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DILIBERTO, SITUAZIONE DI ALLARME GOLPE
Publie le sabato 15 aprile 2006 par Open-Publishing3 commenti
Roma, 20:00 15.4.06
ELEZIONI: DILIBERTO, SITUAZIONE DI ALLARME GOLPE
"Adesso basta, con la democrazia non si puo’ scherzare. c’e’ in giro un’aria di golpe. Invito tutti i democratici alla massima vigilanza dal momento che -come fa anche Calderoli - non vogliono accettare il risultato delle elezioni". L’allarme sulla questione dell’esito del voto e’ del segretario del Pdci, Oliviero Diliberto.
Messaggi
1. > DILIBERTO, SITUAZIONE DI ALLARME GOLPE, 15 aprile 2006, 22:45
21:09 Cento: "Popolo democratico faccia sentire la sua voce"
"Prima la vergognosa campagna sui brogli di Berlusconi, ora le interpretazioni bugiarde sulla legge elettorale di Carderoli: appare evidente che il Centrodestra vuole forzare la democrazia e non vuole riconoscere la regolarità del risultato elettorale. Se insistono su questa linea il 25 aprile, già festa della Liberazione, dovrà essere l’occasione di una grande mobilitazione democratica e popolare per chiedere il rispetto delle volontà popolare e per cacciare dal governo chi continua ad alimentare confusione e tentennamenti sul riconoscimento del risultato delle elezioni del 9 e 10 aprile". Lo afferma il Verde Paolo Cento. "E’ giunto il momento che il popolo democratico faccia sentire la propria voce per non lasciare più spazio alle provocazioni del Governo".
http://www.repubblica.it 15/4/2006
2. > DILIBERTO, SITUAZIONE DI ALLARME GOLPE, 18 aprile 2006, 18:24
Uno lancia un ’pallone d’assaggio’. Se la squadra avversaria è alle corde, allora si gioca per fare goal.
Mi sembra che questa sia la tattica del Polo.
La risposta della sinistra è molto lenta e faraginosa, e questo provoca danni enormi con la possibilità di mettere in gioco politiche ancora più sporche.
Diliberto è professore di Diritto ma non può garantire per se stesso. Quando leggeregemo, magari a pagamento, una nota tecnica, firmata da grandi studiosi del diritto pubblico, sui principali giornali che dimostri come Calderoli stia dicendo barzellette sulla nostra lista delle lega - pensionati ??
In questo momento delicato, con il Presidente della Repubblica che si defila, il tacere è pericolosissimo.
Federico
1. > DILIBERTO, SITUAZIONE DI ALLARME GOLPE, 18 aprile 2006, 19:28
"12:52 Sicilia, ancora 2 giorni per i risultati del Senato
Saranno necessari altri due giorni per ultimare i controlli dello scrutinio per il Senato negli oltre 5 mila seggi della Sicilia. E’ quanto si apprende nell’ufficio elettorale presso la Corte d’Appello di Palermo dove sono in corso le verifiche. Il numero complessivo delle schede contestate è di 17. Sono già stati inviati, invece, i risultati finali dello scrutinio riguardante la Camera dei deputati nelle due circoscrizioni dell’isola: Sicilia 1 e Sicilia 2. Adesso toccherà alla Cassazione procedere alla proclamazione degli eletti. "
Cioè, praticamente la Corte d’ Appello sicula ha bisogno di altri due giorni per esaminare 17 ( diciassette !) schede, ritardando quindi ulteriormente la proclamazione die risultati elettorali.
Diciassette schede che ovviamente non cambiano di nulla lo stesso risultato.
E’ chiaro che il gioco è sporco, si vogliono ulteriormente diluire i tempi e continuare in questa specie di strategia della tensione, per ora di bassa intensità.
La finalita’ è chiara, spingere col ricatto e con la tensione messa in piedi ad arte verso la "Grosse Koalition" che non e’ solo il modo di salvare le chiappe personali del Caimano ma anche una esigenza del potere capitalistico italiano ed internazionale, che pure aveva appoggiato Prodi.
Non è un caso che su questo tasto battono anche ambienti che hanno finora fatto le pulci a Berlusconi ( dal Corriere della Sera al Financial Times ) e che magari vorrebbero pure che il Caimano stesse personalmente fuori dal desiderato "governissimo" ( ed in questo senso potrebbero essere segnali per lui gli arresti di Provenzano e di Ricucci) ma che al tempo stesso vedono malamente, se non con terrore, un governo Prodi che si potesse mettere in piedi nelle attuali condizioni.
E questo non certo perche’ Prodi sia un Lenin e nemmeno un Allende o uno Zapatero, ma semplicemente per il motivo che un "movimento vero", a partire magari proprio dal 25 aprile e dalla MayDay, potrebbe innescare una situazione "francese" nei confronti di un centrosinistra assai debole, con un forte peso al suo interno - imprevisto anche questo - della cosiddetta "sinistra radicale" e quindi potenzialmente arrendevole rispetto ad una pressione di massa.
Insomma un gioco particolarmente sporco, con vari ed anche assai diversi attori, e profondamente pericoloso ......
alan mistero ( da indymedia )