Home > Cpt: la porta degli esclusi
I migranti sono sugheri galleggianti come la terra della Terra. Gocce d’acqua che inventano gli oceani e le lagrime e il sudore e sorgenti e fiumi e laghi che nessuna diga può contenere. Il filo spinato eretto dai nemici dell’umanità e i loro lager sono solo l’impotenza dei vigliacchi. (Menene, poeta sardo)
Francesco Caruso, deputato di Rifondazione Comunista, si è da ieri autorecluso nel Cpt (Centro di permanenza temporaneo) di Crotone.Ha voluto in prima persona assistere allo scempio di queste prigioni in cui diritto e dignità umana diventano espressioni dimenticate.
Mura di cinta e fili spinati rappresentano la memoria collettiva della divisione, simboleggiano silenziosamente che la democrazia e il diritto sono riconosciuti unilateralmente, ben circoscritti, a protezione di chi detiene la superiorità economica. A protezione dell’oligarchia "benpensante" . E se il fato ha voluto tu nascessi altrove, o scappassi da un luogo di morte e distruzione, o se cercassi solo una mera dignitosa sopravvivenza, la prigione del cpt non fa differenze. Questi uomini e donne convivono con il dramma. Alla ricerca di un mondo migliore.
I Cpt sono stati istituiti nel 1998 dalla legge Turco-Napolitano e riconfermati dalla Bossi-Fini. La loro finalità sarebbe quella di identificare gli stranieri intercettati sul territorio italiano privi di regolare permesso di soggiorno in vista del rimpatrio in un tempo massimo di 60 giorni. La normativa italiana riguardo ai flussi migratori individua almeno quattro tipi di centri per migranti: i centri di permanenza temporanea e assistenza, i centri d’identificazione, i centri temporanei di accoglienza e quelli di prima accolgienza. Ma accade spesso che la confusione sia sistematica, tanto che il tempo che molti sono costretti a passarci dentro risulta simile ad un periodo detentivo vero e proprio. Una sorta di contenitore che ferma l’afflusso, ma senza una base legale chiara.Tra i migranti vi sono uomini e donne, intere famiglie in cerca di una vita migliore. Bambini già adulti in fuga verso un ignoto mondo ovattato, percepito solo attraverso lo schermo televisivo.
Troppo bello per essere vero...
Secondo il diritto internazionale la detenzione di minori migranti dovrebbe essere un provvedimento specifico ed estremo, proprio per garantire un’età vulnerabile. Ma nei cpt italiani non c’è una adeguata trasparenza riguardo la presenza dei minori. Otre al fattore umano vi è anche un diritto importantissimo che viene negato: il diritto internazionale del non respingimento.
Negli ultimi anni sono circa 80.000 le persone che hanno raggiunto le nostre coste via mare. Un rapporto di Amnesty International del febbraio 2006 denuncia la sorte di alcuni dei migranti detenuti, all’arrivo in Italia, nei vari centri preposti: che siano in nuclei familiari o che viaggino da soli non restano loro tracce. Sono tanti coloro che cercano, per mille ragioni drammatiche, una via di fuga dal proprio paese di origine e scelgono l’Italia come meta. Questo viaggio nella speranza apre possibilità immaginarie, ma nella maggior parte dei casi l’ allargamento dei diritti fondamentali non diventà realtà.
Resta il fatto che da quando i cpt sono divenuti operativi si sono moltiplicate le denunce per gravi violazioni dei diritti umani e della dignità della persona, soprattutto legate alle strutture di accoglienza, all’assistenza sanitaria e al diritto d’asilo. Nonostante le molte battaglie portate avanti, i cpt restano ancora piantati nel terreno. Sono la conferma che la possibilità di essere cittadini del mondo è di pochi eletti.
La battaglia di Caruso non è solo un rocambolesco atto di sensazionalismo gratutito, ma una lotta non violenta concreta per affermare un nuovo modo di rapportarsi con la diversità. La comprensione.
Il perseguimento di una giustizia universale che riconosca a priori l’essere umano come l’elemento fondante di tutte le società.
Messaggi
1. Cpt: la porta degli esclusi , 14 dicembre 2006, 19:10
Continuate a scrivere fiumi di inchiostro per dire che i cpt vanno chiusi, che al loro interno non si rispettano i diritti umani eccetera eccetera. Ma nessuno mi ha ancora spiegato COME fare ad indentificare immigrati clandestini senza un posto dove tenerli temporaneamente. E’ impensabile dire: tu sei un immigrato clandestino, bene, vai pure; verifico le tue credenziali e ci rivediamo fra una settimana.
Forse anzichè chiudere i cpt bisognerebbe fare in modo che al loro interno vengano rispettati i diritti delle persone. Non si risolve un problema creandone un altro. Come far uscire i delinquenti se le carceri sono piene: era così difficile creare nuovi istituti di detenzione???
gio