Home > DI MAMME CE N’E’ UNA SOLA......DI VELTRONI UN FOTTIO!
DI MAMME CE N’E’ UNA SOLA......DI VELTRONI UN FOTTIO!
Publie le martedì 26 febbraio 2008 par Open-Publishinghttp://www.ilmessaggero.it/articolo.php?id=19451&sez=HOME_ROMA
Prima di parlare dell’abbraccio fatale è d’obbligo fare alcune considerazioni sulla campagna elettorale in corso.
E’ vero ogni campagna elettorale è sotto il segno dell’indecenza, ve ne sono alcune ,però, particolarmente indecenti; del resto quando non si riesce ad ottenere la quadratura del cerchio si ricorre ad ogni mezzo.
Io davo per scontato che sarebbe ritornata la promessa di "rimettere la scala mobile", di "diminuire le tasse", di "risolvere il problema
precariato", "le morti bianche" e tutta la solita tiritera di promesse da campagna elettorale, più naturalmente la ciliegina sulla torta di feti e
"difesa della vita" , la solita operazione antiterrorismo spettacolare nonché il fattaccio di turno per pompare la "sicurezza" e così via.
A proposito di morti di lavoro avete notato la pubblicità "progresso" sull’"argomento"?
E’ basata su una moneta con una croce su una faccia e un casco sull’altra faccia della moneta stessa:
la moneta viene lanciata come quando si fa la conta e la frase è " scegli la testa" o qualcosa del genere; ora siccome ogni spot è studiato da uno staff di esperti è curioso notare che sia stata messa su una campagna del genere che evidenzia la casualità di salvarsi la testa, e potevano mettere
direttamente l’estrazione del lotto! In effetti non potevano metterla perché la casualità in questo caso è demandata ad una scelta fittizia.
Voglio dire che ormai apertamente dicono che tutto è lasciato al caso, tanto per parlare di indecenza diffusa. Del resto i morti di lavoro sono destinati a fare notizia per un po’ di tempo con la conta reiterata giornaliera, finché... "il resto è silenzio".
Continuando a parlare di indecenze elettorali non posso non costatare, però, come la campagna elettorale del pio Veltroni esageri in indecenza, in
confronto le mamme defunte di Berlusconi e Fini che sorridono dal cielo sono delle monellate!
Due cose mi hanno colpito in maniera particolare, la strumentalizzazione di una bambina violentata da un pedofilo che aveva riottenuto il posto di
insegnante, ed ora la strumentalizzazione di madre.
Che per ottenere voti in campagna elettorale si strumentalizzino bambini e madri la dice lunga su quanto tengano in conto le vite umane costoro, tutti, in diverse modi e per versanti diversi: chi strumentalizza i feti e chi i bambini più grandi e le mamme..
Ma torniamo allo spettacolare abbraccio: lì si doveva arrivare e se ci si arriva in campagna elettorale tanto meglio.
Giacché questa storia della pacificazione nazionale, de" i morti di tutte le parti sono tutti uguali "va avanti da parecchio tempo: dalle sconcezze su l’attentato di via Rasella al tormentone sulle foibe, arrivando alla fine a sancire che Pinelli di nuovo è morto "per malore attivo".
La riscrittura della storia dei conflitti e delle mattanze legate ai conflitti non è una questione
solo nazionale: basta pensare al Cile dove Pinochet ormai è un povero vecchio, o all’Argentina in cui le madri dei desparesidos ancora stanno a cercare i corpi dei cadaveri dei loro figli oppure ai nativi australiani che
bambini venivano venduti ai bianchi.
Tanto per fermarsi a tempi storicamente recenti.
Questo per dire che la storia non è una scienza esatta, è, appunto, storia, affabulazione quindi, e ce ne sono sempre due c’è la storia e c’è la STORIA:
quella di chi sta al potere, la storia e quella di chi si ribella al potere, la STORIA;
quella di chi ha vinto, la storia e quella di chi ha perso la STORIA.
E che i rivoluzionari e la classe in Italia, visto che di un evento italiano parlo, hanno perso è un dato
di fatto.
Abbiamo perso perché ci hanno ammazzato, ci hanno massacrato, ci hanno arrestato e tanti ci hanno tradito per fare il vuoto intorno a noi.
ABBIAMO PERSO PERCHE’ METTEVAMO PAURA AL CAPITALE.
QUI ORGOGLIOSAMENTE RIVENDICO CHE FACEVAMO PAURA AI POTENTI E AI LORO SERVI.
La classe ha perso perché FACEVA PAURA ANCHE LEI, ANZI SOPRATUTTO LEI, PERCHE’ ERA LA CLASSE DI VOGLIAMO TUTTO E DI PADRONE PER TE FINISCE MALE
ERA LA CLASSE CHE VOLEVA AGIRE IN PROPRIO SENZA DELEGHE E SENZA SINDACATI
e anche lei è stata massacrata, frammentata, tradita, incarcerata al vita col lavoro coatto dalle tante catalogazioni ed ora, per ora, pare, pare, che non le resti altro che crepare di lavoro e di non lavoro.
E insieme a noi e alla classe hanno perso anche quelli che non si sentivano e non si sentono coinvolti, quelli che stanno sempre a guardare le pantere che di mordono il sedere, e che oggi si trovano con la monnezza, diciamo così, fino al collo e che magari hanno un sussulto per Celentano, Grillo, Fiorello e il saltimbanco di turno.Che abbiano perso loro conta poco, anche se rompono tanto!
Dette queste parole chiare, fatta questa rivendicazione, riporto qui dei link, visto che siamo
in rete, per ricordare chi era Valerio Verbano.
per dire quale è LA NOSTRA STORIA
il primo è quello che mi piace di più, il più partecipato che da anche il clima di empatia, di partecipazione, di tenerezza e forza di quegli anni.
http://it.geocities.com/memoriadiclasse/personaggi/valerioverbano.htm
il secondo che da alcuni elementi che possono esser utili a chi di quegli anni non sa nulla.
http://www.senzasoste.it/per-non-dimenticare/valerio-verbano-28-anni-dalla-morte-per-mano-fas-2.html
Perché di fatto ora ci troviamo con una generazione che ascolta solo la storia dei vincitori.
E allora senza remore rivendichiamo la nostra STORIA perché di battaglie se ne perdono tante, ma quella che conta è la guerra finale, e quella di certo la vinceremo.
PAGHERANNO CARO
PAGHERANNO TUTTO
vittoria
L’Avamposto degli Incompatibili
www.controappunto.org