Criminalizzazione della sinistra che lotta.

CRIMINALIZZAZIONE DELLA SINISTRA CHE LOTTA
Dopo giorni e giorni in cui i quotidiani asserviti politicamente e non solo, al governo Berlusconi, hanno iniziato una vera e propria opera di criminalizzazione dei settori della sinistra di classe che portano avanti le occupazioni di spazi sociali e casa vuote, arrivano gli amari frutti proposti, che definire o.g.m. pare poca cosa. Il tentativo di montare una campagna legalitarista di nome e criminalizzatrice di fatto va avanti più spedito,che mai. Dopo i tentativi di intervento repressivo al Regina Elena e a Via Salaria, situazioni dell’emergenza casa a Roma, oggi 14 settembre si è cercato di sgomberare il centro sociale "macchia rossa", tentativo respinto al carissimo prezzo di ben 5 arresti, tra i resistenti. Il tutto condito con il cercare di montare voci grossolane su un presunto racket degli occupanti, dove a dire di biforcuti di mestiere si chiederebbero veri e propri pizzi, e si imporrebbe a persone di partecipare a manifestazioni.
Ora chiunque abbia partecipato ad occupazioni autogestite sa di sicuro che si aprono casse di resistenza economica, con vere e proprie collette e si cerca di avere il massimo della partecipazione a sit-in e manifestazioni. Facile quindi fantasticheggiare di racket estorsivi, di forzature a manifestare e altre corbellerie similari. Il tutto serve in realtà a criminalizzare i movimenti di occupazione più combattivi, che propagandano in prima persona conflitto e operano a Roma contro la rassegnazione ed il solito ricorrere a politiche di raccomandazione per risolvere il proprio problema di casa, questo sì, vero e proprio malcostume criminale. Non è casuale che in questo contesto ben orchestrato da giornali del centro-destra il sindaco della Capitale Gianni Alemanno abbia dichiarato in giornata:" gravi fatti avvengono nelle occupazioni ed emergerebbe il caso di persone costrette a pagare un affitto e a partecipare a manifestazioni e altre tra cui extracomunitari, aggredite e malmenate perché non pagavano questi veri e propri pizzi che venivano richiesti". Il tentativo di montare un caso giudiziario in cui seppellire le lotte per la casa è chiaro, e si punta a propinare anni di carcere, criminalizzazione del dissenso, ricorso a costosi avvocati, insomma si cerca di far tacere chi oggi è in realtà fuori dal coro.
E’ per questo motivo,che la rdb-asia chiama alla massima solidarietà con cui difendersi da congetture e caccia alle streghe. Il tam,tam, solidale è partito, conscio, che questo tentativo di criminalizzazione è solo il primo di una prossima lunga serie e che il passo dai centri sociali alle case occupate, e poi alle fabbriche, e poi ad ogni seria opposizione, è assai breve. Vale la pena di non girarsi dall’altra parte e partecipare in prima persona a smontare teoremi utili a chi capisce che la situazione data in una Roma bollente emergenza dai propri pori, si sta facendo calda. L’autunno che verrà, si sta cercando di imprigionarlo, urge renderlo libero di esprimersi, ma questo al Campidoglio è visto con orrore. Andasse a finire che la Roma della vittoria delle destre è già entrata in crisi? E che si devono già inventare fantasmi ?
Enrico Biso