità di scelte locali e personali.
E vorremmo questa vostra presa di posizione per coerenza politica, per
chiarezza.
Molti di Voi partecipate ai Forum Sociali da protagonisti attivi e sapete
che il movimento e l’associazionismo contestano la privatizzazione
dell’acqua e dei beni comuni e ne hanno fatto un contenuto qualificante.
Sapete che su Napoli si sono spese importanti personalità del movimento
contro questa privatizzazione.
Da voi e dalle Segreterie dei partiti politici non ci basta un voto locale,
ma vogliamo una voce, una forza e condizioni di verifica politiche ben
diverse.
Fatte queste doverose precisazioni vorremmo dirvi che i giochi non si sono
ancora chiusi.
Le delibere possono sempre, per volontà politiche, essere messe in
discussione. I tempi a disposizione ci sono e la necessità di trovare unità
programmatiche è più che mai all’ordine del giorno cosi come il bisogno di
intraprendere percorsi partecipati nelle decisioni è un punto ormai vitale
per il centro sinistra.
Preme e si fa strada persino l’idea di aggregazioni di “alternative” capaci
di pesare coi contenuti nella grande coalizione democratica. Il Movimento
per l’acqua intende porre il tema dell’acqua e della gestione dei servizi
idrici al centro delle priorità nelle prossime elezioni regionali e
politiche, e del confronto con tutti i partiti analogamente a quanto abbiamo
fatto in occasione delle precedenti votazioni europee ed amministrative.
Spetta a voi, come Segretari Nazionali, una parola chiara su Napoli e sulle
politiche dell’acqua in Italia.
Per le prese di posizione che in questi mesi avete assunto in modo unitario
su alcune battaglie comuni come il “ no chiaro contro la guerra”, questa
chiarezza di posizione riteniamo la dobbiate anche a quella parte
dell’associazionismo che noi che è impegnati nella difesa del diritto
all’acqua per tutti.
Siamo a vostra disposizione per incontri di chiarimento.
Un cordiale saluto
Comitato italiano Contratto Mondiale sull’acqua : Riccardo Petrella
(Presidente) Emilio Molinari (Vicepresidente) - Rosario Lembo ( Segretario
Nazionale)
Alex Zanotelli
Salvatore Carnevale ( Nodo di Napoli Rete Lilliput )
Segreteria Comitato
Milano tel. 02 -487037304079213 - e-mail : segreteria@contrattoacqua.it




