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DICHIARAZIONE SPONTANEA RESA DA UN EX-POLIZIOTTO AD UNA RADIO ROMANA...

Publie le sabato 24 novembre 2007 par Open-Publishing
4 commenti

*DICHIARAZIONE SPONTANEA RESA DA UN EX-POLIZIOTTO AD UNA RADIO ROMANA....*

"Da quanto tempo non è più in servizio?"

CIRCA UN ANNO.

"Ci racconti il motivo del suo intervento"

"HO 43 ANNI,HO PRESTATO SERVIZIO PER CIRCA 11 ANNI ,AL TERMINE DEI QUALI HO DECISO DI CONGEDARMI IN MANIERA SPONTANEA,MA INDOTTO DA FATTI PERSONALI CAUSATI DA MIEI SUPERIORI,RELATIVAMENTE ALLA NON CONFORMITA’ DEL MIO ADEGUARMI A DIRETTIVE CHE RITENEVO ECCESSIVE"

"Ci racconti cosa le è successo..."

"NON VOGLIO ANDARE OLTRE QUESTA TESTIMONIANZA,PERCHè DI COSE DA DIRE NE HO ANCORA MOLTE.MA A DISTANZA DI UN ANNO DAL MIO CONGEDO...TEMO ANCORA DI ESSERE VITTIMA DI RITORSIONI.SEMBRA ASSURDO,MA VI GARANTISCO CHE è COSI.HO UN MOGLIE E 2 FIGLI,CERCATE DI CAPIRMI..."

"Si rende conto che nonostante la voce camuffata (su richiesta ESPLICITA dell’ex poliziotto) potrebbero esserci enti istituzionali ad ascoltare la sua voce?"

"SI, ED HO PAURA.MA DOPO QUELLO CHE è SUCCESSO A QUEL POVERO RAGAZZO SULL’AUTOSTRADA(GABRIELE,NDR)NON POSSO NASCONDERMI IN ETERNO.FORSE ALTRI SEGUIRANNO IL MIO ESEMPIO.."

"Ok,ci racconti..."

"IO PRESTAVO SERVIZIO A TORINO,FACEVO SPESSO LE SCORTE AI TIFOSI.IN OCCASIONE DELLA FINALE DI CHAMPIONS CHE LA JUVENTUS VINSE ALL’OLIMPICO FUI POSTO IN SERVIZIO AL TRENO.
DURANTE IL BRIEFING DEL PERSONALE PRE-PARTENZA IL COMANDANTE DEL REPARTO CI ORDINO’,UNA VOLTA SALITI,DI STIPARE I TIFOSI IN VAGONI CONTIGUI E NON FARLI USCIRE DI LI.UNA VOLTA PARTITI,MASSACRARLI DI BOTTE.PRESTANDO ATTENZIONE A CHI AVESSE TELECAMERE O FOTOCAMERE.REQUISIRLE E FARLE SPARIRE."

"Massacrare di botte tifosi senza motivo?"

"SI.QUESTO,CI FU DETTO,PER "AMMORBIDIRLI" PREVENTIVAMENTE".HO VISTO COLLEGHI COLPIRE RAGAZZI DI 18-20 ANNI ALLO STERNO CON I TACCHI DEGLI ANFIBI,ALTRI SCARDINARE I PORTACENERE DELLE FERROVIE DELLO STATO E CON GLI STESSI COLPIRE A PUGNI IN VOLTO I RAGAZZI. MANGANELLATE SENZA MOTIVO SU RAGAZZE,PADRI DI FAMIGLIA.SCENE AGGHIACCIANTI.RIMASI PARALIZZATO.E COINVOLTO ANCH’IO NEL TEMA DI REPRESSIONE DAI MIEI STESSI COLLEGHI,PERCHè NON PICCHIAVO NESSUNO..."

"Continui..."

"DURANTE IL VIAGGIO DI RITORNO,ALLA STAZIONE OSTIENSE,MI PARE...I TIFOSI,STANCHI DELLE BOTTE E DEI TRATTAMENTI RICEVUTI,SCESERO DAL TRENO E INIZIARONO A TIRARCI DENTRO DI TUTTO.IO RIMASI INCASTRATO IN UN’AREA DI COLLEGAMENTO TRA DUE VAGONI...INSIEME A DEI RAGAZZI DI CASELLE CON LA SCIARPA BIANCONERA.MI PRESERO SOTTOBRACCIO E CERCANDO DI RIPARARSI MI TRASCINARONO CON LORO,DICENDOMI"STIA TRANQUILLO ,VOGLIAMO AIUTARLA".E FU COSI’.FUI COLPITO DA UNA GROSS PIETRA ALLA GAMBA,UNO DEI RAGAZZI RIUSCI’ AD APRIRE UNO SCOMPARTIMENTO E MI ADAGIO’ SUL SEDILE,ANDANDO A CERCARE DELL’ACQUA.LO VIDI SOMMERSO DI COLPI DA PARTE DI DUE COLLEGHI NON APPENA VARCO’ LA SOGLIA DELLO SCOMPARTIMENTO.E’ UNA SCENA CHE NON DIMENTICHERO’ MAI..."

"Ci scusi,perchè ha atteso tutto questo tempo?"

"GLIE L’HO GIA’ DETTO.SONO UN PADRE DI FAMIGLIA,DUE FIGLI...ORA FACCIO IL PANETTIERE PER CAMPARE.MA HO ANCORA PAURA.COME NE AVEVO CON LA DIVISA ADDOSSO.MA NON DEI TIFOSI.AVEVO PAURA DEI COLLEGHI CHE SAPEVANO DI ME,UNO CHE NON ANDAVA A MASSACRARE LA GENTE SENZA MOTIVO.E NE HO ANCORA..."

Messaggi

  • Il mondo è pieno di persone animate da risentimento verso l’amministrazione che hanno lasciato (magari per motivi niente affatto onorevoli), e afferrano ogni motivo per cercare di regolare i conti, di conseguenza inviterei ad accogliere con un minimo di prudenza testimonianze del genere.

    Dopodiché, se eliminate tutti gli elementi di contesto e li sostituite con Largo Tolemaide o la Scuola Diaz i conti tornano alla perfezione.

    Gianluca

    • Anch’io prenderei con le molle queste dichiarazioni, ma resta il fatto, che dopo i fatti di Genova, le affermazioni dell’ex poliziotto non sono certamente fantascienza e potrebbero essere senz’altro credibili !!

      Ho un parente nella Polizia e mi confermava che talvolta avvengono davvero intimidazioni nei confronti degli agenti più timidi o che manifestano scarso spirito di corpo (leggi omertà !!) .

      MaxVinella

    • E’ una logica "militare" sempre più amerikana ....

      Ricordate il film "Serpico" ? Chi, dentro i corpi dello stato, si oppone a certe pratiche, diventa automaticamente un "infame", pari pari come nella malavita organizzata.

      E il principale fautore di queste logiche è stato alla fin fine proprio De Gennaro, l’ "eroe" della lotta antimafia, quello che ha catturato Totò Riina .... a dimostrazione che il principio, spesso abusato in mancanza di meglio anche a sinistra, di "legalità", di per sè non garantisce nulla ....soprattutto in un Paese dove il codice penale in vigore è ancora quello fascista del 1942 ..... bisognerebbe invece parlare di "giustizia", sociale e non, tutto un altro concetto ......

      Comunque la testimonianza, peraltro fatta ad una radio "commerciale" ( quindi non di movimento e nemmeno vicina a gruppi ultras ) è credibile ... hanno chiamato anche ragazzi coinvolti nel pestaggio raccontato dall’ ex poliziotto confermandone in pieno la versione ...

      E comunque non è stata una telefonata "anonima" durante un filo diretto, i responsabili della radio sanno chi è la persona, l’intervista è stata realizzata in studio con la voce criptata .....

      E questo conferma, senza volere riaprire polemiche, che gli stadi e tutto quello che gli ruota intorno sono veramente stati il teatro delle prove generali di quello che è poi successo a Napoli e Genova ... i reparti di polizia sono gli stessi ... ed i capi, poi tutti promossi ( in gran parte da questo governo, l’ultima promozione, mi sembra di un certo Lipperi, è degli scorsi giorni) anche ......

      La cosa è veramente inquietante e dovrebbe far passare del tutto in secondo piano il giudizio, più o meno schematico e "manicheo", sul cosiddetto universo ultras.

      I giochi sono molto più "alti" e pesanti ......

      K.

    • "Ho parlato con il capo
      devo fare marcia indietro"

      di MASSIMO CALANDRI

      GENOVA - "Ho parlato con il capo. Devo fare marcia indietro". Siamo alla fine dell’aprile scorso. Francesco Colucci, già questore di Genova, tra poco testimonierà nel processo per il blitz della polizia nella scuola Diaz, durante il G8. Il "capo" cui fa riferimento sarebbe Gianni De Gennaro, allora numero uno della polizia italiana: che la procura di Genova vuole processare per "induzione alla falsa testimonianza". Di Colucci, appunto.

      Il funzionario è al cellulare con Spartaco Mortola, imputato nello stesso procedimento. I due non sanno di essere intercettati: i magistrati hanno infatti aperto un’altra inchiesta, dopo la misteriosa sparizione delle bottiglie molotov che erano state falsamente attribuite ai no-global arrestati.

      Colucci viene registrato in almeno due occasioni: nell’altra ammette di aver letto le dichiarazioni che a suo tempo De Gennaro aveva reso sulla sciagurata operazione del luglio 2001. "Devo modificare quello che avevo già detto", spiega il questore al suo interlocutore. Tutto ruota intorno alla presenza nella scuola, al termine dell’intervento, di Roberto Sgalla, responsabile delle pubbliche relazioni per la Polizia di Stato. Colucci aveva in precedenza giurato che De Gennaro gli aveva detto di avvertire Sgalla e inviarlo alla Diaz.

      Secondo gli inquirenti, questo dimostrerebbe che anche i massimi vertici dell’Interno erano perfettamente a conoscenza di quanto era accaduto nell’istituto (per quel blitz sono sotto processo 29 tra agenti e super-poliziotti). Ma chiamato a testimoniare in aula - e dopo la telefonata intercettata -, il questore cambierà versione: "Sono stato io, di mia iniziativa, a chiamare Sgalla". Per gli inquirenti sarebbe stato lo stesso De Gennaro ad indurlo al "ripensamento".

      Le intercettazioni telefoniche fanno parte del fascicolo aperto dalla procura genovese nei confronti di De Gennaro, Colucci e Mortola. In questi giorni ai tre sono stati notificati gli avvisi di conclusione delle indagini preliminari. Hanno venti giorni di tempo per presentare memorie difensive, nuovi elementi o farsi interrogare. trascorso questo periodo la procura potrà chiederne il rinvio a giudizio.

      (26 novembre 2007) DA "REPUBBLICA"