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Dimissioni da respingere

Publie le sabato 5 settembre 2009 par Open-Publishing
6 commenti

Ho da poco osservato che, se la Chiesa non voleva perdere la faccia, non doveva assolutamente permettere che Boffo desse le dimissioni e meno che mai doveva permetterlo ora, il che è suonato come un battito di tacchi servile davanti al diktat feroce di Berlusconi.

Questa stessa tesi si sta alzando come uno tsunami contro i vertici della Chiesa da tutto il mondo cattolico. Non si doveva permettere che Boffo si dimettesse. Ormai era in gioco non solo la sua dignità ferita di persona accusata di nefandezze ma il potere stesso della Chiesa.

Quando scendono in campo tutti i vertici della Chiesa e persino lo stesso Papa per dare solidarietà al direttore di un organi ufficiale dei vescovi, quando tutto il mondo cattolico osservante esprime solidarietà a una persona che è sempre stata stimata dai suoi per il lavoro che ha fatto, quando si è dimostrata l’infondatezza della clunniosa lettera anonima che Berlusconi ha lanciato contro Boffo tramite un suo sicario, non si lascia di colpo cadere tutto a terra accettando le dimissioni e dichiarando disfatta. Il mondo politico è pieno di dimissioni date e subito dopo rifiutate. Perché qui questo rifiuto non c’è stato?

E’ stata una enorme prova di debolezza e la Chiesa ne dovrà dare conto e che significherà una sua immediata perdita di carisma e di immagine.

masadaweb.org

Messaggi

  • A fine settembre ci sarà un convegno della CEI. E molte cose saranno da chiarire. Prima di tutto la gerarchia di potere.
    Con Voitila, quando il Papa non parlava direttamente, era ben chiaro un preciso triangolo di potere:

     Sodano, segretario del Vaticano

     il cardinale Re per le finanze e lo IOR

     Ruini, presidente della CEI, cioè dei vescovi

    Esiste oggi una triade unitaria in tal senso? Non ci sembra.

    Bertone è succeduto a Sodano come segretario di stato. Bagnasco è succeduto a Ruini come presidente della CEI. Ma quali sono oggi i rapporti tra Bertone e Bagnasco?

    L’organo ufficiale della CEI è il quotidiano Avvenire. Il giornale dello stato vaticano è l’Osservatore romano.

    Com’è stato possibile che negli stessi giorni in cui il direttore dell’Avvenire veniva messo in croce, il direttore dell’Osservatore Romano Gian Maria Vian dichiarasse che i rapporti tra Berlusconi e la Santa Sede erano eccellenti? Che non c’erano problemi tra le due sponde del Tevere? E che lo stesso giornale del papa non abbia mai detto una parola di critica contro Berlusconi? Possibile che un giornale della Chiesa dichiari una cosa e un altro un’altra?

    Queste discrasie confondo l’elettorato cattolico e indicano una gestione ai vertici contraddittoria. L’hp più facile è che vi sia una parte che intende lasciar perdere Berlusconi e ripartire con un nuovo centro, magari non socio della mafia e della P2, un’altra parte, invece intende testardamente, malgrado tutto, proseguire con le vecchie alleanze.

    viviana

    • Il direttore dell’Osservatore romano si è vantato di “non aver mai criticato i festini di Berlusconi”. Non so cosa pensino i cattolici osservanti di questa morale lassa e marcia, che non ha nulla né di cattolico né di civile, resta il fatto che queste parole suonano servili e cortigiane, qualcosa che non fa certo onore al Vaticano.

      Per quel che riguarda lo Stato italiano, noi sappiamo chiaramente una cosa: ogni qual volta Berlusconi si è trovato ad essere in difficoltà interna o internazionale è risalito dando via diritti e beni dei cittadini italiani, si trattasse con gli USA della base militare di Verona o dell’acquisto di 141 cacciabombardieri o del mantenimento delle nostre truppe in USA con la conversione, mai votata in Parlamento, della nostra missione da pacifica in attaccante, o dei 5 miliardi regalati a Gheddafi, o della dichiarazione via tv che Mangano è un eroe, o della richiesta che nel condono fosse inserito il voto di scambio mafioso o del premiante scudo fiscale ai capitali neri di grani evasori e criminalità organizzata.

      Se oggi dovesse prevalere, non la corrente di porporati che vogliono mollare Berlusconi per rifare il Nuovo centro, ma quella che è attaccata a lui come una ventosa, cosa dobbiamo aspettarci?

      E’ chiaro che di PACS non si parlerà più, né di testamento biologico o di diritti agli omosessuali, potrebbe essere ritirata la R104 e la 194, niente fecondazione assistita e chiusura dei consultori e magari veto al condom. Un bel futuro ci aspetta!

      viviana

    • Si profilano sempre più nettamente due gruppi di potere nella Chiesa.
      Uno fa capo alla CEI e a Bagnasco e sta pensando di mollare Berlusconi per rifare la Democrazia Cristiana.

      L’altro mantiene ben saldi alcuni porporati conservatori che intendono proseguire verso un’Italia ancora più fascista e confessionale a patto che certe pregiudiziali integraliste della Chiesa siano rafforzate e diventi più dura la lotta alle donne, ai gay, ai laici, alle persone di sinistra, alla modernità, al progresso...

      Stanno con la prima parte tutte le diocesi, le parrocchie, le associazioni di volontariato cattoliche, le ACLI, la maggior parte dei cattolici, i missionari....
      Stanno con i secondo Comunione e Liberazione con la parte della Chiesa più retriva.

      Purtroppo temiamo che il papa stia coi secondi.
      Nulla nel suo comportamento fa sperare che la collusione con una dittatura a sua volta collusa con la mafia e la massoneria gli faccia schifo.

      A settembre, al convegno della CEI, si vedrà qual’è la sorte di questo paese.
      Ma qualunque cosa succeda, di una cosa possiamo stare ben sicuri, che il Pd non se ne interesserà, né per dritto né per rovescio.
      Lo dovrebbero mettere in un museo insieme a Napolitano, come pezzi estinti.

      viviana

    • Giusta l’analisi ma Comunione e Liberazione appartiene chiaramente al primo schieramento e non al secondo.

      A dimostrazione palese che in questa questione non esistono "buoni" e "cattivi" ma è sostanzialmente una lotta di potere.

      Diverso è il discorso delle associazioni di volontariato ( almeno della maggioranza di esse), dei missionari ecc. ... questi in genere sono contro Berluskoni ma non vogliono nemmeno rifare la Democrazia Cristiana ... diciamo che possono essere inquadrati in una specie di "sinistra sociale" cattolica che come un pò tutta la "sinistra sociale" in Italia non trova rappresentanza ....

      Comunque pure io sono arrivato alla conclusione che contro questo governo va bene tutto ... anche un progetto di nuova DC come quello dei vescovi ....

      Poi, se rinascerà una sinistra politica degna di questo nome, ce la giocheremo ....

      K.

    • Lalla di Arezzo.

      Per tutto il giorno, negli ambienti politici, si è parlato di questa cosa a cui oggi ha dato voce Giannini su Repubblica, il presunto piano della Chiesa per portare a palazzo Chigi un Casini o un Montezemolo, tutti contenti con una Dc reloaded e andate in pace.

      Ho impressione tuttavia che le cose oggi siano un filo più complicate e più pericolose.

      Perché lo scenario del Grande Centro Tranquillo e Cattolico che si sostituisce all’impresentabile premier furioso non tiene conto di due o tre elementi.

      Primo, Berlusconi è un uomo che si arrenderà solo di fronte alla sua fine biologica: mai, mai, mai accetterà di concludere la sua parabola con una messa da parte pilotata e pacifica.

      Secondo, le divisioni armate e i missili balistici ancora nelle sue mani sono enormi. Uomini, soldi, media, servizi e anche consenso in una fascia importante dell’opinione pubblica.

      A ciò si aggiunge l’impressionante china psichiatrica che il premier ha preso negli ultimi mesi. Una situazione mentalmente alterata che, da aprile a oggi, gli ha fatto sbagliare tutto: basta vedere come ha trasformato una vicenda di escort - in sé recuperabile - in un attacco alla stampa, all’Europa, alla Chiesa. Aggiungendo la follia dell’omaggio a Gheddafi che gli ha definitivamente alienato ogni rapporto con Obama.

      Ormai il premier ascolta solo un consigliere - Ghedini - e di qui gli errori a ripetizione, le aggressioni maldestre, l’isolamento crescente.

      piovono rane giglioli

    • ...."e anche consenso in una fascia importante dell’opinione pubblica" ....

      Importante sì, ma se si considera anche l’elettorato, molto particolare della Lega, il consenso al governo - vedi ultime europee - non va oltre il 45% ... ed è quindi comunque minoritario ...

      Se poi si considerano anche il terzo abbondante di elettori astensionisti ... si scopre che il consenso reale del governo è di poco più di un italiano su quattro ....

      Più o meno il consenso delle Neue Linke in Germania ....

      Ah... se esistesse pure in Italia una Neue Linke .... una sinistra non troppo ideologica ma che sui contenuti, soprattutto quelli sociali, fosse irriducibile ed intransigente ....

      Ma non esiste ..... questa è la vera forza di Berluskoni ....

      K.