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Corte dei Conti: la corruzione pervade la pubblica amministrazione
Publie le giovedì 12 febbraio 2009 par Open-Publishing1 commento
Corte dei Conti: la corruzione pervade la pubblica amministrazione
di Fulvio Lo Cicero
Si è inaugurato l’anno giudiziario dei giudici contabili. Una relazione dove la denuncia della corruzione e delle inefficienza degli uffici pubblici fotografa una situazione sull’orlo del collasso. Il Presidente della Corte: "Spesa per il federalismo sconosciuta a tutti".
ROMA – Come tutti gli anni, la relazione per l’apertura dell’anno giudiziario della Corte dei Conti fotografa la situazione di sprechi, malversazioni, inefficienza della nostra pubblica amministrazione. Quasi sempre il quadro offerto dal nostro supremo organo giurisdizionale contabile è poco consolante: truffe nel settore sanitario, dei rifiuti, dei contributi europei, opere edilizie mai portate a termine, uso sconsiderato dei prodotti finanziari da parte degli enti locali. Il Procuratore Generale della Corte, Furio Pasqualucci, alla presenza del Presidente della Repubblica e delle massime autorità dello Stato, non ha usato mezzi termini ed ha quantificato il valore delle citazioni in giudizio promosse dal suo ufficio nella ingente cifra di 1,7 miliardi di euro, con 561 sentenze di condanna in primo grado.
Solo le frodi scoperte ai danni dell’Unione europea, ha riferito nella sua relazione Pasqualucci, sono ammontate, nel 2008, a 148 milioni di euro, di cui 61,6 hanno riguardato il settore degli aiuti allo sviluppo regionale. Scendendo nel dettaglio, il Procuratore Generale ha sottolineato che "48 casi per 42,8 milioni di euro riguardano il settore aiuti all’agricoltura con maggiore importo complessivo nella regione Calabria (30,3 milioni); 10 casi per 29,5 milioni di euro si riferiscono al settore del sostegno innovativo e infrastrutturale in agricoltura, di cui il maggiore importo in Abruzzo con 29,9 milioni di euro. Il sostegno sociale e all’occupazione ha registrato 27 denunce per 13,4 milioni di euro con maggiori importi in Lombardia (3,2 milioni di euro) e Liguria (1,4 milioni di euro). Il fondo per la pesca registra 4 segnalazioni per un importo complessivo di 599.000 euro, di cui 476.000 in Toscana".
La Corte dei Conti è il foro dei giudici che maggiormente riesce a illustrare lo stato dell’amministrazione pubblica, dal punto di vista delle risorse impiegate e spese. Se la Cassazione parametra lo stato della giustizia ordinaria, penale e civile, l’Organo di giustizia contabile tutela la legalità dei conti e, dunque, la loro aderenza ai principi sanciti dalla legge. Il quadro disegnato dal Pg è sconfortante.
"Un Paese non di corrotti ma fra i peggiori al mondo", ha desolatamente dichiarato il Presidente Tullio Lazzaro, anche se ha espresso dubbi sull’apparentamento del nostro Paese a quelli africani in materia di corruzione pubblica.
Il Presidente della Corte dei Conti Tullio Lazzaro
"La corruzione ha bisogno di zone d’ombra" ha detto Lazzaro, "quando c’è la luce la corruzione è molto più difficile". Il riferimento è alla vicenda di tangentopoli: ""Quando iniziò il fenomeno una voce autorevole, quella del Ragioniere Generale dello Stato, rilevò che fenomeni di corruzione si erano verificati tutti in Enti che non erano sottoposti al controllo della Corte". Quindi "un maggior controllo fa diminuire il ricorso al codice penale". Sempre sul fenomeno della corruzione Lazzaro spiega che molte sono le iniziative della magistratura contabile: "Ieri abbiamo firmato una convenzione con il ministro per la Funzione pubblica Renato Brunetta per lo scambio continuo di dati e notizie. E proprio stamattina c’é a Vienna una riunione sotto l’egida dell’Onu per studiare come fare meglio".
I giudici possono diventare i più solerti esattori dello Stato. Fra il 2004 e il 2008, ha riferito Lazzaro, la Corte ha fatto incassare allo Stato 34 milioni di euro a fronte dei 220 accertati. Un incasso che, in pochi anni, è risultato triplicato e che diventa di ben 370 milioni se si includono, oltre all’amministrazione centrale, anche gli enti territoriali periferici (Comuni, Province e Regioni).
Il Presidente Lazzaro ha poi sottolineato come sia necessario che, in tema di federalsimo fiscale, le cui linee guida sono già state approvate dal Senato, si faccia chiarezza in termini di costi. Oggi, a cominciare dal ministro dell’economia, nessuno è in grado di quantificare quanto costerà alla collettività il sistema fortemente voluto dalla Lega e in via di introduzione da parte dell’attuale maggioranza. Sembra ovvio asserire, ha detto Lazzaro, che "il Parlamento debba basare le proprie decisioni su dati certi ed obiettivi e la garanzia di ciò, allo stesso Parlamento e ai cittadini, deve essere data dalla Corte attraverso l’esercizio delle sue funzioni e la cui indipendenza è tutelata dalla Costituzione".
Se il Presidente Lazzaro ha evidenziato lo stato generale dei conti pubblici, il Procuratore generale Pasqualucci ha citato alcune delle emergenze che destano maggiori preoccupazioni. Una di queste – forse la più minacciosa – è quella del ricorso ai cosiddetti "nuovi prodotti finanziari", che poi sono i famigerati derivati, da parte di moltissimi enti locali. Questi ultimi, nel corso degli anni, sono stati indotti a "coprirsi" da spese e investimenti tramite contratti di tipo assicurativo che, in realtà, si fondano su vere e proprie scommesse sottostanti. Il ricorso a questi strumenti speculativi non ha risparmiato nemmeno i Comuni più piccoli (Pasqualucci ne ha citato uno, senza fare nomi specifici, che avrebbe perso in pochi mesi più di quattro milioni di euro).
La soluzione potrebbe venire da una rapida approvazione dei decreti attuativi della direttiva europea Mifid per quanto concerne gli enti locali, che ha introdotto rigorosi criteri di accertamento del carattere speculativo delle somme impiegate e, soprattutto, dei soggetti che le promuovono. Le nuove norme, che comunque solo in parte mettono al riparo gli investitori non professionali dai rischi di tali impieghi di capitale, sono già in vigore dal settembre scorso ma inapplicabili agli enti pubblici, proprio per la mancanza dei decreti attuativi.
Messaggi
1. Corte dei Conti: la corruzione pervade la pubblica amministrazione , 12 febbraio 2009, 17:27, di e = mc2
Anticipo quanto sarà sul mio Blog (www.eugualemcalquadrato.ilcannocchiale.it) in data di domani:
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Saturazione
Non so Voi, ma io ne ho i "cabasisi" più che pieni di sentire ogni anno le solite "omelìe" da parte di Organi dello Stato che parlano all’uditorio come se i mali del bel Paese, elencati alle Inaugurazioni varie e/o Convegni o altro di similare, fossero ascrivibili alla platea ed agli "esterni" e non alle loro incapacità operative/gestionali: .....
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