Home > Diposizioni europee contro l’omofobia
L’Organizzazione Mondiale della Sanita’ (OMS) definisce l’omosessualita’ come "una variante naturale del comportamento umano".
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Dichiarazione dell’UE in materia di omosessualita’
Considerando che:
l’omofobia puo’ essere definita come una paura e un’avversione irrazionale nei confronti dell’omosessualita’ e di gay, lesbiche, bisessuali e transessuali, basata sul pregiudizio e analoga al razzismo, alla xenofobia, all’antisemitismo e al sessismo
– che l’omofobia si manifesta nella sfera pubblica e privata sotto forme diverse, quali discorsi intrisi di odio e istigazioni alla discriminazione, dileggio, violenza verbale, psicologica e fisica, persecuzioni e omicidio, discriminazioni in violazione del principio di uguaglianza, limitazioni arbitrarie e irragionevoli dei diritti, spesso giustificate con motivi di ordine pubblico, liberta’ religiosa e diritto all’obiezione di coscienza,
– i recenti eventi preoccupanti verificatisi in vari Stati membri, ampiamente segnalati dalla stampa e dalle ONG, che vanno dal divieto di tenere marce per l’orgoglio gay o per l’uguaglianza all’uso di un linguaggio incendiario, carico di odio o minaccioso da parte di esponenti politici di primo piano e capi religiosi, la mancata protezione e, addirittura, la dispersione di dimostrazioni pacifiche da parte della polizia, le manifestazioni violente di gruppi omofobi e l’introduzione di modifiche costituzionali espressamente mirate a impedire le unioni tra persone dello stesso sesso
– che in taluni casi si sono registrate reazioni positive, democratiche e tolleranti da parte della popolazione, della societa’ civile e delle autorita’ locali e regionali che hanno manifestato contro l’omofobia, nonche’ da parte della magistratura che ha preso provvedimenti contro le discriminazioni piu’ sensazionali e illegali
– che in alcuni Stati membri i partner dello stesso sesso non godono di tutti i diritti e le protezioni riservati ai partner sposati di sesso opposto, subendo di conseguenza discriminazioni e svantaggi
– che in un numero crescente di paesi europei si stanno adottando iniziative intese a garantire pari opportunita’, integrazione e rispetto e ad offrire protezione contro la discriminazione basata sull’orientamento sessuale, l’espressione di genere e l’identita’ di genere, nonche’ ad assicurare il riconoscimento delle famiglie omosessuali
– che la Commissione ha dichiarato il suo impegno ad assicurare il rispetto dei diritti umani e delle liberta’ fondamentali nell’UE ed ha istituito un gruppo di Commissari responsabili in materia di diritti umani
– che non tutti gli Stati membri hanno introdotto nei loro ordinamenti misure atte a tutelare le persone GLBT, come invece richiesto dalle direttive 2000/43/CE e 2000/78/CE, e che non tutti gli Stati membri stanno combattendo le discriminazioni basate sull’orientamento sessuale e promuovendo l’uguaglianza
– che occorrono ulteriori azioni a livello dell’UE e degli Stati membri per eradicare l’omofobia e promuovere una cultura della liberta’, della tolleranza e dell’uguaglianza tra i cittadini e negli ordinamenti giuridici
condanna con forza ogni discriminazione fondata sull’orientamento sessuale;
chiede agli Stati membri di assicurare che le persone GLBT vengano protette da discorsi omofobici intrisi d’odio e da atti di violenza omofobici e di garantire che i partner dello stesso sesso godano del rispetto, della dignita’ e della protezione riconosciuti al resto della societa’;
invita con insistenza gli Stati membri e la Commissione a condannare con fermezza i discorsi omofobici carichi di odio o le istigazioni all’odio e alla violenza e a garantire l’effettivo rispetto della liberta’ di manifestazione, garantita da tutte le convenzioni in materia di diritti umani;
chiede alla Commissione di far si’ che la discriminazione basata sull’orientamento sessuale sia vietata in tutti i settori, completando il pacchetto antidiscriminazione fondato sull’articolo 13 del trattato, mediante la proposta di nuove direttive o di un quadro generale che si estendano a tutti i motivi di discriminazione e a tutti i settori;
sollecita vivamente gli Stati membri e la Commissione a intensificare la lotta all’omofobia mediante un’azione pedagogica, ad esempio attraverso campagne contro l’omofobia condotte nelle scuole, le universita’ e i mezzi d’informazione, e anche per via amministrativa, giudiziaria e legislativa;
reitera la sua posizione relativa alla proposta di decisione che istituisce l’Anno europeo delle pari opportunita’ per tutti, secondo la quale la Commiss. deve garantire che tutte le forme di discriminazione di cui all’articolo 13 del trattato e all’articolo 2 della proposta siano considerate e trattate in maniera equilibrata, come indicato nella posizione del Parlamento del 13 dicembre 2005 sulla proposta(4) , e ricorda alla Commiss. la sua promessa di seguire da vicino questa materia e di riferire in merito al Parlamento;
esorta vivamente la Commiss. a garantire che tutti gli Stati membri abbiano recepito e stiano correttamente applicando la direttiva 2000/78/CE e ad avviare procedimenti d’infrazione contro gli Stati membri inadempienti; chiede inoltre alla Commissione di assicurare che la relazione annuale sulla tutela dei diritti fondamentali nell’UE comprenda informazioni complete ed esaustive sull’incidenza di atti criminosi e violenze a carattere omofobico negli Stati membri;
insiste affinche’ la Commiss. presenti una proposta di direttiva riguardante la protezione contro tutte le discriminazioni per i motivi menzionati nell’articolo 13 del trattato, con lo tesso campo di applicazione della direttiva 2000/43/CE;
esorta la Commiss. a prendere in considerazione il ricorso alle sanzioni penali per i casi di violazione delle direttive basate sull’articolo 13 del trattato;
chiede agli Stati membri di adottare qualsiasi altra misura che ritengano opportuna nella lotta all’omofobia e alla discriminazione basata sull’orientamento sessuale e di promuovere e adottare il principio dell’uguaglianza nelle loro societa’ e nei loro ordinamenti giuridici;
sollecita gli Stati membri ad adottare disposizioni legislative volte a porre fine alle discriminazioni subite dalle coppie dello stesso sesso in materia di successione, proprieta’, locazione, pensioni, fiscalita’, sicurezza sociale ecc.;
plaude alle iniziative recentemente intraprese in numerosi Stati membri volte a migliorare la posizione delle persone GLBT e decide di organizzare il 17 maggio 2006 (Giornata internazionale contro l’omofobia) un seminario finalizzato allo scambio delle buone pratiche;
reitera la sua richiesta avanzata alla Commiss. di presentare proposte che garantiscano la liberta’ di circolazione dei cittadini dell’Unione e dei loro familiari nonche’ del partner registrato di qualunque sesso..spazio di liberta’, sicurezza e giustizia
chiede agli Stati membri interessati di riconoscere finalmente che gli omosessuali sono stati tra i bersagli e le vittime del regime nazista.