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Costituito in Bnl Roma il comitato contro lo scippo del TFR

Publie le lunedì 29 gennaio 2007 par Open-Publishing

Come noto, la scelta riguardante la destinazione del futuro TFR (legge finanziaria) potrà essere comunicata dai colleghi alla BNL dal 1 gennaio 2007 al 30 giugno 2007, come era stato annunciato sin dai mesi scorsi.

Ricordiamo che il TFR accantonato al 31 dicembre 2006 non muterà la propria destinazione e sarà gestito ed utilizzato con le stesse modalità sino ad oggi in vigore.

Quindi a cominciare dal 1 gennaio 2007 tutti i Lavoratori aventi diritto potranno dichiarare la destinazione che intenderanno dare al proprio TFR in maturazione individuando una tra le seguenti possibilità:

 Destinare il TFR in maturazione dal 1.1.07 al Fondo Pensioni BNL tramite dichiarazione da inviare alla Direzione.
 Mantenere il TFR in maturazione dal 1.1.07 presso la BNL che provvederà a versarlo nell’apposito Fondo costituito presso l’INPS anche in questo caso tramite apposita dichiarazione.
 Non esprimere alcun tipo di preferenza verrà considerato SILENZIO /ASSENSO. Superato il 30.6.07 il TFR maturato, in questo caso, dal 1.7.07 verrà versato automaticamente dalla BNL al Fondo Pensioni

E’ opportuno chiarire poi il fatto che la scelta in favore del Fondo Pensioni Bnl o la destinazione automatica allo stesso in caso di silenzio/assenso hanno CARATTERE DEFINITIVO, mentre la scelta di mantenere il TFR presso l’Azienda ( che a sua volta lo verserà al Fondo INPS) può essere revocata ogni anno, permettendo quindi ad ogni inizio di esercizio l’eventuale scelta di destinare il TFR al Fondo Pensioni.

Per i lavoratori assunti dopo il 29.4.1993 in poi, invece, non c’è possibilità di scelta e la destinazione del futuro TFR al Fondo Pensioni è automatica e definitiva.

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Entrando nel merito politico/sociale della riforma, appare evidente come questa legge, preparata dal precedente governo e perfezionata poi da quello attuale anticipandola nei tempi di applicazione, è evidentemente sbilanciata a favore dell’ investimento del futuro Tfr nei Fondi Pensione.

Ci sembra veramente inaccettabile che per una delle scelte bisogna necessariamente scrivere all’ Azienda mentre per l’altra è sufficiente l’incredibile trovata del silenzio/assenso.

Così come altrettanto inaccettabile appare il fatto che l’eventuale scelta a favore dei Fondi Pensione è poi irrevocabile mentre l’altra è revocabile ad ogni inizio di anno.

Al di là di questo, vogliamo ricordare che il rendimento tradizionale e garantito del TFR, pienamente confermato anche col formale passaggio al Fondo INPS, è tutt’altro che trascurabile ; si tratta infatti del 1,5% più il 75% dell’ inflazione, cioè negli ultimi anni, essendo stata l’inflazione mediamente intorno al 2, 5 %, il rendimento del Tfr è stato mediamente del 3,25 %.

Nello stesso periodo, la media di rendimento dei Fondi pensione soltanto nel 2005 ( e forse nel 2006, sul quale mancano ancora però dati certi) ha leggermente superato questa percentuale.

E’ vero che, nel nostro specifico, il Fondo Pensioni Bnl ha avuto negli ultimi anni rendimenti migliori della media degli altri Fondi ma questo è chiaramente dovuto alla vendita di larga parte del patrimonio immobiliare, soprattutto di quello a scopo abitativo, cosa ovviamente non ripetibile per il futuro.

Quindi, anche per controbattere l’interessata campagna pubblicitaria di qualche Organizzazione Sindacale a favore della scelta di destinare il futuro Tfr nel Fondo Pensioni, ci sembra responsabile ricordare ai colleghi che il rendimento del Tfr, depositato presso il Fondo Inps, è garantito per legge nei termini che dicevamo mentre il rendimento dei Fondi Pensione, sempre più anche del nostro, è invece legato all’andamento dei mercati e comunque alle scelte soggettive di chi quei Fondi Pensioni amministra.

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Entrando nel merito poi della gestione del Fondo Pensioni Bnl, pur avendo condiviso la sostanza della trasformazione portata a termine nel 2003 ed anzi avendo notevolmente contribuito alcuni di noi, con un esposto/diffida collettivo, a renderla più garantista possibile per i lavoratori/soci e pur apprezzando gli ulteriori sforzi recenti del Cda del nostro Fondo per rendere minimamente appetibile l’invio del futuro Tfr nelle casse del Fondo medesimo, abbiamo una serie di appunti da fare.

La possibilità, ad esempio, di poter richiedere il 30% del capitale maturato
( cosa possibile d’ora in poi anche per il Tfr tradizionale) senza presentazione di giustificativi appena decisa a fine 2006 dal Cda del Fondo, rischia di essere vanificata o almeno resa assai difficile da una serie di problematiche.

A cominciare dai tempi lunghissimi di erogazione tradizionale degli anticipi al rifiuto di accreditare gli stessi anticipi con valuta 1 Gennaio dell’ anno corrente qualunque sia la data di accredito, come appunto avviene, per chiari motivi fiscali, per i normali anticipi sul Tfr.

Abbiamo poi appreso che gli “zainetti”, al momento, sono aggiornati solo al 31.12.05 e che la Banca non ha ancora versato né il suo 4% di contributi dovuti per l’anno 2006 e nemmeno il 2% di salario che è stato regolarmente trattenuto nelle nostre buste paga mese per mese. E che questo non avverrà prima del mese di Aprile, ma più realisticamente a Maggio o Giugno.

Tutte cose che ci sembrano chiaro indice di una mentalità che chiaramente non ha ancora compreso veramente lo spirito di cambiamento, giusto o sbagliato che sia, insito in questa riforma.

Spirito che spinge ad una equiparazione totale tra i meccanismi tradizionali del Tfr e quelli dei Fondi nei rapporti con i lavoratori/soci, a partire proprio dall’ accesso alle anticipazioni di capitale maturato.

E comunque ci sembra del tutto inaccettabile l’atteggiamento paternalistico/privatistico, a tinte a volte clientelari ed a tratti persino inquisitorie e poliziesche, regolarmente sfoggiato dall’apparato del Fondo Pensioni Bnl e persino da alcuni consiglieri ELETTI DAI LAVORATORI nei confronti dei colleghi che chiedono informazioni sia sugli aspetti pensionistici ed ancora di più sulle possibilità di anticipazioni del capitale maturato.

Tanto il Cda che l’apparato del Fondo, tanto più nel momento in cui aspirerebbero al fatto che i colleghi mettano nelle loro mani altre quote del proprio salario, dovrebbero mettersi in testa che sono AL SERVIZIO DEI LAVORATORI/SOCI e non il contrario e che comunque chi richiede informazioni e/o anticipazioni le sta chiedendo SUI PROPRI SOLDI e non su quelli contenuti nel “forziere privato” di qualche aristocratica istituzione !

Roma 26 Gennaio 2007

COMITATO BNL ROMA CONTRO LO SCIPPO DEL TFR

www.perlapensionepubblica.it

http://www.coordinamentorsu.it/doc/altri2007/2007_0127_vol_comitato.htm