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Dagli all’anarco-insurrezionalista!

Publie le mercoledì 7 dicembre 2005 par Open-Publishing

Pare che il ministro dell’interno sia il più ben visto dall’opposizione, a ragione del suo marcato accento sardo (che ricorda assai Berlinguer) nonché di una certa dose di ragionevolezza di cui viene accreditato a differenza dei suoi colleghi di governo. Finché si tratta di ammettere che in fin dei conti anche gli immigrati extracomunitari (purché dotati di permesso di soggiorno) sono esseri umani, e forse hanno pure un’anima (sempreché ci sia un contratto di lavoro), e, perché no?, addirittura dei diritti (da tutelare, sia chiaro, a settimane alterne nelle ore diurne dei giorni dispari eccetto i post- e pre-festivi con l’esclusione del mercoledì), finché si tratta di questo forse è anche vero. Quando invece si tratta di sforzare la vista, ad esempio di aprire gli occhi sui centri di accoglienza, la ragionevolezza si ingarbuglia e al signor Pisanu cominciano ad apparire gli anarco-insurrezionalisti: li vede nei cortei, alle partite di calcio, nelle auto parcheggiate, nei fondi del bidet... Una volta che al mercato erano aumentate le zucchine fece intervenire la Digos per arrestare l’erbivendolo, sospettato di sovversione orto-frutto-antagonista! Ora, in Val di Susa ci sono gli abitanti che protestano, ci sono i consiglieri comunali, c’è l’arciprete, il farmacista, le nonnine con lo scaldino a brace, ci sono le scolaresche col fiocco e la merenda Nestlè nello zaino, e pure lì il ministro intravede anarchici caudati dalle fumanti orecchie a punta. E poi frange dell’estremismo massimalista, black-blok infiltrati sotto le mentite spoglie di catechisti in gita, nuclei eversivi truccati da coro parrocchiale... Che a uno gli viene da dire: cazzo, ma sono tutti lì? Allora fanno bene a manganellarli, altro che TAV, quelli di sicuro progettano attentati, che per fare i presìdi alla domenica nemmeno vanno a messa, sono di certo islamici, integralisti colle bretelle al tritolo, meno male che c’era la polizia! Così da quello che sembrava il delirium tremens del dottor Pisanu rifiorisce ancora una volta il CONSENSO, e l’italiota medio, uniformato al vuoto endocranico telediffuso, può rimanersene a casa appagato da un sovrappiù di sicurezza e di Luca Barbareschi: a decurtarsi onanisticamente la sfilza delle PAURE quotidiane. Certo, resta quella diAlQaeda, di Bin Laden, dell’aids, dello tsunami, dell’influenza aviaria, delle rapine in villa, del comunismo, delle bestie di Satana e del congelamento dei BOT! Ma un pò alla volta Pisanu manganellerà anche quelle, non c’è dubbio, magari con l’appoggio dell’ipertoracico supermarine texano e dell’irsuto sindaco di Bologna, oltranzista della legalità a tutti i costi). Faccia presto, ministro!, invoca il telefruitore oligofrenico, insofferente all’angusto retro-lavatrice in cui è riparato per sfuggire ai terroristi. Vada con calma!, suggerisce al contrario il mercantilismo aziendalistico promanante da Arcore: tolte tutte le paure, difatti, che cacchio di consensi ci compriamo più?