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Da più parti si avanza la candidatura di Lidia Menapace al posto di Ciampi
Publie le mercoledì 3 maggio 2006 par Open-PublishingChiediamo il possibile: una donna Presidente della Repubblica
Una donna candidata alla presidenza della Repubblica sarebbe un’occasione straordinaria per il nostro Paese per uscire dalla condizione miserevole della presenza femminile nelle istituzioni, per dirsi europeo, per assumere il tema del potere maschile disegnato sull’esclusione delle donne dallo spazio pubblico.
Ci sarà poi sicuramente il tempo, magari per la ricorrenza dei sessantanni della Repubblica italiana, per fare una riflessione completa sul voto delle donne e sui dati e sui nomi delle elette alle due Camere del Parlamento italiano.
Intanto si intrecciano messaggi, lettere e riflessioni che dicono chiaramente e ad alta voce che “è giunto il tempo di una equa rappresentanza dei due sessi in tutti i luoghi del governare”. Ileana Montini ha scritto su questo foglio: “Quanto a tutte noi, uscite-dal-silenzio con la stupenda manifestazione di Milano del 14 gennaio, fuori-dal-silenzio cerchiamo di restarci soprattutto in questa fase di formazione del governo per non doverci poi lamentare del solito “contentino” con una ministra e una/due sottosegretarie. Magari anche con una nuova manifestazione gigantesca.”
E già prima, dal laboratorio “50e50ilpaesecheverrà” partiva l’invito a tutte a mandare a Prodi questo messaggio: "Ci associamo alla domanda che sta crescendo sempre più nel Paese, che si diano subito segnali significativi di rinnovamento a cominciare dalla presenza del 50% di donne nelle cariche istituzionali e di governo"
Poi, è scattata la domanda “ E se fosse eletta presidente della Repubblica una donna?”, seguita dai primi nomi di donne eccellenti.
Il 21 aprile, le donne di “usciamo dal silenzio”, in una lettera inviata a Prodi scrivono: “Le donne aspettano dall’Unione un forte segnale di discontinuità politica proprio a partire dalla formazione dell’esecutivo. Nella lettera inviata all’Unione durante la campagna elettorale, avevamo sollecitato un’effettiva uguaglianza di statuto tra uomini e donne nella sfera politica, istituzionale e sociale e misure immediate per il conseguimento della pari presenza in tutti i campi decisionali a partire dal governo del Paese. È la richiesta che le donne italiane hanno molto a cuore e che ribadiamo: un’equa rappresentanza in tutti i luoghi del governare. Il 14 gennaio avevamo detto che la libertà femminile è misura della libertà di tutti e della democrazia. Questo è ciò che pensiamo, questa è la ragione per la quale le scriviamo.”
Nel frattempo da più parti nella rete si fa avanti la proposta di candidare Lidia Menapace, impegnata da anni per la pace e femminista... come prossima Presidente della Repubblica. Certo sarebbe un bel segnale di discontinuità con il passato ma non basterà sperare che questo desiderio si avveri, ci aspettano giorni di intensa campagna se vogliamo darci una chance.