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Di Pietro si salva in corner?

Publie le giovedì 1 novembre 2007 par Open-Publishing
8 commenti

Di Pietro si salva in corner?
O no?

Ormai cominciamo a essere stufi di troppa gente.
Quando la terra trema non è lecito posizionare parole storte.

Di Pietro scrive sul suo blog:

"Il provvedimento per istituire la Commissione d’inchiesta sui fatti del G8 sarà ripresentato presto in aula. L’Italia dei Valori lo voterà senza problemi se verrà accolto un suo emendamento che vincola la commissione a indagare a 360 gradi e non, come proposto, a senso unico. I fatti di Genova hanno avuto infatti due precise responsabilità politiche: di chi ha consentito i massacri di persone indifese alla scuola Diaz e, in seguito, a Bolzaneto e di chi ha condiviso e supportato l’attacco alle istituzioni e alla città di Genova con il sostegno palese, pubblico, a gruppi di facinorosi.
I processi da parte della magistratura per valutare le responsabilità dei manifestanti e delle forze dell’ordine sono in corso e alcune sentenze sono già state emesse. La Commissione non deve in alcun modo sostituirsi ai giudici, ma valutare eventuali responsabilità politiche, sia da una parte che dall’altra.
La Commissione non può nascere strabica soltanto per accontentare una parte politica. Noi vogliamo tutta la verità sul G8, non solo una parte della verità"

Il suo blog è stato assalito da migliaia di post inferociti e altri se ne possono leggere sui blog di tutta Italia.
Ogni fiducia ulteriore e possibile è caduta. Gradiremmo maggiori chiarimenti. E forse nemmeno quelli possono bastare. Questo non è più un vento. E’ una tempesta. Prima se ne accorgono meglio è.

Messaggi

  • Caro Ministro Di Pietro

    anche essendo molto ma molto buoni, sembra ormai chiaro che tra intenzione e comunicazione qui ci corre un baratro.

    Le televisioni e i giornali nemmeno leggono quello che lei scrive e non vedono l’ora di presentarla nel modo peggiore. E sinceramente non è che lei riesca sempre a chiarire quali sono le sue intenzioni con la massima facilità anche per chi vuole seguirla. La lingua italiana giò di per sé è un difficile.
    Forse le occorre un esperto in comunicazione di masse.

    Certamente a noi arriva solo il modo con cui lei vota, poi una frase sibillina con cui lei dice "perché" ha votato" così o cosà, ma principalmente contro il governo a cui appartiene, un vuoto di comunicazione tra lei e i parlamentari del suo partito (molto grave quel che è successo con Franca Rame), un vuoto di comunicazione tra lei e Prodi o tra lei e gli altri membri del governo (tra voi sembrate alieni), un vuoto di comunicazione con la stampa o i tg. Faccia lei..
    Dovremmo rivolgerci a una fattucchiera per sapere dalla palla di cristallo qual’è il suo pensiero recondito?

    Notiamo altri errori di immagine: lei non ha un portavoce, un vice, un sostituto, un uomo fidato e presentabile, un amico (non certo de Gregorio, spero) da cui trarre lumi quando lei resta oscuro e che possa parlare ogni tanto al posto suo. Veltri ci sembrava eccellente ma è sparito in modo misterioso sostituito da tal De Gregorio che... lasciamo perdere, sarebbe bastata la faccia, ma le referenze lo stroncavano... ma come si fa a prendere uno così?

    Lei parla come la Pizia, solo, su un palco vuoto, in maniera sibillina.

    Guardi, Ministro, qui cè poco tempo e voglia per le decodificazion, nessuno ha desiderio di decifrare il fondo segreto di quello che lei ha detto, inventandosi che possa aver inteso qualcosa di diverso.

    E poi, quando certe chiarificazioni (che non lo sono poi nemmeno tanto) compaiono dopo così tanti giorni come questa, il danno ormai è fatto e lei risulta non più credibile.
    La qualità del messaggio e il tempismo del messaggio in politica, come in reatro, sono fondamentali.
    Lei ha perso in un attimo tutto il consenso che si era faticosamente conquistato . Ora risalire è duro. Io le consiglierei un tecnico ferrato in psicologia della comunicazione. Ce l’hanno tutti i migliori. E anche i peggiori. Spesso non è tanto ciò che si dice ma come lo si dice che ci fa vincere.
    Poi sarebbe bene che chiarisse un avolta tanto con se stesso se lei è di destra o di sinistra, non che ormai conti tanto, ma magari le sarebbe più facile farci capire come mai ha sostenuto Speciale e ci ha dato così tanto l’impressione di salvaguardare le forze di polizia "a prescindere":

    Non me ne voglia, Ministro, ma in termini di comunicazione lei è proprio a zero. Si dia da fare!

    viviana

    • Gentile signora,
      la ringrazio della sua mail e le rispondo immantinentemente (alla faccia di chi mi dice sgrammaticato).

      Cosa vuole che le proferisca?

      I comunisti non mi vogliono e le dirò che è reciproca cosa.
      Il PD mi ha defenestrato come a Praga.
      L’UDC che mi è più affine intellettualmente schiera tra le sue cosche ... ehmm fila volevo dire FILA troppi individui che a Grillo e Travaglio (miei sponsor) non piacciono.
      L’UDEUR ha Mastella cui non capisco l’ineffabile ragione so’ antipatico.

      Non mi resta che puntar su Dini ...

      Qualche mio consigliere mi aveva suggerito di andare a Milano coi miei blogggghissti sotto il palazzo di giustizia a gridare:

      "Clementina ti SCORTIAMO noi!"

      Ma le dirò che la cosa mi appariva di un populismo assai qualunquista e quindi ho privilegggiato la scelta di parare lo cxxo ai miei vecchi amici questurini per antiche revanescenze goliardiche (alla facciazza di chi mi definisce sgrammaticato) ...

      Le porgo i miei distinti saluti
      ADP

      (Tubal)

    • i problemi del sig. di pietro sono ben altri ripetti alla capacità di comunicazione... ben più sostanziali... almeno per me che sono comunista cmq meglio occopurasi di altro... via via...

    • Di Pietro ha preso atto che il suo no alla commissione per il G8 è stato accolto molto male e ha capito che peggio di così non poteva esprimersi.
      Ha chiesto scusa e ha detto:
      "Io ed il mio partito ci siamo ritrovati di fatto allineati sulle stesse posizioni del partito di Berlusconi e di quello di Mastella.
      So nel mio intimo che non è questo quello che volevo e che voglio (e mi scuso con gli elettori per l’imbarazzo creato) ma – purtroppo - questo è il messaggio che è passato e la colpa, devo ammetterlo, non è solo delle strumentalizzazioni altrui (che peraltro ci sono state e ci sono a iosa) ma anche mia."
      Dunque intendeva qualcosa di diverso. Speriamo che ci dica chiaramente cosa e che in futuro sia più esplicito.
      Speriamo anche che le proteste che ci sono state a migliaia per la giustizia negata (ma Prodi giura che la commissione ci sarà) e per le responsabilità istituzionali che ci sono state dietro il massacro siano arrivate a chi di dovere, a quelli di destra che il massacro lo hanno fatto, e a quelli di sinistra che per tanti anni hanno fatto finta che tutto si riducesse a problemi di vandalismo.

      M

    • Io non sono troppo severo nel giudicare l’uomo Di Pietro. Eticamente lo considero al contrario diversi gradini sopra il quartier generale del PD, e particolarmente di Walter Veltroni.

      Ma se invece di guardare ai suoi "errori" o alle "sviste", si ponesse un’occhio al suo oggettivo avventurismo, e al frenetico lavoro di gomiti che compie per trovarsi uno spazio (da cui gli "errori" e le "sviste" fatalmente provengono), si smetterebbe di parlare degli uomini e si comincerebbe ad analizzare i meccanismi reali dello scontro politico nel paese.

      Di fronte ad una casta politica, organicamente legata alle oligarchie economiche (particolarmente bancarie e confindustriali), che riplasma il principio di legalità a suo uso e consumo, invece di costruire nel paese una sfida reale a quel blocco sociale, si prende in mano il bignamino dell’ora di educazione civica delle medie e si piagnucola che le regole non sono uguali per tutte. E se Di pIetro fa una stecca ci si scandalizza.

      E basta!

      Gianluca

      http://achtungbanditen.splinder.com/

    • Hai ragione, Gianluca, Di Pietro è geneticamente di destra ma è anche una persona fondamentalmente onesta.

      Sono i vertici del PD che mi fanno venire i brividi alla schiena ....

      K.

    • essendo geneticamente di destra... mi sembra che ciò basti e avanzi! Altrienti facciamo come grillo che tra i must del passato annovera pure almirante... l’onestà è una virtù da poco rispetto al resto in questo caso, no? Circa la sinistra, qua davvero si palesa per ciò che è... e si badi bene che un berlinguer fosse onesto... poco importa rispetto a ciò di cui è stata - la SUA sinistra - in grado di fare (o non fare) in questo paese... Onoesta o non onesta... il peggio è ben altro. Capisco che in un perido come questo il rischio di dividre tra onesti e farabutti è l’unica distinzione che si rende possibile tra i politicanti di palazzo... ma, perdio, teniamo il rimone fermo sul valutare bene anche le politiche porpinate da costoro... altrimenti buonanotte... rischiamo di tornare ai treni in orario come elemento di valutazione di un governo...

    • e davvero è la logica dei treni in orario quella che rischia di essere propinata dai travaglio di pietro e dall’ultimo grillo... sì, davvero la logica dei treni in orario!