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In Italia i lavoratori sono condannati a un lavoro sempre più precario, meno pagato e meno tutelato. A Berlusconi degli interessi dei lavoratori non interessa un fico secco, a Tremonti nemmeno, e i sindacati sono troppo occupati a difendere non solo i diritti ma anche gli abusi dei lavoratori a tempo indeterminato (vd Alitalia o PA) e quando finiranno quelli finiranno anche loro.
Già adesso quello che hanno strappato con lotte di decenni viene vanificato con cinismo da un’Unione Europea sfacciatamente neoliberista che annulla ex arbitrio ogni conquista e statuto e vuol portarci al livello dei lavoratori cinesi (si vedano le 60 ore o la direttiva Bolkestein) ma nessuno denuncia questa sopraffazione e partiti della cosiddetta sinistra si sbracciano ad applaudire le aberrazioni del Trattato di Lisbona come degli idioti collusi. Siano maledetti anche Veltroni, D’Alema e Prodi!
In Europa siamo quelli che stanno peggio. Il PIl più basso dell’UE. Il maggiore debito pubblico. Cittadini allevati all’evasione e alla violazione della legge e ora sotto un boss divenuto potente proprio attraverso queste due vie che depenalizza i reati finanziari o condona i furti di Stato. In più un sistema produttivo in grave crisi di competitività, checché ne pensi Confindustria.
Secondo l’World Economic Forum, l’organismo internazionale dei ministri economici dei paesi più ricchi e delle imprese più importanti, retrocediamo ogni anno. Siamo arrivati al 46ª posto, dopo Tunisia, Malesia, Nuova Zelanda, Estonia, Lituania, Sud Africa e Thailandia!
Il reddito medio del cittadino italiano e’ terzultimo in Europa. Il nostro sistema economico produttivo deve competere con paesi dove il costo del lavoro è molto più basso del nostro, o il livello tecnologico è molto più alto.
Siamo in testa solo per il n° di telefonini, peccato che non li produciamo noi!
Devastante è anche l’indice di competitività tecnologica (esportazioni di prodotti tecnologici), metà di quello spagnolo, 1/4 di quelli francese e tedesco, 1/5 di quello inglese.
Ci vorrebbero forti scelte di politica industriale, o tutto ricadrà sul costo del lavoro con aumento della povertà, ma qui si rema al contrario.
A Lisbona l’Italia si impegnò a portare al 3% del Pil l’investimento in ricerca e sviluppo per elevare il livello tecnologico delle imprese. Ma questi politici se ne sbattono. Di investimenti alla ricerca non si parla in Finanziaria né se n’è parlato seriamente nei programmi elettorali.
Anzi Prodi e Berlusconi si accordarono sul regalo di 300 milioni di € ad Alitalia sottraendoli proprio dal già poverissimo fondo di innovazione e sviluppo.
E ora arrivano tagli di un miliardo e mezzo alle Università, il decreto Tremonti del 25 giugno è il più duro attacco mai sferrato al mondo della ricerca, taglia il n° dei docenti e dei ricercatori (meno 10% di assunzioni nel 2009, 20% in meno in seguito), privatizza in modo grossolano le Università creando squilibri nelle diverse zone del paese, riduce i già stentatissimi stipendi dei ricercatori, il che aumenterà la fuga dei cervelli e la perdita di risorse. Insomma Tremonti va in direzione contraria ad ogni buon senso, taglia i servizi necessari al cittadino senza peraltro tagliare quegli abusi e sprechi di Stato anche alimentano una classe politica abnorme e una amministrazione paralizzata e elefantiaca.
Giustamente Angelo Raffele Meo denuncia, oltre all’emergenza rifiuti e a quella energetica, "l’emergenza culturale della classe dirigente".
Nessuno di costoro capisce che senza ricerca si va al disastro.
Ma a Berlusconi la ricerca non interessa e Tremonti riduce gli investimenti in ricerca e sviluppo proprio quando dovrebbe raddoppiarli condannandoci all’ostracismo economico, dovrebbe almeno portare gli investimenti alla media europea del 2%, se non riesce a mantenere quel 3% su cui l’Italia si era impegnata a Lisbona.
No, con questo Ministro e queste intenzioni che vanno contro il paese, non si va da nessuna parte. E il peso della recessione cadrà tutto sui lavoratori. La Confindustria non chiederò altro che salari e stipendi più bassi, meno controlli e condizioni peggiori. E lo sciagurato Governo glieli darà
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da un articolo di Angelo Raffaele Meo
ripreso su
MASADA n. 766. 16-8-2008. La vera emergenza e’ la cultura
Messaggi
1. Contro ricerca e innovazione, 18 agosto 2008, 11:30
manifesto più di qualche perplessità su ciò che chiama "gli abusi dei lavoratori a tempo indeterminato"... e su un certo positivismo di fondo... Nadia
2. Contro ricerca e innovazione, 18 agosto 2008, 19:06, di xeni
sono una ex-precaria della Pubblica Amministrazione, dico ex perche’ grazie a leggi e leggine varie sono fuori dal 12 maggio, ormai. speravo in una stabilizzazione quest’anno, ma grazie a Berlusconi, posso continuare a vivere d’aria, da notare pero’ che per le elezioni, mi hanno chiamato subito a lavorare in Comune, pero’ per soli tre mesi, dopo nn servi piu’. Sono sempre piu’amareggiata ed esterrefatta di fronte alle pataccate che vengono fuori ogni giorno dal governo. c’e’ una strisciante lesione dei diritti umani piu’ semplici, vedi la facilita’ per il datore di lavoro di licenziare le lavoratrici in gravidanza, i precari a casa e i vecchi che dovrebbero esssere in pensione continueranno a occupare posti, si favoriscono i "padroni", e i tanto decantati articoli della costituzione? carta straccia o presa per i fondelli? secondo me stiamo andando indietro, e pensare che ci occupiamo della lesione dei diritti umani degli altri paesi, invece di occuparci dei nostri! xeni
3. Contro ricerca e innovazione, 18 agosto 2008, 22:21, di Luca
Articolo inutile, privo di senso realistico, incapace di vedere che la marcia cultura di destra ha il dominio dell’Italia e di tutto il mondo capitalista. Invece di insultare gratuitamente esponenti di sinistra, imparate a criticare voi stessi, incapaci di costituire quella indispensabile UNITA’ fra tutti i movimenti di SINISTRA.
Non capite che solo la SINISTRA UNITA può mettere a tacere questa destra fasulla e ipocrita?!
1. Contro ricerca e innovazione, 19 agosto 2008, 23:25
SINISTRA UNITA per fare che?
Forse da stampella ad un futuro governo retto da PD e UDC?
Ci si unisce per fare qualcosa di sinistra, non per occupare poltrone e salotti!
Va’ bello, va’ da Fava e Vendola e fatti dare una fettina di quella torta che hanno da spartire con chi si sottomette alle regole economiche di ’sto mondo di merda. E mi raccomando, preparati a votare Casini premier tra qualche anno.
Le parole di Viviana sono sacrosante.
2. Contro ricerca e innovazione, 20 agosto 2008, 09:07, di viviana
Caro Luca
troppe cose ci sarebbe da dire, ma, vista la tua forma mentis, mi pare del tutto inutile elencartele.
Chi nasce fascista, muore fascista. Ti compiango. Perché essere nati fascista vuol dire esser nato servo e la propria mente metterla all’ammasso.
Posto un articolo di Tommaso Merlo, non per te, ovviamente, che sei così’ pieno del tuo fanatismo che non credo ci entri altro.
Una domanda: ma se sai già tutto e non sei capace di criticare nulla, che ci vieni a fare su questo sito?
Cordialmente non te lo dico, perché con quelli come te non provo nessuna cordialità. Spero almeno che in tasca te ne venga qualcosa
viviana