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Dichiarazione di disobbedienza

Publie le domenica 5 luglio 2009 par Open-Publishing

Nell’articolo "Peggio delle leggi fasciste" Annamaria Rivera ci mette ancora una volta in guardia dal considerare non singole condotte individuali, ma una categoria di persone.

Conosco e ammiro da tempo Annamaria Rivera per il suo libro "L’Imbroglio etnico" in cui afferma:

Nasconde un’insidia razzista il considerare gli uomini come prodotto piuttosto che produttori di cultura. Le persone devono essere giudicate e trattate in quanto individui, non in quanto membri di gruppi con caratteristiche collettive. Vedi L’imbroglio etnico in quattordici parole chiave di Gallissot René, Kilani Mondher, Rivera Annamaria e cerca<> (url http://urlin.it/15595 );

Faccio mia, e vi invito a fare altrettanto, la dichiarazione con la quale la Rivera conclude il suo articolo:

"penso che ogni forma di disobbedienza civile debba essere praticata. Io la pratico subito dichiarando che ho offerto ed offro solidarietà concreta ed assistenza umanitaria a persone prive del titolo di soggiorno"

Giuseppina F.