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Dare continuità al conflitto !
Bush II ha pronunciato il suo programma , la difesa della democrazia e della libertà dell’America passa attraverso l’espansione e la generalizzazione della democrazia nel mondo: il Bene deve combattere il Male .
Fuori dalle metafore della propaganda , l’accumulazione capitalistica Usa passa attraverso la disponibilità dei paesi periferici all’apertura degli investimenti, dei finanziamenti , dell’importazione di materie prime ed esportazioni di tecnologia matura infatti il neo-liberismo è la esplicita necessità di procedere ad un’ integrazione del mercato mondiale dove il dollaro è la moneta corrente Democratico è chi apre alle multinazionali e banche , può essere un regime teocratico feudale come l’Arabia-saudita o un regime fascista, come era Pinochet , ma la sua disponibilità alla crescita della libertà ( di commercio delle merci USA) e della democrazia (delle multinazionali ) lo rende ben accetto. Diversamente i gruppi troppo autarchici ed indipendenti sono ostacolo da rimuovere ..
Un ‘ economia la cui crescita è stata legata alla bolla speculativa azionaria degli anni 90 e alla odierna bolla immobiliare, alle rendite finanziare deve gestirsi come centro dell’impero a cui tutti devono un contributo .
Infatti nessun paese potrebbe permettersi il doppio deficit della bilancia dei pagamenti e del bilancio statale nell’entità odierna, senza essere messo in quarantena dagli organismi internazionali e il tentativo di invertire la tendenza ,con un ridimensionamento pilotato del dollaro, non sembra , in tempi brevi, capace d’effetto, anzì potrebbe inestare situazioni indesiderate nella composizione delle valute di riserva anche nelle fedelissime Banche centrali cinesi e giapponesi .
Solo dimostrandosi capaci di disporre ed esercitare il monopolio della violenza militare su scala mondiale gli Usa possono rinviare il processo di decadenza e in questa fase "la guerra permanente" è il terreno per perpetuarsi come centro dell’impero garantendo la rendita che il "dispotismo" del dollaro rende possibile .
La vittoria di Bush non può essere trovata solo nei temi religiosi tradizionalisti, ma nel coagulo d’interessi economici "forti" (multinazionali,banche) e nel garantire i consumi dello stile di vita americano del ceto medio proprietario. Questo dà consenso interno all’ingerenza pacifica negli affari d’altri paesi dal Venezuela , con il tentativo di esautorare Chavez , al l’Ucraina, la supposta rivoluzione "arancione,"e nell’individuare i prossimi nemici da combattere..
Sempre che le sabbie mobili dell’Iraq non abbiano un effetto dissuasivo delle ipotesi d’ingerenze militari . Del resto la resistenza irakena, che non è quella terrorista wahabita, ha già ridimensionato lo schema semplicistico con cui è stata affrontata l’invasione, e la soluzione elettorale, la democrazia blindata, prescindendo dall’ipotesi se abbiano votato il 70
%, o il 50%, può essere l’ennesima debace americana nell’area , rilanciando il ruolo degli scitii e di al Sistani come nuovo Khomeini .
Berlusconi scimmiotta la lotta del bene contro il male, pure comunista, per aver a disposizione un ampio ventaglio di predecessori ,da Bush a Reagan, a cui ispirarsi liberamente e di cui utilizzare stratagemmi e temi durante la campagna elettorale che durerà anni.
Il taglio delle tasse è un’azione propagandista , visto i pochi euro che spuntano nelle buste paghe dei lavoratori, rese striminzite da 10 anni di politica concertativa e di inflazione programmata, ma è solo l’inizio , basta dare fiducia , altre legislature e vedrete cosa si può fare se la congiuntura migliora. Intanto si fa strada il principio che le tasse vanno ridotte a tutti e non solo ai salariati
e le spese sociale devono essere ridotte ( a chi capita, capita ) l’importante è che tutti siano insoddisfatti, ma nessuno si mobiliti come i forestali calabresi .
Sembra che il ceto politico di entrambi gli schieramenti sia teso, da mesi, a smorzare ogni manifestazione e tensione sociale Da parte di chi governa si dilaziona ogni scelta troppo apertamente impopolare, dall’altra si frena ogni tentativo a trovare negli scioperi e nei cortei un modo per rilanciare quel forte movimento sociale che solo mesi fa vedeva protagonisti soggetti sociali e giovanili
L’Ulivo mentre è occupato a definire organigrammi, schemi, primarie varie , trova ogni occasione per dividersi tranne nel ritenere dannoso e controproducente la presenza di significative mobilitazioni sociali. Indubbiamente un opposizione che già da tempo ha attratto i poteri "forti"(Confindustria, banche, finanza , Vaticano) è profondamente condizionata negli aspetti programmatici, già prima di definire il Programma, e, considerando la propensione liberista moderata dei governi passati di Centro-sinistra , è già premonitrice di quello che ci si può aspettare da una vittoria elettorale nella politica economica e sociale
Così l’opposizione alla finanziaria è stata sbrigativamente ristretta ad uno sciopero di 4 ore, il minimo , e subito archiviata nella ritrovata collaborazione della Cisl, Uil (archiviato il Patto per l’Italia) con la Cgil che rinuncia al passato "movimentista ".dei mesi scorsi
Certo resistono i metalmeccanici la cui richiesta salariale, più di 100 euro, segnala un timidissimo tentativo di contrastare il potere d’acquisto perso dai salari in questi anni.
Ugualmente nel movimento contro la guerra , tutto tace. Nessuna iniziativa ,nemmeno il tentativo di incontri ,convegni come se la situazione Irakena fosse pacifica . L’attivismo della componente maggioritaria e del suo ceto politico-organizzativo (Arci, Manifesto, Non-violenti vari ) completamente dissolto. ed evaporato per non disturbare i manovratori della grande Politica ( Prodi, D’Alema e c).
Ma esiste la contro tendenza.
Un gravissimo incidente ferroviario a Crevalcore, sulla Bologna-Verona, 17 morti, mette in evidenza, per l’ennesima volta, l’effetto che la privatizzazione ha sui servizi pubblici nel loro ulteriore degrado e nell’incremento dell’insicurezza e la risposta sindacale confederale sono ben 10 minuti di sciopero.
In seguito a questi episodi si coagulano , dopo anni di proteste,di denunce e licenziamenti, un ampio attivismo di base, dei delegati sindacali e delle RLS , che attuano e impongono , alla Commissione di garanzia , uno sciopero vero, ampliamente partecipato ( aderiscono ufficialmente solo CUB e SULT) e pienamente sostenuto dall’utenza. Costringendo i sindacati confederali ad un successivo sciopero nel settore per recuperare credibilità , ma anche suscitando forme di protesta e di azione diretta dei pendolari, stanchi delle disfunzioni varie, con blocchi delle stazioni e autoriduzioni del biglietto sempre più estese.
Questo dimostra come l’autonomia e l’autorganizzazione di classe può essere assopita , mai rimossa e che la tregua sociale è una situazione momentanea e contingente e che solo l’assenza di reti organizzate e di obiettivi definiti e aggreganti, che abbiano una progettualità e una capacità di generalizzazione ( da sindacato di classe), ostacoli la crescita di movimenti di opposizione sociale vasti e radicati.
Movimento d’opposizione che è l’esatto contrario di primarie, di Camere di consultazioni di quotidiani ,da dibattiti sulla non-violenza ,da sedi istituzionali come troppi nell’area della sinistra detta radicale dimenticano.
Movimento di opposizione che non può essere stimolato con l’altezzosità della " linea corretta "da propagandare con la chiarezza e la coerenza dei " puri" che spesso aleggia in settori militanti e sindacali combattivi e da azioni esemplari come le attuali forme di autoriduzioni , troppo spettacolari e di ceto politico per suscitare effetti catalizzatori.
E’ nella costruzione di momenti di opposizione e di aggregazione partendo dai posti di lavoro e dal sociale che riannodi la rete dei compagni ,dispersi in organizzazioni diverse, spesso " liberi battitori ",.in percorsi associativi e assembleari che evidenzino quello che unisce e che si contrapponga alle controriforme dilaganti . In questa fase il principale compito dei comunisti libertari .è quello di essere stimolo per una ricomposizione e aggregazione delle aree sociali combattive e su questo progetto vanno riannodati rapporti, costruito reti, approfondite le elaborazioni E in questo senso sarebbe auspicabile la massima partecipazione e caratterizzazione degli anarchici alla giornata mondiale contro la guerra per il 19 marzo e alla contemporanea manifestazione contro l’Europa liberista e contro la direttiva Bolkestein a Bruxelles.
da "Comunismo libertario" Febbraio 2005




