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Corruzione in atti giudiziari. Chiesto giudizio per Berlusconi

Publie le venerdì 10 marzo 2006 par Open-Publishing

Corruzione in atti giudiziari. Chiesto giudizio per Berlusconi
di red

La procura di Milano ha presentato la richiesta di rinvio a giudizio per concorso in corruzione in atti giudiziari nei confronti del presidente del Consiglio Silvio Berlusconi e dell’avvocato inglese David Mills, nell’ambito di uno stralcio del procedimento sui diritti tv Mediaset. Lo hanno riferito fonti giudiziarie.

La richiesta, che arriva a un mese dalle elezioni politiche ed è destinata a riaccendere le polemiche su giustizia e politica, è stata inviata all’ufficio del giudice delle indagini preliminari. Il gup Fabio Paparella dovrà fissare un’udienza preliminare che potrebbe essere già a maggio al termine della quale deciderà se accogliere le richieste dei pm o prosciogliere gli imputati.

L’inchiesta, conclusa dai pm Fabio De Pasquale e Alfredo Robledo, sostiene che il presidente del Consiglio nel 1999 mise a disposizione 600.000 dollari all’avvocato Mills - marito separato del ministro della Cultura britannico Tessa Jowell e descritto come l’ideatore dell’architettura delle società del comparto estero del gruppo Fininvest - come ricompensa per non aver rivelato in due processi, in qualità di testimone, le informazioni in suo possesso sulle società estere, che la procura ritiene la «tesoreria occulta» del gruppo.

Sia Berlusconi sia Mills hanno ovviamente respinto le accuse. Berlusconi in una trasmissione tv lunedì sera ha definito l’inchiesta «una storia inventata che dimostra che ci sono giudici organici alla sinistra che inventano storie in periodo di elezioni». Pare tuttavia che i giudici dispongano di documenti che dimostrano il passaggio dei soldi a Mills e anche la testimonianza dello stesso avvocato che conferma i particolari di questa storia.

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