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Crisi;il capro espiatorio della "speculazione finanziaria"

Publie le giovedì 2 ottobre 2008 par Open-Publishing

"Libero mercato":chi paga?

I media hanno trovato un (finto) colpevole della crisi da dare in pasto all’opinione pubblica ; la speculazione finanziaria.
Era prevedibile,perchè bisognava spostare l’attenzione dal cuore del sistema produttivo,il vero responsabile del crollo di queste settimane.
Fatto è che la speculazione finanziaria,i trader cattivi e i controlli fantasma sulle azioni degli intermediari,sono in realtà una diretta emanazione del sistema stesso.
Fingere che siano corpi estranei o escrescenze malate è patetico quanto falso. Detto daglle stesse istituzioni che dopo casi come Enron dicevano "Mai più una cosa così!Adessso controlli strettissimi!".Li avete visti i controli?Pensare di mettere le briglie alla fame di soldi è un’illusione da bambini.
La creazione di soldi da soldi non è un corpo estraneo ma invece un modo centrale di procurarsi soldi da parte di questo sistema,ed è stata promossa e incoraggiata da tutti,intenzionalmente,per anni e anni.
Le menzogne che adesso tutti accampano chiedendo la testa degli "speculatori" e le manette per qualche agenzia di rating,serve a far dimenticare che la bolla dei subprime scoppiata sulla corsa all’aumento del valore della casa negli USA,è la stessa che tutti i ministri,gli economisti e quant’altro ,hanno benedetto e alimentato per anni.
Esemplari in questo senso le dichiarazioni del ministro italiano Brunetta,ieri sera alla trasmissione "Porta a Porta".
Brunetta ha affermato che il settore del mattone è stato provvidenziale e che negli USA ha sostenuto per 10 anni consecutivi una crescita del 5% del PIL,tirandosi dietro tutta l’economia.
E quindi banche,costruttori,indotto,finanza,e tutti quanti hanno avviato la catena da cui tutti si abbeveravano di soldi.
Adesso che la cosa inizia a far male a troppi,ritirano la mano.
Troppo comoda.
Non gli crediamo,mentono adesso come mentivano prima.
Un sistema di produzione che pensa solo al massimo realizzo monetario porta periodicamente alla rovina.
Finchè si ragiona in termini di aumento di PIL e di guadagni e non di benefici diffusi,un’economia siffatta è destinata a produrre escrescenze tipo i crolli azionari,i sequestri delle case,le guerre per procurarsi le materie prime a pochi soldi ( qualcuno pensa ancora che la guerra dell’Iraq sia un’escrescenza diversa dalla bolla dei subprime?),e molti altri danni al genere umano.
La ricchezza concentrata (dei pochi) procura calamità e povertà diffusa (dei molti),prima causando i guai,poi comprandosi i giornali , le tv e i giornalisti per far credere alle persone che la colpa sia dei monelli poco virtuosi.

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