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Dagli anni di piombo in Italia…all’asilo politico in Francia: Sabato 13 Ottobre alle ore 15
Publie le lunedì 8 ottobre 2007 par Open-PublishingIl Collettivo
INCONTRO DIBATTITO
Sabato 13 Ottobre alle ore 15
Dagli anni di piombo in Italia…all’asilo politico in Francia :
Come fermare la macchina infernale delle estradizioni di rifugiati italiani
Organizzato dal collettivo Persichetti (Valence) e la libreria La Gryffe.
« La rivolta che ha scosso l’Italia durante gli anni 70, e il cui eco è risuonato fino alla fine degli anni 80 è stata…l’impresa rivoluzionaria più significativa avvenuta in Europa occidentale dopo la Seconda Guerra Mondiale »
Se le cifre attestano l’ampiezza di questa rivolta - più di 4 000 condanne, più di 20.000 persone indagate ; e più di 100.000 registrate come « popolazione socialmente sovversiva »
i mezzi messi a disposizione dallo Stato italiano sono stati considerevoli, e gli effetti continuano ancora oggi a inquinare la vita di donne e di uomini che si sono battuti all’epoca.
Oggi, col pretesto del Sistema di Informazione di Schengen (SIS), lo Stato francese estrada col contagocce i rifugiati italiani sul proprio suolo, a dispetto della parola data da François Mitterand quando era Presidente della Repubblica. « Qualsiasi cosa se ne dica, la scelta di aprire la porta all’estradizione dei fuoriusciti italiani degli ‘anni di piombo’ dopo vent’anni di ‘asilo di fatto’ ufficiale e ininterrotto non può attribuirsi né attributi giuridici né imperativi etici. Di fatto, non si tratta d’altro che d’una decisione di carattere strettamente politico.
Riflettiamo insieme sulle azioni da mettere in pratica al fine di fermare questa macchina infernale delle estradizioni, per sostenere Marina Petrella attualmente minacciata di estradizione, e tutti coloro che sono stati estradati, Paolo Persichetti [ ‘prelevato’ dalla Repubblica italiana attraverso una vera e propria macchinazione il cui esecutore diretto è stato il Procuratore di Bologna Paolo Giovagnoli con i ROS dei Carabinieri; Paolo è oggetto da 5 anni di una vera e propria ‘macchina di persecuzione scientifica’, NOTA DEL BLOG] Cesare Battisti [ che si trova attualmente in arresto e in attesa di una decisione in Brasile, dove si era rifugiato dopo la decisione francese favorevole all’estradizione NOTA DEL BLOG) ma anche tutti i rifugiati le rifugiate italiane nel loro insieme. Il dibattito e l’informazione sono i primi atti di resistenza politica alla politica di estradizione di questo governo.
( NOTA del Black-Blog : ci pare che queste cifre siano per difetto, da verificare in La mappa perduta, ed. Sensibili alle Foglie : 5.000 persone contemporaneamente in prigione all’inizio degli anni 80, 20.000 condannati, 60.000 indagati, più di 100.000 sotto inchiesta. D’altronde un rapporto della CIA, ‘sezione’ di Roma, svelato due anni fa e pubblicato dal quotidiano La Stampa, riportava una valutazione secondo cui ‘il movimento’ poteva influenzare circa 600.000 persone. Forse gli autori avevano motivo di « gonfiare » le cifre (anche gli scienziati lo fanno, per orientare i finanziamenti o per competizione nella ‘autovalorizzazione’, per utilità ma anche per via dei benefici secondari…) ma in ogni caso vorrà pur dire qualcosa…si tratta di quel che viene riportato dalla Commissione parlamentare di inchiesta detta Commissione Pellegrino : « forte, consistente minoranza della popolazione, e in particolare della gioventù »,protagonista di quella che è stata definita « una guerra civile limitata, a bassissima intensità » e che noi da parte nostra abbiamo definito « un’onda d’urto di una latenza insurrezionale, uno stato di insurrezione sub-acuto, cronico, endemico)
NO all’estradizione di Marina Petrella
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