Home > Cortese invito
Lettera aperta
Al Sig. Ministro del Lavoro, della Salute e delle Politiche Sociali, Sen. Maurizio Sacconi
Abbiamo apprezzato la solerzia con la quale Ella ha inviato Ispettori e fatto sottoporre a controlli la casa di cura "La Quiete", in concomitanza ed in relazione al soggiorno colà della ragazza che non c’era più. Perfino i NAS; particolare apprezzatissimo.
Il capello è stato spaccato in quattro, anzi otto - ma che dico - sedici ed oltre parti, alla ricerca dell’anomalia che consentisse alla tanta decantata Libertà di Stato di sopprimere la libertà individuale (deduzione dei maliziosi - non noi - che, come sa, abbondano). E’ stata, in ogni modo, un’iniziativa che ha fatto ben sperare per un controllo a tappeto su tutte le Strutture sanitarie sul territorio nazionale. Presidi della Sanità, pubblici e /o privati, taluni d’eccellenza, ed altri un po’ meno (eufemismo) ove i Pazienti sono trattati non sempre in linea con la civiltà che dovrebbe scaturire nel rapporto Istituzione con il cittadino, in una Nazione all’avanguardia come la nostra.
Sfondo una porta aperta se Le rappresento lo stato di estremo disagio che riscontra l’Ammalato costretto a lunghe attese, prima durante e dopo, il contatto con la Sanità ed è notizia di questi giorni lo stazionamento oltre il lecito nelle anticamere dei Pronto Soccorso, stante la carenza di posti letto anche nella Capitale; non nello sperduto Presidio dell’estrema periferia Nord o Sud d’Italia.
Professionisti d’eccellenza, ove riscontrati, e personale Infermieristico, oltre che Amministrativo e Tecnico, si prodigano a far navigare un vascello che imbarca acqua da tutte le parti ed i controlli languono (leggi la relazione della Corte dei Conti: "I giudici contabili: «Sanità terreno fertile per le truffe); mentre l’attenzione della Politica si è portata e fermata su Udine, "La Quiete".
Dimostri che non è illusione la nostra se riteniamo che i controlli debbano proseguire per far emergere e poi punire il marcio se ed allorché acclarato. Faccia comprendere a tutti i cittadini che sono stati in torto se hanno considerato l’iniziativa di Udine una impuntatura e non un nuovo modus operandi per perseguire ogni anomalia del Settore. Sia duro versus i duri!
Gliene saremo grati, quali utenti della Sanità costretti a vere odissee se bisognosi di cure, non sempre in linea e logisticamente disponibili su tutto o Stivale in pari misura, con lo stato di necessità dell’Ammalato e dei suoi familiari.
Smentisca la quiete dopo la tempesta su "La Quiete"!